Le vertebre del tempo
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Titolo | Le vertebre del tempo |
Autore | Piero Ranaudo |
Con testi di | Ercole Pelizzone |
Argomento | Letteratura (narrativa, poesia, saggistica...) Poesia italiana |
Collana | Edizioni di poesia a tiratura limitata |
Marchio | Interlinea |
Editore | Interlinea |
Formato |
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Pagine | 72 |
Pubblicazione | 2013 |
ISBN | 9788882129408 |
Titolo in esaurimento: offerta per bibliofili
Le poesie di Ranaudo, al di là di ogni catalogazione critica, s’impongono alla mente e al cuore del lettore per l’immediata vivezza delle immagini, per una grazia spontanea, la stessa che ci fa ammirare l’apparire improvviso di un arcobaleno dopo un acquazzone, stupefatti e al contempo grati di partecipare a un fenomeno naturale affascinante e inconsueto. «Amo i frutti della terra», confessa Ranaudo, «il respiro della terra il mio polmone»: con questo animo e con questo vigore prende vita il suo sguardo, si allertano le sue sensibilissime antenne a captare (a cantare) luci e ombre, voci e silenzi in una vita che non perde il suo sapore di scommessa e di avventura e tanto più merita di essere esplorata e vissuta con piena disponibilità, in attesa di una “rivelazione”, di una presenza, di un incontro, a cominciare da se stessi.
Biografia dell'autore
Piero Ranaudo
Piero Ranaudo vive a Verbania. È autore delle raccolte di poesia: Tre autunni dopo, introduzione di G. Ferri, presentazione di R. Baggio, (Raccolto Edizioni, Robecchetto con Induno 2003); Totem metropolitano, prefazione di G. Ferri (ivi 2006); Il vino del millesimo mattino, prefazione di G. Ferri (ivi 2007); Il talento del tempo, prefazione di G. Ferri (ivi 2008); Tutto d’un fiato (ivi 2009). È autore dei testi scientifici: Riflessioni sulla lingua (Marrapese Editore, Roma 1997, 2008); Testo atlante di osteopatia (ivi 2001); Articolazione temporo-mandibolare (ivi 2002); Elementi di gnatologia clinica (ivi 2007); Scienze Osteopatiche e Posturologiche, in “Riabilitazione oggi”, XXV (2008), 10.
dell’inferno vivo la benedizione
d’esser penitente o illuminato
ma comunque tornitore
dell’esistenza stessa
fra sogni, illusioni
e disamori