Mario Pomilio ha scritto che all’origine del Quinto evangelio sta l’idea di un libro che «soggiace alle Scritture già note e di continuo ne modifica e ne amplifica il senso, trasformandone la verità in una specie di meta mobile». A tale spirito di ricerca, ermeneutica ed esistenziale, ci si è voluti richiamare dedicando il numero di “Autografo” a questo romanzo che si conferma tra i risultati maggiori del secondo Novecento. Meta mobile, dunque: qui indagata, anche con l’apporto di nuovi documenti d’archivio, da una pluralità di punti di vista che ne mettono in risalto la ricchezza e la complessità. Romanzo-mondo, attraversamento enciclopedico degli apocrifi neotestamentari, costruito su una raffinatissima apocrifia, opera metanarrativa e autoriflessiva, specchio allegorico di una congiuntura storico-politica e culturale di grandi fermenti e contraddizioni, ibrido multigenere subito in parte riscritto dall’autore per la scena teatrale.
Prospettive su una "meta mobile". "Il quinto evangelio" di Mario Pomilio
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Rivista | Autografo |
Fascicolo | 69 - 2023 |
Titolo | Prospettive su una "meta mobile". "Il quinto evangelio" di Mario Pomilio |
sottotitolo | Autografo 69 |
Editore | Interlinea |
Formato |
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Genere | Letteratura (narrativa, poesia, saggistica...) Saggistica letteraria |
Pagine | 164 |
ISBN/EAN | 9788868575458 |