«Se prometti a un contadino, a cui basta un po’ di vino, una zuppa o un panino, di poterlo nominare nientemen governatore, riesci sempre a risvegliare tanti sogni e speranze» è lo spunto con cui Francesco P. Castaldo rilegge, alla maniera di un’opera buffa, il capolavoro di Cervantes prendendo a protagonista non Don Chisciotte ma il suo scudiero Sancio Panza. È una rilettura molto godibile, anche per un pubblico giovane, che nella felicità del ritmo e delle rime è sempre in bilico tra comico e tragico, come la vita: «or con me voi rivivrete / una storia divertente / e per nulla impertinente».
Biografia dell'autore
Francesco Paolo Castaldo

Francesco Paolo Castaldo è nato a Vietri sul Mare (Salerno) il 6 giugno 1953 e si è laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Napoli. Nel marzo 1979 entra nell’amministrazione civile dell’Interno e il 29 marzo 2006 viene nominato prefetto. Ha prestato servizio dapprima presso l’ispettorato della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri e, successivamente, presso il Ministero dell’Interno quale direttore centrale dei servizi civili per l’immigrazione e l’asilo. Il 6 agosto 2007 ha assunto le funzioni di prefetto della provincia di Alessandria. Dal 2012 al 2018 è stato prefetto della provincia di Novara e nel 2014 ha pubblicato Lo scudiero Sancio Panza. Opera buffa dal Don Chisciotte di Miguel de Cervantes (Interlinea). Appassionato di musica, nei ritagli di tempo si dedica allo studio e alla composizione musicale. Predilige la musica barocca e il progressive rock.