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Interlinea

Miscellanea boiardesca

a cura di Cristina Montagnani

editore: Interlinea

pagine: 136

Che cosa sappiamo, oggi, della letteratura cavalleresca che si sviluppò in Italia nel Quattrocento? Certamente più di quanto non ne sapessimo una trentina d’anni fa, e questo è di un certo conforto. A differenza di quanto accade con la lirica coeva, su cui c’è ancora molto da fare, ma della quale ciascuno di noi ha in mente una mappa, una gerarchia di autori e di opere, sul terreno cavalleresco si aprono di fronte a noi territori sconfinati, percorsi da una moltitudine di testi, o di forme varianti di uno stesso testo (o di una stessa storia? Caso che per un canzoniere non si dà mai) che è difficile, per usare una metafora di grana un po’ grossa, irregimentare. Anche perché i romanzi cavallereschi sono stati non solo numerosi, ma amatissimi dai lettori, che hanno letteralmente divorato prima i manoscritti, poi le edizioni a stampa dei loro libri preferiti, non lasciando a noi moderni che i lacerti di un genere, poche tessere di un puzzle irremediabilmente scomposto. I saggi raccolti in questo volume, che coprono l’arco cronologico compreso fra Entrée d’Espagne e Inamoramento d’Orlando, si propongono, per quanto possibile, di mettere a fuoco qualche segmento di questa storia ancora in gran parte da scrivere.

Rane, principi e magia

Le migliori storie del premio Cordone

a cura di Andrea Astuto, Roberto Denti

editore: Interlinea

pagine: 112

Pescatori dal naso luminoso, rane impazienti, oche da guardia e insetti che mangiano errori...

A chi porti la rosa?

Con testo arabo a fronte

di Islam Samhan

editore: Interlinea

pagine: 96

Per la prima volta viene tradotto il libro sottoposto a fatwa di Islam Samhan, il poeta giordano condannato a morte "per aver viaggiato nelle metafore", come scrive Valentina Colombo, che qui lo propone in italia con il testo originale a fronte.

Novarien. 38

rivista: Novarien.

pagine: 376

Simone Caldano, La basilica romanica di San Giuliano a Gozzano. Apporti per la conoscenza di un edificio distrutto; Battista Beccaria, Inquisizione vescovile, maghi e guaritori a Novara sullo scorcio del XVI secolo; appendice, I documenti dei due processi; Roberto Leggero, «Abbattete piazza delle Erbe». Nella Novara di Giuseppe Cuzzoni alla vigilia della Grande Guerra; Giancarlo Andenna, Il cardinal Alfonso Litta, Antonio da Padova e la badia di Dulzago; Giulia Varetti, Corpus Inscriptionum Medii Aevi Novariae; Battista Beccaria, I Longobardi in Piemonte e nel Novarese; Damiano Pomi, Il culto di san Germano di Auxerre a Sillavengo; Pier Giorgio Longo, «Donec sum viator»: documenti per l'"eresia" di Gaudenzio Merula; Marina Dell’Omo, 1677, Gianoli nella parrocchiale di Boca. L’Estasi di santa Maria Maddalena de Pazzi; Paola Manchinu, Gerolamo Varolto, Giovanni Rapa e Ludovico de Canta pittori a Borgomanero.

La casa e altre poesie

di Titos Patrikios

editore: Interlinea

pagine: 64

«Come ha scritto Filippomaria Pontani, per Patrikios la poesia è soprattutto “testimonianza, rimedio all’oblio, inesausta esortazione al ricordo dei compagni uccisi, della barbarie vissuta e mai del tutto debellata, del dolore che non solo lui […] ma tutta una generazione, un popolo, un mondo hanno patito, seppure a vari gradi di coinvolgimento, di consapevolezza, di indignazione”. La memoria è per il poeta l’unico antidoto all’orrore sempre incombente, un rifugio amaro e nel contempo ineludibile per l’uomo contemporaneo. E il giudizio sulla storia, dice il poeta, dev’essere spietato: “Dobbiamo giudicare anche il giudice”. Di qui il suo sguardo critico sul mondo. Anche se, come afferma, “nessun verso può rovesciare i regimi”, memore della lezione di Ritsos granitica rimane la sua fede nella poesia, cui è demandato il compito, passando in rassegna il passato, di cercare risposte “a domande non ancora fatte”, e di vigilare sull’inconsapevole scialacquìo di quelle conquiste che hanno richiesto tanti sacrifici e tanto sangue. In questo filone della memoria si inserisce l’opera più recente di Patrikios, La casa (2009). Si tratta di un poemetto in sei parti di struttura narrativa ma dal ritmo accentuatamente poetico, dove la rievocazione della casa in cui il poeta ha abitato dai dodici anni è il pretesto per ripensare con il distacco della maturità gli sconvolgenti eventi politici e sociali che ha vissuto la Grecia per lunghi decenni del secolo scorso, e che hanno drammaticamente segnato più di una generazione, ma soprattutto il poeta, che ne è stato testimone e protagonista» (dalla presentazione di Nicola Crocetti).

