Tutto su: Filosofia
Lo stupore
La gioia dello sguardo
di Silvano Petrosino
editore: Interlinea
pagine: 136
Con una nuova riflessione su stupore e consumo al tempo di ChatGPT torna un illuminante e fortunato saggio di Silvano Petrosino che, a 25 anni dalla prima edizione, offre un contributo originale alla comprensione dell’esperienza del vedere e interpreta lo stupore come una forma di risposta a ciò che ci raggiunge e ci cambia nella quotidianità grazie allo «splendore del suo apparire». Un libro fondamentale che ci insegna a «guardare». E ci fa capire che l’uomo è sorpreso da uno stupore che non è un prodotto da consumare e neppure l’esito di una pratica tecnologica. Ecco perché, più il dominio consumistico e tecnologico si estende e impone, più emergono sintomi e necessità di scoprire che «c’è dell’altro».
Scritti filosofici
di Mario Novaro
editore: Interlinea
pagine: XXX+314
Nel 1927 Eugenio Montale definiva Mario Novaro «un poeta-filosofo al quale si deve anche uno studio in lingua tedesca sul Malebranche» e quarant’anni dopo, nel 1968, ricordava ancora l’«alto poeta oggi inspiegabilmente dimenticato» e la rivista di Oneglia da lui diretta. Novaro (Diano Marina, 1868-Forti di Nava, 1944) era stato infatti il direttore della leggendaria “Riviera Ligure” (1899-1919) su cui avevano pubblicato molti fra i più importanti poeti e scrittori del primo Novecento, da Pascoli a Pirandello, dalla Deledda a Capuana, da Papini a Gozzano, da Campana a Rebora, da Boine a Sbarbaro, da Saba a Ungaretti; ed era stato il “poeta-filosofo” di un unico e prezioso libro, Murmuri ed echi, accresciuto e limato dalla prima edizione del 1912 alla quinta del 1941 e oltre ancora, in limine mortis: la sua poesia era nata infatti dai suoi interessi filosofici (in filosofia si era laureato a Berlino nel 1893) e di essi aveva rappresentato l’esito ultimo. Nella presente edizione sono raccolti gli scritti propriamente filosofici di Novaro: dalla giovanile lettera A J. Simirenko (1890) alla nota su La teoria della causalità in Malebranche (1893), dalla monografia La filosofia di Niccolò Malebranche (1893, per la prima volta qui tradotta in italiano) al saggio su Il concetto di infinito e il problema cosmologico (1895), dalla Prefazione ai Pensieri metafisici di Malebranche (1911) a quell’Introduzione a Acque d’autunno di Ciuangzè che, accresciuta dal 1922 al 1943, è viva testimonianza del suo lungo amore per il grande “poeta-filosofo” cinese del IV secolo a.C.
L’eccesso del desiderio
Tra vendetta e misericordia
di Antonella Doninelli
editore: Interlinea
pagine: 144
Che cosa accade quando spinti dalla forza del desiderio che ci abita ci troviamo a fare i conti con i limiti che sembrano opporsi ad esso?
Lo scandalo dell’imprevedibile
Pensare l’epidemia
di Silvano Petrosino
editore: Interlinea
pagine: 80
«L’epidemia che ci ha colpito si è manifestata con la violenza dell’imprevedibile» eppure prevedere e decidere il proprio benessere è oggi tra le condizioni principali della nostra società. Uno dei filosofi attuali più lucidi riflette sul dramma del coronavirus a partire dalle parole che usiamo per spiegare questo evento e le sue conseguenze: perché il “futuro” è diverso dall’“avvenire”, il “mondo” dal “reale”, la “scienza” dagli “scienziati”, l’“ottimismo” dalla “speranza”, ma anche perché la modalità del “morire” ci ha atterrito più della “morte” in sé, fino a comprendere che l’autentica “libertà” non consiste nel fare ciò che si vuole. Come ci ha cambiato l’epidemia? Che cosa possiamo fare per non farci sopraffare? «dovremmo essere più seri nel vivere il tempo, che non è mai solo il “nostro tempo”, il tempo delle nostre “urgenze private”», afferma l’autore indicando un atteggiamento per il “dopo” e citando La peste di Camus: «bisogna restare, accettare lo scandalo, cominciare a camminare nelle tenebre e tentare di fare il bene».
