«Liberi non sarem se non siam uni»

Titolo | «Liberi non sarem se non siam uni» |
Sottotitolo | Il sogno e la costruzione dell’Italia |
Curatore | Giuseppe Langella |
Con testi di | Edoardo Barbieri, Giuseppe Langella, Guido Lucarno, Pierluigi Pizzamiglio, Mario Taccolini, Xenio Toscani |
Argomento | Letteratura (narrativa, poesia, saggistica...) Saggistica letteraria |
Collana | Biblioteca letteraria dell'Italia unita, 20 |
Marchio | Interlinea |
Editore | Interlinea |
Formato |
![]() |
Pagine | 184 |
Pubblicazione | 2012 |
ISBN | 9788882128395 |
Il titolo, «Liberi non sarem se non siam uni», riproduce un verso di Alessandro Manzoni, tratto dal Proclama di Rimini. In questa fremente canzone politica, ricalcata sul petrarchesco Spirto gentil, il futuro autore dei Promessi sposi inneggiava all’audace e sfortunatamente velleitario disegno, concepito nel 1815 da Gioacchino Murat in aperto conflitto con i propositi di restaurazione affermati dal Congresso di Vienna, di muovere guerra all’Austria, col concorso di tutti i patrioti, e cacciarla dalla penisola, unificando l’Italia in una monarchia costituzionale. Posta sotto questo generoso auspicio, l’iniziativa bresciana ha inteso richiamare, anzitutto, le ragioni ideali e i vantaggi concreti che stanno alla base del patto volontaristico di solidarietà stretto dagli italiani nella stagione cruciale del Risorgimento (dall’ Introduzione di Giuseppe Langella).