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Tutto su: Critica letteraria

Soprappensieri dell’età senile

di Arrigo Bugiani

editore: Interlinea

pagine: 136

«Nell’estate del 1994 Arrigo Bugiani era andato nel Chianti per passare in campagna le settimane più calde dell’anno, e lì morì. Per non perdere tempo, aveva portato con sé una busta di pelle con dentro un centinaio di fogli, metà scritti a macchina e metà già formattati, più qualche ritaglio di giornale. Era il manoscritto al quale lavorava da molti mesi, sapendo bene che sarebbe stato l’ultimo della sua vita quasi centenaria» scrive Orso Bugiani nel presentare questi Soprappensieri di uno scrittore editore unico nel suo genere grazie ai “Libretti di Mal’aria”: non pensieri distratti bensì meditazioni di testi scritti lungo tutta una vita e ripresentati qui al lettore in una sorta di testamento letterario: «Sommare i tempi / son centonovantanni. / La sposa ride / e io mai mi trattengo / di carezzarla in fronte».

«La testa in tempesta»

Edoardo Sanguineti e le distrazioni di un chierico

di Clara Allasia

editore: Interlinea

pagine: 144

Nella sua costante e fattiva presenza sull’oggi, Edoardo Sanguineti è, contemporaneamente, altrove, capace di uno sguardo complesso e avvolgente che restituisce un giudizio tutt’altro che conciliante e per nulla semplice da decifrare. Il lessicografo fa capolino dietro al Dramaturg, il cinefilologo dietro al romanziere; lo studioso si impossessa dei travestimenti e li trasforma in saggi. In ogni momento il lettore si trova di fronte a un bivio, un’alternativa, un’opzione, una molteplicità di ruoli che avvolgono e sommergono. Qualsiasi strada si prenda, qualsiasi tragitto si voglia percorrere, si assisterà a un moltiplicarsi delle suggestioni, all’interno di un alveo di competenze e di sensibilità che scolorano in continuazione l’una dentro l’altra.

Al cuore della realtà

Eugenio Corti scultore di parole

a cura di Elena Landoni

editore: Interlinea

pagine: 144

Autore di un best seller come Il cavallo rosso, giunto ormai alla trentaduesima edizione, Eugenio Corti è stato uno di quegli intellettuali scomodi perché sempre disallineati, che all’epoca di Papini e di Giuliotti si sarebbe detto “salvatici” o “malpensanti”. Attingendo anche a documenti d’archivio, i saggi qui raccolti compongono un profilo a tutto tondo dello scrittore brianteo, di cui indagano l’opera e la vita, i rapporti con la storia e con le ideologie, le peregrinazioni attraverso l’Europa e l’attaccamento alla sua terra d’origine, il forte realismo e il lievito religioso che tutto permea, tutto illumina, tutto redime.

Scrittori e città

L'immagine di Novara negli sguardi letterari di sei scrittori dell'ultimo secolo

a cura di Giorgio Bárberi Squarotti, Roberto Cicala

editore: Interlinea

pagine: 184

L'immagine di Novara negli sguardi letterari degli scrittori dell'ultimo secolo, a cura di Roberto Cicala, con un saggio introduttivo di Giorgio Bárberi Squarotti.

Le fiabe sono vere

Note su storie e libri non soltanto per bambini

di Roberto Denti

editore: Interlinea

pagine: 112

«Le fiabe sono vere» ha scritto Italo Calvino perché «prese tutte insieme, nelle loro sempre ripetuta e sempre varia casistica di vicende umane, sono una spiegazione generale della vita». Ci ha sempre creduto Roberto Denti, fondatore della prima libreria italiana per ragazzi (la seconda d’Europa), partigiano, giornalista e scrittore. Di lui sono qui raccolte alcune note sul tema della fiaba e della lettura dei bambini che sono il testamento di un grande esperto di promozione della lettura e infanzia, che ci fa comprendere meglio il valore delle storie e dei libri per i bambini e non solo per loro. Denti indaga le origini storiche della fiaba intendendola infatti «strada sotterranea e segreta che aiuta a superare le drammatiche difficoltà quotidiane».

