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Giuseppe Anceschi maestro di un'Italia civile

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Giuseppe Anceschi maestro di un'Italia civile
Titolo Giuseppe Anceschi maestro di un'Italia civile
Curatore
Argomento Letteratura (narrativa, poesia, saggistica...) Saggistica letteraria
Collana Studi, 11
serie Studi boiardeschi
Marchio Interlinea
Editore Interlinea
Formato
Formato Libro Libro
Pagine 104
Pubblicazione 2016
ISBN 9788868570040
 
15,00 7,50
 

Informazioni importanti

Titolo in esaurimento: offerta per bibliofili
Questo libro è dedicato al ricordo di Giuseppe Anceschi (Scandiano, 1936-2014), uomo di squisita e rara umanità, insegnante e preside di scuola, intellettuale e uomo politico, studioso di più secoli e autori della letteratura italiana, tra cui spicca la passione per Matteo Maria Boiardo. Il volume raccoglie interventi e testimonianze di amici che lo hanno conosciuto e ne hanno apprezzato le qualità e il lavoro. La raccolta di saggi rispecchia la giornata in memoria organizzata a Scandiano dal Comune e dal Centro Studi Matteo Maria Boiardo il 7 novembre 2015. Emerge il ritratto di un uomo che è stato un “maestro” sia per le qualità professionali sia per il senso di responsabilità civile e morale. Anceschi è stato un uomo generoso e aperto, energicamente appassionato delle proprie idee e disposto a combattere con coerenza e tenacia per la loro affermazione. A vantaggio di tutti.
 

Chi è Giuseppe Anceschi

Già preside della scuola media della cittadina natale, Scandiano, Giuseppe Anceschi (1936-2014) è stato assistente alla cattedra di letteratura italiana della Facoltà di Magistero dell’Università di Bologna e docente di letteratura poetica e drammatica all’Istituto musicale Achille Peri di Reggio Emilia. Dopo un impegno politico nell’amministrazione scandianese (assessore, vicesindaco, sindaco pro-tempore) è stato membro dell’Istituto regionale per i beni culturali dell’Emilia-Romagna. 
Studioso della cultura del Quattrocento di matrice boiardesca e delle sue derivazioni, è stato tra i fondatori del Centro Studi Matteo Maria Boiardo di Scandiano di cui ha ricoperto il ruolo di segretario. 
Assieme a studi destinati a scrittori collocati in ambiti letterari, a scritti di folklore e di politica scolastica, si è dedicato allo studio dei rapporti tra lingua e dialetto. Ha collaborato a diverse riviste tra le quali “Linea d’ombra”, “Belfagor” e “Il Ponte”. 
Tra i suoi libri si ricordano: Giovanni Crocioni (Argalia, Urbino 1977); Delio Tessa: profilo di un poeta (Marcos y Marcos, Milano 1990); La verità sfacciata: appunti per una storia dei rapporti fra lingua e dialetti (Leo S. Olschki, Firenze 1996); Maestri di un’Italia civile (Interlinea, Novara 2003); Corti e cortigiani: arte di governo e buone maniere nella vita di corte (Interlinea, Novara 2005); I libri, un destino: ricordi, appunti, immagini (Interlinea, Novara 2007). 

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