Letteratura (narrativa, poesia, saggistica...)
Mappamondi e corsari
di Gian Luca Favetto
editore: Interlinea
pagine: 96
Un libro di poesia può essere un mappamondo di città e di sguardi se l'autore è un viaggiatore che crede che il "tempo quieto della poesia / è cielo chilometri attimi".
Di gloria e di polvere
Poesie 1957-2007
di Mario Graziano Parri
editore: Interlinea
pagine: 184
Si raccolgono in questo volume le poesie di Mario Graziano Parri datate dal 1957 al 2007, con un’intera sezione inedita, dal titolo La mente ospitale, e altre 8 sezioni con poesie tratte da varie raccolte e che sono state insignite di importanti premi di poesia. Parri canta «la recidiva speranza o illusione, m’affretto / a dichiarare la colpa per nascondere / la grazia / che agli occhi dei vivi mi condanna». L’antologia matura di un poeta appartato.
La forma della foglia
di Pier Angelo Soldini
editore: Interlinea
pagine: 254
Un romanzo-diario a cavallo tra il fascismo e gli anni sessanta
Tra melma e sangue
Lettere e poesie di guerra
di Clemente Rebora
editore: Interlinea
pagine: 240
Uno dei maggiori poeti del Novecento testimonia la crisi drammatica della prima guerra mondiale
Natale a Marradi
L'ultimo Natale di Dino Campana
di Sebastiano Vassalli
editore: Interlinea
pagine: 64
Un grande scrittore torna su un personaggio e poeta, Dino Campana, al quale aveva già dedicato "La notte della cometa". Scrive Vassalli: "È il Natale del 1916: in Italia, un Natale triste. Tutti o quasi tutti gli uomini validi sono lontani da casa, in quelle trincee tra le montagne dove si soffre e si muore per una guerra che, nonostante la retorica ufficiale, non ha in sé proprio niente di epico... Eppure per Dino Campana l'ultimo giorno felice fu il Natale a Marradi. Perché Dino e Sibilla Aleramo siano andati a Marradi, dove lei non era mai stata, proprio in quel giorno di Natale del 1916, non si sa... Forse prima di perdersi in quel crepuscolo della ragione dove stava precipitando da più di un anno, lui ha voluto mostrare i suoi luoghi d'infanzia all'unica persona che aveva avuto un moto d'affetto nei suoi confronti...".
La lingua del peccato e altri testi poetici
di Adonis
editore: Interlinea
pagine: 48
«"Se non scrivo, sento che la mia vita non ha senso, perché la scrittura mi consente di comprendermi e di meglio comprendere il mondo nel quale vivo; mi consente di vivere meglio, di allargare le frontiere". Sono parole di Adonis. Il poeta arabo più conosciuto e tradotto in Occidente. Adonis (pseudonimo di Ali Ahmad Said Esber), nato nel 1930 a Qassabin in Siria da una famiglia di origine contadina, ha cercato spasmodicamente sia nella composizione poetica sia nella vita la libertà. Dopo gli studi universitari a Damasco, dove si è laureato in filosofia, viene arrestato e incarcerato per sei mesi per la militanza in seno al Partito Socialista Siriano. È uno dei motivi per cui si trasferisce a Beirut e in seguito a Parigi, dove risiede tuttora.Poeta del paradosso e dell’estremo, della tensione mistica e della ricerca continua sui più grandi misteri dell’esistenza, la poesia di Adonis abbraccia sia la tradizione occidentale del lirismo alto e filosofico di Hölderlin, Baudelaire, Rilke, sia quella arabo-islamica di autori come il mistico iracheno del X secolo Niffari e il poeta ribelle del IX secolo Abu Nuwas. Adonis, pur rispettando le forme classiche del linguaggio, si libera dalle strutture tradizionali della letteratura araba per ricercare il valore assoluto della parola, espresso dal verso libero.Nei suoi editoriali sul quotidiano arabo Al Hayat e durante le conferenze che tiene nel mondo arabo si propone come uno strenuo difensore della libertà umana e il più acerrimo nemico dei fautori dell’islam politico. È questo forse uno degli aspetti di Adonis meno noti al pubblico occidentale che andrebbe invece scoperto e presentato accanto alla sua opera poetica, che non a caso lo vede esaltare i poeti ribelli della tradizione araba come Abu Nuwas, Mutanabbi e Abu al-Ala al-Maarri» (dalla presentazione di Valentina Colombo).
Le poesie milanesi
di Tommaso Grossi
editore: Interlinea
pagine: 324
Per un'immersione nella cultura romantica non c'è di meglio dell'amico di Carlo Porta e Alessandro Manzoni, l'autore di poesia dialettale Tommaso Grossi.
A verità condusse poesia
Per una rilettura di Clemente Rebora
a cura di Roberto Cicala, Giuseppe Langella, Antonio Riboldi
editore: Interlinea
pagine: 328
Per una rilettura di Clemente Rebora.
Un maestro della letteratura: Carlo Dionisotti tra storia e filologia (1908-1998)
Testimonianze, immagini, inediti e bibliografia
a cura di Roberto Cicala, Mirella Ferrari
editore: Interlinea
pagine: 184
A cura di Roberto Cicala e Mirella Ferrari. Per la prima volta un ritratto complessivo del maggiore storico della letteratura italiana dopo De Sanctis, come è stato definito Dionisotti.
Clic
Cultura e lingua d'Italia
di John J. Kinder
editore: Interlinea
Uno strumento multimediale bilingue (italiano-inglese) nuovo per leggere una storia antica e moderna. Con il cd-rom CLIC, allegato a un fascicolo introduttivo, è possibile percorrere contemporaneamente diversi filoni della storia della cultura italiana. Filo conduttore è la lingua in tutte le fasi della sua lunga e affascinante storia, prendendo in esame i contemporanei sviluppi della storia della società, dell'arte e del pensiero. Non è un solo itinerario ma sono molteplici percorsi che il lettore si costruirà tramite i moltissimi e suggestivi richiami e riferimenti che questo programma offre tra testo, immagini e video. CLIC è accessibile a tutti e permette, tramite pochi e semplici comandi, di entrare nella complessità della lingua e letteratura italiana lungo la storia.
Orta mia e altre pagine novaresi disperse
di Mario Soldati
editore: Interlinea
pagine: 176
Un Mario Soldati inedito da riscoprire
Mario Luzi oggi
Letture critiche a confronto
a cura di Uberto Motta
editore: Interlinea
pagine: 212
«Del mondo, della vita che da sempre in me hanno premuto perché li esprimessi, che cosa è rimasto nelle mie molte pagine? Un sentimento di sconforto interrotto e alternato da una conquista dell'anima e della conoscenza: che la piccolezza consentita all'uomo rispetto alla grandezza impensabile della vita sia sentita misericordiosamente e accettata con umiltà. L'umiltà è forse la somma della nostra conoscenza», queste parole di Mario Luzi del dicembre 2004 esprimono i motivi del libro, un'occasione per tornare a scuola dal poeta, per imparare quel suo sguardo che legge e medita in profondo lo stato delle cose, con il suo ostinato rifiutarsi al male e al negativo, poiché «il mondo non può non avere senso».