Interlinea: Lyra
Collana di poesia fondata da Maria Corti e Luciano Erba con Franco Buffoni e Giovanni Tesio, ora diretta con Daniele Piccini, Giuseppe Pontiggia e Stefano Verdino (formato 12×16)
Della collana fa parte la serie "Lyra giovani" dedicata a giovani poeti contemporanei e diretta da Franco Buffoni
25 poesie per il 25 aprile
I testi più belli
a cura di Giovanni Tesio
editore: Interlinea
pagine: 68
Non solo diari e romanzi: servono anche poesie per esprimere l’immediatezza e la profondità di sentimenti per la fine della guerra e la liberazione. Cominciare con Saba e chiudere con Erri De Luca, come fa il curatore Giovanni Tesio in questa antologia che mancava, non è semplicemente una questione cronologica ma anche una significativa scelta poetica. E come premessa valga la «primavera hitleriana» descritta da Montale, senza tralasciare la testimonianza di Pasolini che confessa: «giunsi alla resistenza / senza saperne nulla se non lo stile: / fu stile tutta luce… / la speranza ebbe nuova luce». Letture per illuminare la storia e trovare nuova speranza per l’oggi.
La Sicilia salverà il mondo
di Renato Pennisi
editore: Interlinea
pagine: 100
«Io non so se la Sicilia salverà il mondo, almeno quanto non credo che sarà salvata dai ragazzini. Ma so che se non lo potrà salvare – questo mondo – lo potrà almeno salvaguardare la poesia, accompagnandolo nei meandri della sua e nostra condizione in perdita. Questo di Pennisi è un libro di splendida maturità, che si muove tra un elogio, una speranza, e un “de profundis” magnifico di echi e litanie, inarcandosi con lucida passione sulle rovine della sua città, di una Catania così incardinata nei suoi passi, nei suoi fantasmi, nella sua luce e nella sua miserabilità. In questo nitore (“voglio restare chiaro”) ci sono tutti i rituali di una vita perturbata, cui la poesia continua a opporre la sua resistenza del dire e del dirsi, con la luce dei “fratelli libri” che nutrono e fanno cantare» (Giovanni Tesio).
Tra est e ovest
di Volker Braun
editore: Interlinea
pagine: 132
Tra i poeti alle origini della riunificazione della Germania Est e Ovest c’è senz’altro Volker Braun. Il dubbio, la riflessione critica e la volontà e necessità di intervenire sul reale attraverso la scrittura sono il punto focale della sua produzione letteraria: «Si tratta di creare un mondo non come lo vuole il potere, nemmeno come lo vogliamo noi, bensì un mondo che accolga tanti mondi quanti sono necessari perché ogni uomo e ogni donna possano vivere il loro concetto di dignità». I versi di Braun sono «protési in avanti», secondo la critica, e mirano, ancora oggi, al raggiungimento di questo obiettivo.Con testo originale a fronte.
Di parlarti non ho coraggio
Poesie inedite per Roberto Volponi
di Alda Merini
editore: Interlinea
pagine: 64
«Io di parlarti non ho coraggio, / né nominarti come solo amore»: un inedito sorprendente che la poetessa dei Navigli ha composto su una macchina per scrivere dai tasti e nastro rovinati per ricordare l’amico Roberto Volponi, il figlio dello scrittore Paolo morto giovane in un incidente aereo. Sono testi che parlano di amore e morte, amicizia e dolore, con le illuminazioni di Alda Merini tanto amate dai suoi lettori. Come ricorda Ambrogio Borsani, amico di entrambi, frequentati al bar milanese Chimera con Tondelli, Busi, Consolo, Raboni e molti altri, è la testimonianza di una stagione unica da cui sono nate queste poesie che meritano di trovare «un posto nella vasta e variegata geografia poetica della Merini: la storia di un’amicizia insolita vissuta in un luogo rifugio di poeti e sognatori». Scrive lei: «Eri sì puro come una medaglia, / ed io medaglia che mi sono sfatta / brillo appena di luce sul tuo cuore».
Trasparenza
Poesia e musica
di Maria Borio
editore: Interlinea
La «trasparenza» del titolo è la sintesi tra ciò che è puro e ciò che è impuro nel mondo. è una sintesi creata dal mondo digitale in cui viviamo, liquido e trasparente: un grande vetro attraverso cui traspaiono, mescolati, il puro e l’impuro, l’uomo con la sua natura da una parte e la tecnologia senza ruoli dall’altra. E se nella dimensione digitale tutto è interscambiabile, resta la scrittura a trovare le differenze tra noi e il mondo. Edizione con link alle canzoni di Elio Cagnizi tratte dalle poesie.
Con note di Alessandro Carrera, Benedetta Saglietti e Stefano Bechini e link ai brani musicali di Elio Cagnizi tratti dalle poesie.
