La frittata
| Titolo | La frittata |
| Autori | Guido Quarzo, Anna Vivarelli |
| Illustratore | Andrea Astuto |
| Argomenti |
Letteratura per l'infanzia Età di lettura 3-6 anni Letteratura per l'infanzia Albi illustrati per bambini e ragazzi |
| Collana | Le rane grandi, 11 |
| Marchio | Le rane |
| Editore | Interlinea |
| Formato |
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| Pagine | 30 |
| Pubblicazione | 2011 |
| ISBN | 9788882128166 |
Disponibile anche nel formato
Biografia degli autori
Guido Quarzo

Tra i suoi libri di maggior successo si possono ricordare: Faccia da maiale (Elle 1990), Uomo nero, verde e blu (Einaudi 1994), La coda degli autosauri (scritto a quattro mani con Anna Vivarelli ed edito da Piemme 1997). Nelle “Rane” di Interlinea ha pubblicato Chiaroscuro, Macchinario bestiale, Mastino e Biancaluna, I panini di Natale e Una strana collezione. A quattro mani con Anna Vivarelli ha invece pubblicato Storie da mangiare, La frittata, Uomo nero, verde, blu e Mangia, Matilde!
Anna Vivarelli

Anna Vivarelli è nata a Torino. Laureata in Filosofia, ha esordito giovanissima come drammaturga e autrice radiofonica per la Rai. Nel 1994 ha pubblicato il suo primo libro per ragazzi, Uomo nero, verde, blu, scritto a quattro mani con Guido Quarzo e nel 1996 ha vinto il premio Battello a Vapore. Due volte vincitrice del premio Cento, da molti anni si dedica esclusivamente alla letteratura per ragazzi e svolge un'intensa attività di educazione alla lettura per scuole e biblioteche. Ha pubblicato per i maggiori editori. Oltre a romanzi, racconti e testi teatrali, è autrice di due libri di filosofia per ragazzi, Pensa che ti ripensa e Io e gli altri. Molti dei suoi testi sono stati tradotti all’estero. Nel 2010 ha ricevuto il premio Andersen come miglior autore, e nel 2023 il premio Rodari alla carriera. Il suo sito è www.annavivarelli.it.
Con Interlinea ha pubblicato Piccole storie matte, Caro Babbo Natale, I gamberetti dispettosi, Animali bruttissimi e insieme a Guido Quarzo Storie da mangiare, La frittata, Uomo nero, verde, blu e Mangia, Matilde!
Un brano del libro
Il cuoco che lavorava nel ristorante del porto aveva deciso di cucinare una frittata.
Si trattava però di una frittata particolare perché era molto tardi, tutti i clienti se ne erano già andati e quella frittata, il cuoco voleva mangiarsela lui.
Per tutta la sera, come tutte le sere, il cuoco aveva visto dalla finestrella della porta di cucina la gente che mangiava di gusto le pietanze che lui aveva cucinato, e adesso gli era venuta una grande fame.
Cercò quindi una padella piuttosto larga, per fare una frittata molto grande.
«Vediamo un po’» pensava il cuoco «quanto sarà grande la mia fame misurata in centimetri… Cinquanta? Sessanta? Settantacinque? Mah!»









