«Fuoco di paglia è amore di poeta, / perciò è vorace, ed è così fugace». Questo dice Attila József: l’amore dei poeti è come l’amore degli adolescenti, che vogliono essere quello che non sono, che vogliono che gli altri siano quello che non sono, che vogliono dare l’amore a chi non lo vuole, che perdono l’amore appena lo possiedono, che se ne stancano appena lo conquistano, che pensano di poter davvero possedere una persona, davvero conoscerla interamente e definitivamente»: così scrive Patrizia Valduga, una delle poetesse più note per i suoi versi d’amore, introducendo questa originale antologia sui poeti innamorati, da Guittone d’Arezzo fino a Giovanni Raboni.
Biografia dell'autore
Patrizia Valduga

Patrizia Valduga (Castelfranco Veneto, 1953) ha scritto versi (da Medicamenta del 1982 a Belluno del 2019, per Einaudi) e ha tradotto (da John Donne a Shakespeare, da Carlo Porta a Ezra Pound). Ha fondato nel 1988 il mensile “Poesia”, che ha diretto per un anno. Ha curato, tra l’altro, Breviario proustiano. Massime e sentenze della Recherche per Einaudi (2011) e Nell’ora della cenere di Giovanni Raboni per la Fondazione Corriere della Sera (2012). In prosa ha pubblicato Italiani, imparate l’italiano! (Edizioni d’If, 2016) e Per sguardi e per parole (Il Mulino, 2018).