Non solo narrare. Romanzo e riflessione filosofica nel secolo XXI
Nuova Corrente 164
rivista: Nuova Corrente
pagine: 128
La stagione postmoderna ha concepito il narrare come produzione inesauribile e disincantata di sempre nuove versioni della realtà, incoraggiando pratiche ludiche di scrittura, produzione disinibita di universi finzionali che hanno abdicato alla pretesa di far presa sull’oggettività del mondo, o sulla verità. Col nuovo millennio, tuttavia, è emersa una tendenza a riscoprire, per il romanzo, una dimensione di maggiore responsabilità nei confronti dell’Umano, nonché il tentativo di ricatturare quelle dimensioni del senso e del valore che il postmoderno aveva problematizzato e relativizzato. I romanzieri tornano a indagare le grandi problematiche da sempre al centro della riflessione filosofica mentre, sulla loro scia, i critici riorientano e affinano la propria capacità di ascolto. I romanzi (di Coetzee, DeLillo, Ishiguro, Kracht, Marías, Volodine, Ivanov e Basinskij) presi in esame in questo fascicolo offrono una campionatura esemplificativa di questa linea di sviluppo “oltre” il postmoderno.
Filosofia: una guida per la vita? Le tentazioni di un nuovo ellenismo
Nuova corrente 152
rivista: Nuova Corrente
pagine: 184
L’interesse per la filosofia manifesta probabilmente l’esigenza di recuperare una distanza critica rispetto a un mercato mediatico percepito come anestesia del pensare
Sapienza e vita quotidiana
Itinerario etico-spirituale
di Giannino Piana
editore: Interlinea
pagine: 206
Un volume che finalmente, superando i qualunquismi e il lato debole di certe mode, propone un itinerario verso una vera conoscenza personale e intellettuale
Il manuale dell'allenatore
di Filostrato di Lemno
editore: Interlinea
pagine: 116
Un testo del III secolo che rimane l'unica testimonianza sull'aspetto teorico dell'atletica nel mondo antico.
Scienza morale e teoria del diritto naturale in Guglielmo di Ockham
di Cristina Salanitri
editore: Interlinea
pagine: 224
Questo libro presenta per la prima volta una lettura delle opere etico-politiche ockhamiane rivisitate alla luce delle idee espresse nelle opere teologiche, dove Ockham aveva riconosciuto la natura preminentemente speculativa della scientia moralis non positiva. Emergono molti dubbi circa le tesi che, interpretando l’etica e il diritto attraverso il filtro della logica nominalista, conducono a ritenere il filosofo inglese come il precursore di etiche scettiche, individualistiche e arbitrarie che avrebbero aperto la strada al positivismo giuridico. Gli interessanti riferimenti alle competenze comuni di theologi et veri philosophi in merito a questioni speculative di natura puramente morale (pure moralia) ci presentano un Ockham meno propenso a distinguere tra filosofia e teologia nella scienza dei princìpi pratici attraverso i quali l’umanità regola i propri costumi. La scienza morale razionale riconduce a unità teoria e prassi, indicando uno stretta relazione tra universalità dei princìpi – gli iura naturalia – e la certezza garantita dall’esperienza. Nel Dialogus, inoltre, un maestro e il suo discepolo discutono di libertà riconoscendole un valore etico-politico altissimo che ogni cittadino può rivendicare nei confronti di eventuali poteri tirannici.
Nuova filosofia delle piccole cose
di Francesca Rigotti
editore: Interlinea
pagine: 126
"Piccole cose che insegnano a pensare" ("Il Sole 24 Ore"), "Libriccino che ci aiuta a reimparare l'esercizio smarrito di riconoscere il significato delle cose
Lo stupore
di Silvano Petrosino
editore: Interlinea
pagine: 96
Questo saggio, che offre un contributo originale alla comprensione dell’esperienza del vedere, interpreta lo stupore come una forma di risposta a «ciò che ci raggiunge nello splendore del suo apparire».
Abitare l'arte
Heidegger, la Bibbia, Rothko
di Silvano Petrosino
editore: Interlinea
pagine: 62
Prendendo lo spunto dalla riflessione di Heidegger sul significato dell’abitare umano, il saggio analizza i tratti essenziali dell’agire artistico.