Giovanni Faldella e la Scapigliatura Piemontese

sconto
5%
Giovanni Faldella e la Scapigliatura Piemontese
20,00 19,00
 
risparmi: € 1,00
Spedito in 2-3 giorni

Disponibile anche nel formato



Testi di Gian Michele Antonino, Firmino Barberis, Enrico Beccaria, Gian Luigi Beccaria, Daniela Bernagozzi, Francesca Castellano, Franco Contorbia, Angela Francesca Gerace, Elio Gianola, Giovanna Ioli, Monica Lanzillotta, Gianfranca Lavezzi, Manuela Manfredini, Claudio Marazzini, Luciano Mariano, Mariarosa Masoero, Matteo Palumbo, Roberto Rossi Precerutti, Pasquale Sabbatino, Monica Schettino

«L’interesse per gli scapigliati riporta all’entusiasmo con cui tanti di noi riscoprirono espressionisti quali Dossi, Faldella, e Imbriani anche. Tutto ciò lo dobbiamo a Gianfranco Contini, alla sua Introduzione ai racconti della Scapigliatura piemontese (1947-1953). Non è un caso che siano quelli gli anni in cui ci appassionammo al grande Gadda, alla sua anormalità stilistica, che in fondo era già preparata da quegli scapigliati, da quel gruppo (non a caso) di periferici, piemontesi o lombardi, che cominciarono a fabbricarsi una lingua per la prosa giocando tra i due poli opposti, da una parte il toscano dall’altra il dialetto, per arrivare all’esperimento di una inedita tensione stilistica, decisamente espressionistica. Occorreva, diceva proprio Faldella, una “lingua speciale, minuta e pittoresca”, allo scopo di evitare “quella lingua generale e scolorita, che serve egualmente alla stesura dei codici, dei trattati di pace, e degli strumenti di affitto”» (dalla presentazione di Gian Luigi Beccaria).

 

Rassegna stampa per Giovanni Faldella e la Scapigliatura Piemontese

Da "la Stampa Novara", Marcello Giordani su "Giovanni Faldella e la Scapigliatura piemontese", a cura di Giovanna Ioli