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Il mio Manzoni

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Il mio Manzoni
titolo Il mio Manzoni
autore
curatore
Argomento Letteratura (narrativa, poesia, saggistica...) Saggistica letteraria
Collana Alia, 45
marchio Interlinea
Editore Interlinea
Formato
libro Libro
Pagine 80
Pubblicazione 2012
ISBN 9788882128500
 
12,00 11,40
 
risparmi: € 0,60
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«Tacciare di antimanzonismo gli scapigliati lombardi e piemontesi è divenuto un luogo comune» scrive Guido Davico Bonino, e lo dimostra questa selezione dalle note azzurre di Carlo Dossi, grande ammiratore del Manzoni, che vi è colto nell’intimità e attraverso le sue opere: «vi ha libri, che per un istante seducono, sia eccitando le nostre passioni, sia mettendo in opra artifici che pajono, a fiore d’occhio, arte – ma se riapri le eterne pagine manzoniane e ne leggi un periodo, la calma ritorna al tuo spirito, la serenità al tuo giudizio».
 

Biografia dell'autore

Carlo Dossi

Carlo Dossi
Alberto Carlo Pisani Dossi, in arte Carlo Dossi, nacque nel 1849 a Zenevredo, un piccolo paese in provincia di Pavia dove i Pisani-Dossi possedevano delle proprietà da diverse generazioni. Egli stesso, nelle proprie opere, vanterà più volte una parentela con Cesare Beccaria. Cominciò a scrivere all’età di sette anni e a stampare all’età di sedici. Abbandonò Zenevredo per iscriversi alla scuola media di Milano. Partecipò giovanissimo al movimento della Scapigliatura milanese, scrivendo articoli sui periodici locali e realizzando opere come L’Altrjeri - nero su bianco, Vita di Carlo Alberto Pisani, Note azzurre, Ritratti umani - dal calamajo di un medico.
È da ricordare che a sedici anni era già in attività giornalistica e ideò e finanziò in proprio un periodico, “Palestra Letteraria Artistica e Scientifica” uscito nel 1865, ove collaborarono scrittori come Francesco Domenico Guerrazzi, Giuseppe Rovani e perfino Giosuè Carducci.
Legato il suo nome a quello di Francesco Crispi, divenne ben presto «Ciambellano del cifrario» al ministero degli Esteri, console a Bogotá nel 1870, ministro plenipotenziario ad Atene nel biennio 1895-96 e, negli ultimi anni di vita, governatore dell’Eritrea. Nel 1892 sposò Carlotta Borsani, donna intelligente e religiosa che per tutta la vita ebbe cura di lui. In seguito alla caduta del governo Crispi (1896) e subito dopo la sua morte, abbandonò la carriera diplomatica e si ritirò nella villa di Corbetta per coltivare la propria passione: l’archeologia. Grazie ai reperti trovati ad Atene e a Roma, oltre a materiale precolombiano e a oggetti trovati in scavi eseguiti nelle zone di Corbetta, Albairate, Santo Stefano Ticino, Sedriano e lungo le sponde del Ticino, progettò il museo Pisani Dossi che situò nella sua casa di Corbetta, oltre a una serie di reperti che furono inviati al museo archeologico del Castello Sforzesco di Milano dopo la sua morte.
Come racconta alla fine delle Note azzurre, agli inizi del Novecento subì l’asportazione di un occhio. Morì nel 1910 a Cardina (Como) nella grandiosa villa da lui fatta costruire su uno sperone di roccia con una magnifica vista sul lago, che ha ancora oggi il nome di Dosso in suo onore.
Di Carlo Dossi Interlinea ha pubblicato Il mio Manzoni e Campionario.

Notizie che parlano di: Il mio Manzoni

S'intitola "Il mio Manzoni" la raccolta di note azzurre del grande ammiratore di Manzoni Carlo Dossi, scelte dal curatore Guido Davico Bonino: un volume di approfondimento ricco di spunti e riflessioni sulle opere e sulla vita dell'autore.

Manzoni, libro universale: tutti vi possono imparare, dalla portinaia all’astronomo. Io lessi Manzoni tre volte – mi diceva tale – a diversissime epoche e sempre ne fui ammirato poiché da fanciullo ci scorsi il sorgere e il tramontare del sole, la tempesta e il sereno – il racconto – da giovane, l’amore, la smania per le riforme, la rivoluzione – da vecchio infine, la pace della famiglia, la rassegnazione – la vanità del tutto. – Eppoi c’è gente che osa scrivere che Manzoni non presenta grandi caratteri. Non ne presenta? e Federico Borromeo, e fra Cristoforo, e i personaggi delle sue tragedie – e Napoleone – cosa sono?... Ma pure, dimentichiamoli.

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