Natale di scienza

Titolo | Natale di scienza |
Sottotitolo | Storie di scoperte e stupore |
Autore | Massimiano Bucchi |
Argomenti |
Letteratura (narrativa, poesia, saggistica...) Narrativa italiana Scienze sociali e altre scienze Saggistica varia scientifica Scienze sociali e altre scienze Testi vari di scienze |
Collana | Nativitas, 102 |
Marchio | Interlinea |
Editore | Interlinea |
Formato |
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Pagine | 84 |
Pubblicazione | 2021 |
ISBN | 9788868574123 |
Cinque storie di scienza a Natale tra cristalli di neve, raggi misteriosi e rompicapo atomici. Giorni di festa segnati da intuizioni straordinarie e scoperte rivoluzionarie, da Keplero a Lise Meitner, i regali sotto l’albero di Einstein e il Natale intorno alla Luna che cambiò per sempre la nostra immagine del mondo.
Biografia dell'autore
Massimiano Bucchi

Massimiano Bucchi è professore ordinario di Scienza, Tecnologia e Società all’Università di Trento, dove dirige anche il Master internazionale SCICOMM Communication of Science and Innovation. È stato visiting professor in Asia, Europa, Nord America e Oceania. È autore di saggi in riviste internazionali quali “Nature”, “Science”, “PLOS ONE” e di una decina di libri pubblicati in oltre venti Paesi. Tra i più recenti Per un pugno di idee. Storie di innovazioni che hanno cambiato la nostra vita (Bompiani, Milano 2016, cinque edizioni), Confidenze digitali. Vizi e virtù dell’innovazione (il Mulino, Bologna 2023). Con Interlinea ha pubblicato Natale di Scienza. Storie di scoperte e stupore (2021) e Scienza e cucina. Il pollo di Newton e altri incontri tra saperi e sapori (2023).
Collabora con il “Corriere della Sera” e“Il Foglio”. Per sei anni ha curato la rubrica sull’innovazione “Da dove viene” per la trasmissione televisiva Superquark (Rai1).
Il sito dell’autore è www.massimianobucchi.it
Un brano dal libro

«Percorrevo il ponte, confuso dalla scortesia che Vi avrei usato qualora mi fossi presentato senza strenna. […] Ora, caso volle che i vapori si condensassero in neve per effetto del freddo e che alcuni piccoli fiocchi mi cadessero sull’abito, tutti sessangolari, a raggi villosi. Eccola, per Ercole, la cosa più piccola di una qualsiasi goccia, piccola ma fornita di forma. Ecco una strenna d’elezione per un amatore del Nulla, e degna d’essere offerta da un Matematico che non ha Nulla e non riceve Nulla, perché i fiocchi cadono dal cielo e sono simili alle stelle».
Ecco il dono che potrebbe offrire al suo protettore! Un dono semplice e al tempo stesso unico, delicato e misterioso. «Ogni volta che si mette a nevicare, succede regolarmente che le prime particelle di neve assumano la forma di un asterisco a sei angoli. Il fatto è dovuto a una causa precisa. Se infatti la cosa si producesse per caso, perché i fiocchi non dovrebbero avere cinque angoli o sette?».
In quello che nasce come un piccolo omaggio e divertimento di inizio d’anno (Strena seu de nive sexangula), Keplero inizia ad addentrarsi nello studio della simmetria esagonale del fiocco di neve e pone le basi di quella che in futuro diverrà la cristallografia. Egli anticipa il problema oggi noto come close packing, legato alla disposizione di sfere che ne massimizza la densità media, ed elabora una congettura matematica che si riuscirà pienamente a dimostrare solo nel 2014.
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