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Poesia straniera

La migliore poesia di autori stranieri tradotta in lingua italiana, con testo a fronte, inediti e antologie. Libri di poeti svizzeri, inglesi e americani, tedeschi, francesi, greci, arabi e libanesi, polacchi e molto altro: scopri il nostro catalogo.

Canzoni alla fine

di Iryna Shuvalova

editore: Interlinea

pagine: 152

Iryna Shuvalova è una figura centrale della scena poetica ucraina. La sua lirica è in grado di coniugare l’attenzione per ciò che di eterno il mondo può offrire allo sguardo poetico con il radicamento nell’oggi, con le sue sfide, le sue difficoltà e la sua sofferenza. Canzoni alla fine segna indubbiamente una svolta nella sua poetica, legata all’invasione su larga scala dell’Ucraina da parte della Federazione Russa, un evento che ha sconvolto l’esistenza di decine di milioni di persone, dopo il quale nulla potrà essere come prima: «una poesia riflessiva, che non ha fretta di correre via dall’ineluttabilità del presente, in cui i versi spesso si allungano perché si possa provare a comprendere l’incomprensibile di quello che sta accadendo sotto gli occhi di tutti, anche se c’è chi sceglie di girarsi dall’altra parte» (dalla presentazione di Alessandro Achilli e Yaryna Grusha).Con testo originale ucraino a fronte.

Angeli e asfodeli

di Paula Meehan

editore: Interlinea

pagine: 76

Per Paula Meehan, una delle voci più autorevoli della poesia irlandese contemporanea, «la poesia è discorso pubblico, per quanto privato o intimo possa esserne il materiale»: lo testimoniano gli inediti raccolti in questo volume, scritti espressamente per accompagnare due mostre e un concerto, e percorsi da un filo rosso, vale a dire il continuo rispecchiamento fra poeta e mondo, memorie personali e storia collettiva, passato e presente. «I testi di Meehan nascono da un profondo dialogo fra l’io che scrive e il noi cui l’io sente di appartenere. È questa la particolare accezione della sua poesia politica, che muove dall’esigenza di dare rappresentanza a quella comunità in cui è radicata la sua esperienza biografica (i quartieri operai nel nord di Dublino) e che nel tempo si è aperta al confronto con una declinazione del noi ancora più ampia, che comprende il mondo naturale, il non umano, il mito» (dalla Presentazione di Carla Pomarè). Con testo originale a fronte.

Tra est e ovest

di Volker Braun

editore: Interlinea

pagine: 132

Tra i poeti alle origini della riunificazione della Germania Est e Ovest c’è senz’altro Volker Braun. Il dubbio, la riflessione critica e la volontà e necessità di intervenire sul reale attraverso la scrittura sono il punto focale della sua produzione letteraria: «Si tratta di creare un mondo non come lo vuole il potere, nemmeno come lo vogliamo noi, bensì un mondo che accolga tanti mondi quanti sono necessari perché ogni uomo e ogni donna possano vivere il loro concetto di dignità». I versi di Braun sono «protési in avanti», secondo la critica, e mirano, ancora oggi, al raggiungimento di questo obiettivo.Con testo originale a fronte.

Terre che piangono

di Susan Nalugwa Kiguli

editore: Interlinea

pagine: 184

Susan Kiguli, poetessa ugandese pubblicata qui per la prima volta in Italia, ha una peculiarità: parla degli orrori - come il genocidio del 1994 in Rwanda o le violenze nel suo paese - con uno sguardo severo che nello stesso tempo rifiuta la rabbia cieca. Uno sguardo e una parola che rimangono teneri e avvolgenti: «Ti ho osservata / con il curioso interesse di una bimba confusa / mentre hai incarnato la filosofia sopravvivi e vinci / sono convita che / se imparassi queste lezioni e le apprendessi bene / avrebbe inizio una rivoluzione / una rivoluzione per sostenere / la splendida nella quale sono nata». Edizione per il premio del festival internazionale di poesia civile di Vercelli a cura di Antonella Sinopoli con traduzione di Marta Zonca.

Nella lingua del nemico e altre poesie sulla guerra in Ucraina

di Aleksandr Michajlovič Kabanov

editore: Interlinea

pagine: 136

«Le tue ceneri in mano ho tenuto»: Un libro intenso sul tema del rapporto culturale, sociale e politico tra Russia e Ucraina grazie a uno dei maggiori poeti civili ucraini viventi che, usando la «lingua del nemico», da tempo racconta l’occupazione russa della regione della Crimea e la guerra attuale, purtroppo prevista. L’invasione militare viene trattata con un approccio personale che diventa una testimonianza viva e un monito sugli sviluppi futuri della tensione tra Russia e Ucraina con il resto del mondo occidentale. «Qui Kabanov sembra insegnarci che l’utopia della scrittura poetica è sempre uno degli strumenti più forti per (cercare di) arginare la violenza della storia» (Alessandro Achilli).

L'Entrée d'Espagne

di Anonimo padovano

editore: Interlinea

pagine: 528

Per la collana “Opere di Matteo Maria Boiardo”, L'Entrée d'Espagne

Apollo blu

di Jesper Svenbro

editore: Interlinea

pagine: 160

Jesper Svenbro, voce eminente della poesia scandinava presenta un'opera poetica che sviluppa tematiche contemporanee in un quadro di riferimento alla tradizione classica.

La capanna natale del bambino Gesù

di Erasmo da Rotterdam

editore: Interlinea

pagine: 40

Fin da giovane Erasmo da Rotterdam si appassionò alla poesia componendo in proprio una piccola perla: un’ode sulla capanna del bambino Gesù, qui tradotta per la prima volta da Carlo Carena. Il numero 100 della collana "Nativitas" per i 95 anni di Carlo Carena

Museo del silenzio. Stillemuseum

di Werner Lutz

editore: Interlinea

pagine: 312

I numerosi inviti velatamente rivolti da Werner Lutz al lettore disposto a lasciarsi segretamente coinvolgere dalla sua lirica in prosa.

Prova a cantare il mondo storpiato

di Adam Zagajewski

editore: Interlinea

pagine: 120

Il poeta civile dell11 settembre, della Shoah, del dramma della storia e della società

Macbeth

di William Shakespeare

editore: Interlinea

pagine: 288

La grande tragedia di Shakespeare, il Macbeth, riletta da Roberto Piumini con immagini di Salvator Dalì.

L’anima in boccio

di Cécile Sauvage

editore: Interlinea

pagine: 112

«Tutti quelli che ascolteranno queste poesie non potranno più pensare alla maternità come hanno fatto prima»

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