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Chiaroscuro

titolo Chiaroscuro
autore
illustratore
Argomento Letteratura per l'infanzia Narrativa italiana per bambini e ragazzi
Collana Le rane, 17
marchio Le rane
Editore Interlinea
Formato
libro Libro
Pagine 40
Pubblicazione 2005
ISBN 9788882124779
 
8,00

Disponibile anche nel formato

Età consigliata

Dai 7 anni.
Ecco il cavaliere di Frescobello, tutto bianco, così bianco "che si fa chiaro da solo" in una notte "che nemmeno gli occhi delle civette riuscivano a vederci qualcosa". Ma su tutto quel bianco cade una macchia di sugo... e comincia un'avventura in versi e prosa che porterà Frescobello fin sulla luna.
 

Biografia dell'autore

Guido Quarzo

Guido Quarzo
Guido Quarzo è nato a Torino, dove ancora attualmente vive e lavora. È laureato in Pedagogia. Per molti anni ha insegnato nelle scuole elementari occupandosi, nel frattempo, di teatro per ragazzi e laboratori di scrittura creativa. Dal 1989 inizia a pubblicare libri per bambini e ragazzi, sia in prosa che in poesia, che lo portano a vincere il premio Andersen nel 1995. Si impone così come uno degli autori di maggior peso, sia per qualità che per quantità di testi prodotti, del panorama nazionale. Dal 1999 ha abbandonato definitivamente l’insegnamento per dedicarsi a tempo pieno al mestiere dello scrittore.
Tra i suoi libri di maggior successo si possono ricordare: Faccia da maiale (Elle 1990), Uomo nero, verde e blu (Einaudi 1994), La coda degli autosauri (scritto a quattro mani con Anna Vivarelli ed edito da Piemme 1997). Nelle “Rane” di Interlinea ha pubblicato Chiaroscuro, Macchinario bestiale, Mastino e Biancaluna, I panini di Natale e Una strana collezione. A quattro mani con Anna Vivarelli ha invece pubblicato Storie da mangiare, La frittata, Uomo nero, verde, blu e Mangia, Matilde!

Un brano del libro

Quarzo, Chiaroscuro, libro illustrato per bambini, Le rane Interlinea

C’era una volta il buio, che era buio e stava sempre al buio. Perciò non si vedeva. Cioè non lo vedevano gli altri e non si vedeva lui. Era un tipo davvero strano e, per essere il buio, non faceva nemmeno tanta paura.
Era un tipo davvero strano e, per essere il buio, non faceva nemmeno tanta paura. Anzi faceva perfino un po’ ridere perché qualche volta si inciampava da solo, si cercava e non si trovava e non sapeva mai dov’era perché appunto, essendo il buio, era sempre troppo buio.
Ma che c’entra il buio con questa storia? Be’, ora te lo dico subito: il fatto è che questa storia comincia al buio. E sai perché?
Perché così si vede meglio il cavalier di Frescobello che arriva di laggiù. Lo vedi? È tutto bianco, ma come è bianco! E così bianco ma così bianco che si fa chiaro da solo in mezzo a tutto quello scuro.

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