Paròla, amisa mia
di Giovanni Tesio
editore: Interlinea
pagine: 160
«Solidi come patate, come pietre, senza coscienza, parola e verso durano, se gli dai spazio» ha scritto Sylvia Plath. Allo stesso modo in questo libro la «paròla» è, fin dal titolo, «amica»: per Giovanni Tesio l'importante è che la parola - la sua fragilità, la sua insufficienza - resti attaccato il più possibile alla cosa, la morda, la scavi, la riveli. Sulle orme di poeti come Franco Loi l'autore declina luoghi, sguardi e tempo dentro sonetti in piemontese, che è come «stringere e inchiodare / suoni che fanno una musica di nocciole / battendo tutte insieme su un foglio di carta».
In quota e altre ascese
di Paola Loreto
editore: Interlinea
pagine: 144
Un piccolo classico di poesie “sulla” montagna in edizione ampliata. L’esperienza integrale dell’ascendere trova espressione nella scrittura di una poetessa che sale in vetta meditando sul movimento di elevazione che è al tempo stesso fisico e spirituale. «Siamo in montagna, come suggerisce il titolo, tra le nevi, le vallate, le rocce, i giorni “ebbri di luce”. Paola cammina, si arrampica, parla con i fiori e con le piante, con gli aceri prediletti e con gli anemoni, in un colloquio ininterrotto ai confini del panteismo» (Milo De Angelis). Come ha scritto Enrico Camanni, «si fa presto a dire montagna, e a scrivere di vette cieli e nevi incantate, ma per passare dalla retorica alla poesia serve verità, ed è un mestiere difficile. La salita verso la cima è fatta di luci e ombre, felicità e ansia, incanto e delusione. Proprio come la vita vera, e i suoi misteri».Con un testo di Milo de Angelis
Il mondo salvato delle piante
di Alberto Nessi
editore: Interlinea
pagine: 160
Il celebre poeta svizzero invita alla scoperta della natura della sua parte di mondo dedicando la sua nuova opera alla «bellezza delle piante» che «salverà il mondo». Metafora della «bellezza delle parole, / che non vogliono uscire dalla tana / perché hanno paura / che qualcuno le rubi». Questa «seconda bellezza» vegetale, per usare il titolo dell'ultima opera di Nessi, vive nel piccolo, nel microscopico, nel quotidiano, tra foglia e corteccia, tra incontri imprevisti e abitudini, creando una grande impressione di comunione.
Il corvo
di Edgar Allan Poe
editore: Interlinea
pagine: 96
Un capolavoro assoluto in un’edizione originale e unica, a tiratura limitata: The Raven, Il corvo di Edgar Allan Poe, opera di straordinario potere evocativo e, al contempo, tragico e gelido sguardo sulla condizione umana. Si presentano qui, in un solo volume, un’ardita traduzione italiana in metrica firmata da Ernesto Ragazzoni e quelle di due dei più grandi scrittori francesi dell’Ottocento, Charles Baudelaire e Stéphane Mallarmé, affiancate dal commento critico, inedito, di un grande poeta e studioso vivente, Yves Bonnefoy. Impreziosiscono il libro (oltre a un’appendice critica) le riproduzioni delle splendide illustrazioni di Edouard Manet che avevano accompagnato, nel 1875, la prima edizione della versione mallarméana.
Anche gli alberi cantano
Le piante in poesia
a cura di Giovanni Tesio
editore: Interlinea
pagine: 192
Per chi ama la natura delle piante ecco un’antologia “vegetale”, dalle radici alle foglie, dal fiore al frutto, che propone gli omaggi di alcuni dei maggiori poeti e poetesse del Novecento: da Eugenio Montale a Andrea Zanzotto, da Luciano Erba a Tonino Guerra, da Antonella Anedda a Vivian Lamarque e Alda Merini, nel solco di una tradizione letteraria che partendo da Cicerone e passando per Boccaccio e Leopardi arriva fino ai giorni nostri. Nella convinzione che, come scriveva Henry David Thoreau, «ben poco si può sperare da una nazione che abbia esaurito la propria matrice vegetale».
La danza degli aironi
di Matteo Meloni
editore: Interlinea
pagine: 80
Un esordio che fin da subito cerca un accordo con la natura, aprendosi al suo ritmo originario per potersi fare voce. Prime maestre del giovane autore sono le sue montagne, le Alpi del Monginevro e del Monviso cui è dedicata la sezione iniziale, una presenza costante lungo tutto il libro. Il contatto con esse, scrive Franca Mancinelli «sbriciola l’ego, accoglie ogni ferita esistenziale, così come ogni accadimento della storia, in un corpo plurale di alberi e pietre». Segue poi una discesa dalla montagna verso la pianura e la città, alla ricerca di un precario equilibrio tra uomo e natura che rimanda alla danza degli aironi che dà il titolo alla silloge: «Dovremo – mi dicevi – imparare / a sciogliere i legami, / alternare di generazione / in generazione gli affetti, mancare / al tempo come le piante, / imitare per gioco / la danza degli aironi».Con una nota di Franca MancinelliVincitore del XXV Concorso Guido Gozzano 2024 - Premio Opera Prima
Frammenti lirici
di Clemente Rebora
editore: Interlinea
pagine: 864
Per la prima volta un’opera poetica del Novecento è spiegata con un commento tanto esteso, tra lingua stile e filologia