Tutto su: Poesia
I miei Masai
di Giulio Gallo
editore: Interlinea
pagine: 160
Una lunga poesia in prosa che regala l'immagine nitida di una civiltà sconosciuta, un viaggio nell'Africa vera di una tribù Masai,
La 'ddòre de la neve
di Giuseppe Rosato
editore: Interlinea
pagine: 80
Poesia della vecchiezza che avanza, della vita che si consuma, dell'attesa che s'addensa, della pretesa che s'assottiglia. Quello di Giuseppe Rosato è un mondo duplice che sta a cavallo tra due territori: il territorio umoristico e acqueo della sua vena flaianesca e pescarese - umore e amore dei legami "regionali", infallibilmente europei - e il territorio subacqueo del suo fondale più lancianese e saturnino.
Requiem
di Gustave Roud
editore: Interlinea
pagine: 232
Per la prima volta in Italia le poesie del massimo poeta francese svizzero contemporaneo dopo la sua consacrazione in Francia presso Gallimard.
Le parole ardenti
di Franco Tralli
editore: Interlinea
pagine: 96
In questa raccolta di poesie, costruita con pluralità di suoni, di voci in accordo melodico tra loro, il poeta mostra il suo microcosmo, il suo giardino segreto, che non si svela, ma si fa occasione di bellezza e d'intensità nelle fibre del lettore che recepisce un messaggio intenso e affascinante, intrigante e unico.
A questo servono le lacrime
di Paola Malavasi
editore: Interlinea
pagine: 104
Il libro maturo di una delle poetesse emergenti che purtroppo esce postumo dopo la scomparsa improvvisa nel settembre 2005. Scrive Ennio Cavalli nella nota, ricolgendosi a lei "la tua poesia viene da un baratro. Dentro di te due mondi si aggiustano in conflitto. Disciplina naturale, amorosi spostamenti, scambio di misteri e cortesie, strappi e innesti, riparazioni, Dio e il logorio delle astrazioni, Eros e Thanatos".
Signaj
di Bianca Dorato
editore: Interlinea
pagine: 96
Poesie in dialetto torinese, dalla singolare e affascinante musicalità. Poesie di timbro segreto e doloroso, di aspra e gioiosa solitudine interiore
Doveri dell'esilio
di Juan Gelman
editore: Interlinea
pagine: 62
Questo «poeta che ha attraversato l’orrore della dittatura argentina e della barbarie, che ha vissuto il dolore dell’esilio e la disperazione di un intero continente, ci offre la sua grande lezione mostrandoci che è proprio la poesia, questa negletta tra le arti, lontana dal fasto equivoco dei consumi e della moda, a tener vivo quanto c’è di più umano nell’uomo: la memoria, la dignità del dolore, l’interrogazione continua su amore e morte» (così ha scritto Giuseppe Conte sulla poesia di Juan Gelman in un precedente libro edito da Interlinea, Nel rovescio del mondo).
Il lume non spento
di Lawrence Ferlinghetti
editore: Interlinea
pagine: 96
Una raccolta poesia del maestro della Beat Generation Lawrence Ferlinghetti, un lirismo puro e spontaneo, ricco di contraddizioni e saggezza.
Tutte le poesie (1958-2005)
di Silvio Ramat
editore: Interlinea
pagine: 1444
Un avvenimento editoriale, un grande volume di poesia, il bilancio di un lunga fedeltà letteraria: in quasi 1500 pagine il volume di Tutte le poesie di Silvio Ramat edito da Interlinea raccoglie l’intera produzione dell’autore fiorentino con due raccolte inedite, un imprescindibile saggio introduttivo di Giuseppe Langella e un’ampia bibliografia finale.
Un po' di repubblica
di Luciano Erba
editore: Interlinea
pagine: 64
La poesia può essere testimonianza di valori civili e morali nel mondo di oggi? Per recuperare questa dimensione dell'espressione lirica è nato nel 2005 il primo festival italiano di poesia civile a Vercelli con un premio assegnato nell'edizione inaugurale a Luciano Erba. Per l'occasione il poeta milanese, una delle voci più importanti della letteratura italiana contemporanea, in queste pagine offre ai suoi lettori testi ancora inediti e una sua lontana ma sempre attuale traduzione di forte impegno civile.
Il verso libero
Proposta
di Gian Pietro Lucini
editore: Interlinea
pagine: 752
A cura di Pier Luigi Ferro.
Passéte
di Francesco Granatiero
editore: Interlinea
pagine: 136
La passéte del titolo di questa raccolta di Francesco Granatiero, in un dialetto del gargano, è la "traccia", l'"orma" seguita dal cane da caccia (che poi non è altri che il poeta).