Dove saremo un giorno a ricordare

di Graziana Pentich

editore: Interlinea

pagine: 144

Itinerari con Alfonso Gatto sono proposti in queste pagine da Graziana Pentich, triestina, scrittrice e pittrice, testimone sensibile e discreta della vita culturale e artistica italiana

Spagna ferrarese

di Matteo Maria Boiardo

editore: Interlinea

pagine: 864

La Spagna ferrarese è il testo che ha consentito a personaggi e interpreti delle guerre di Spagna di trasmigrare nella Ferrara estense, per vivervi le avventure che ognuno di noi ben conosce. La tradizione rimata della Spagna, nel suo complesso, è meritevole di attenzione, non solo perché si situa al crocevia fra esperienze letterarie diverse: francese, franco-veneta e italiana, ma anche perché è in molti altri sensi un testo di confine, collocata com'è sul crinale fra tradizione alta e bassa, fra letterario e popolare, capace di transitare dai preziosi codici miniati di corte sino ai banchi dei cantastorie fiorentini, in un movimento alto/basso che in molti altri casi possiamo solo immaginare, mentre qui si disegna, limpidissimo, sotto i nostri occhi. Altrettanto straordinaria è la doppia vita del poema, che nella sua forma "padana" funziona da ipotesto per l'Innamoramento di Orlando del Boiardo (ed estende la sua influenza sino all'Ariosto) e offre, in quella Toscana, parecchi elementi alla Rotta del Pulci.

Blue noise

di Fabio Ferrari

editore: Interlinea

pagine: 56

Il giovane "domatore di stelle" con il quale avevamo fatto conoscenza in occasione dell'omonima raccolta d'esordio, selezionata al premio LericiPea nel 2002, non ha smesso di cercare di addomesticare la forza tanto brutale quanto ideale delle occasioni della vita, imperfette e terrene ma con la vocazione all'assoluto e al cielo. Fabio Ferrari è un poeta che si guarda intorno alla ricerca di se stesso perché il mondo è uno specchio in cui scoprirsi uno, nessuno e centomila: "io, senza patente alcuna di sopravvivenza, / attendo gli esiti di una stagione consacrata alla poesia / e sono solo in un bazar di cose che nessuno vuole più".

Giornalista per caso

Memorie novaresi di un vecchio cronista

di Piero Barbè

editore: Interlinea

pagine: 144

Piero Barbè ricorda in questo libro la sua poco comune carriera giornalistica, dai suoi esordi fino all’arrivo alla stampa

Visioni di Natale

Lettere e meditazioni

di Pio da Pietrelcina (san)

editore: Interlinea

pagine: 96

Per chi vive un tempo di crisi e nel cuore della notte cerca conforto e luce ecco le parole del popolare santo di Pietrelcina per un Natale diverso. Lettere poco conosciute, riflessioni spirituali e il racconto di tre visioni natalizie compongono questo libro nuovo su padre Pio, che aveva una particolare predilezione per il 25 dicembre: "tutte le feste della Chiesa sono belle, la Pasqua, sì, è la glorificazione… ma il Natale ha una tenerezza, una dolcezza infantile che mi prende tutto il cuore".

Memorie

(1847-1915)

di Antonio Bobbio

editore: Interlinea

pagine: 304

A cura di Cesare Manganelli, prefazione di Norberto Bobbio e con una nota di Giovanni Tesio. Le Memorie di Antonio Bobbio (1847-1921), maestro elementare

Natività: le più belle incisioni

Dal XV al XX secolo

a cura di Giulia Basilico, Paolo Bellini

editore: Interlinea

pagine: 120

Fin dall’invenzione delle tecniche di stampa la Natività ha ispirato raffigurazioni del presepe attraverso vari procedimenti, dalla xilografia all’acquaforte all’arte litografica. Da schongauer e Dürer a rembrandt, fino a Doré e De Carolis questo libro offre una carrellata di capolavori di arte grafica: «variano dall’una all’altra le modalità di rappresentazione e sono differenti la cultura o i sentimenti o le intenzioni di ciascun artista… Nella Natività qualcuno ha raffigurato la scena insistendo sul sentimento della tenerezza, incentrato nella coppia Madonna-Bambino, altri hanno messo in primo piano la povertà del luogo, altri sono ricorsi a particolari effetti di luce, non di rado orchestrati in atmosfere notturne» (dalla presentazione).

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