Il racconto più lungo

Storia della mia vita

di Manlio Cancogni

editore: Interlinea

pagine: 176

Giornalista, viaggiatore, uomo di lettere, Manlio Cancogni è una delle voci fondamentali della storia dell'Italia repubblicana: la sua lunghissima vita si intreccia indissolubilmente con quella del nostro Paese.

Montale dietro le quinte

Fonti e poesie dagli Ossi alla Bufera

di Carla Riccardi

editore: Interlinea

pagine: 184

Un altro importante tassello si aggiunge alla bibliografia degli studi montaliani.

Le muse di Montale

Galleria di occasioni femminili nella poesia montaliana

a cura di Giusi Baldissone, Eugenio Montale

editore: Interlinea

pagine: 120

"La ricerca del fantasma femminile percorre tutta l'esistenza di Montale e tutta la sua scrittura"

La letteratura concentrazionaria

Opere di autori italiani deportati sotto il nazifascismo

di Elena Rondena

editore: Interlinea

pagine: 292

È possibile scrivere sulla deportazione? Non è più auspicabile il silenzio? A tali interrogativi intende dare risposta questo libro, che viene a colmare un vuoto critico e storiografico teorizzando, nella prima parte, il canone della “letteratura concentrazionaria”, della cui ricchezza dà prova la rosa delle ventuno opere degli autori italiani, per lo più sconosciuti, proposte nella seconda parte. La suddivisione per generi (saggio, diario, lettere, racconto, autobiografia, romanzo, poesia), inoltre, propone gli strumenti per un’analisi che ne rivendica il valore eminentemente letterario. Si può pertanto avvalorare il giudizio che l’ex internato Andrea Bianco espresse sul settimanale “Deportazione” nel 1946: «È vero, come dicevano i nostri maestri, che quando un sentimento riesce a dar vita ad una poesia, ad un romanzo, ad una commedia, riesce in una parola a fare letteratura, essa ha radici profonde nell’animo umano e non può quindi essere una passione labile e caduca, ma è destinata a germogliare, a dare frutti sempre più belli».

Il carnevale dei morti

Sconciature e danze macabre nella narrativa di Luigi Pirandello

di Davide Savio

editore: Interlinea

pagine: 200

Davide Savio indaga l'opera narrativa, drammaturgica e poetica di Luigi Pirandello, in primo luogo le Novelle per un anno (1922-1937); con lo scopo di ricostruire in un quadro organico il rapporto conflittuale tra l'autore e iI tema della morte: come recita la Premessa, "la lotta di Pirandello con quest'ultima si traduce, nella pagina o sul palcoscenico, in una lotta del narratore contro personaggi che non accettano la propria morte interiore e ritornano sempre, cavalieri di quel torneo infinito che Pirandello allestisce senza sosta, con metodo e accanimento". Nati come maschere mortuarie, questi attori da danza macabra mettono in scena un "carnevale dei morti" nel quale Pirandello cerca di esorcizzare l'idea della propria scomparsa, erigendo al contempo un monumento alla memoria e alla libertà dello spirito.

Genova reazionaria

Una storia culturale della Restaurazione

di Stefano Verdino

editore: Interlinea

pagine: 196

Una Genova tra provincia ed Europa è la citta narrata nei diari inglesi e francesi di molti viaggiatori, addirittura periferico epicentro del Romanticismo inglese nel breve tempo del soggiorno di Byron, con altri autori da Mary Shelley a Lady Blessington.

Il segno della parola

Poeti italiani contemporanei

di Rossella Frollà

editore: Interlinea

pagine: 304

Alcuni dei maggiori poeti italiani contemporanei in una nuova interpretazione, con una selezionatissima antologia da leggere in una luce diversa: da De Angelis a Piersanti, da Cucchi a Rondoni, da Loi a Pontiggia, passando per Doplicher, Damiani, Rosadini e Moscè. L'autrice, oltre a valorizzare i vari artisti della parola, cerca di dare un ruolo chiaro a chi da anni lavora su linguaggio, suggestioni ed evocazioni da cui attinge, prima o poi, qualcosa tutta la società. "Soprattutto per i giovani, che sono alla ricerca di un confronto con la propria interiorità, la poesia può rappresentare uno strumento ineguagliabile e una guida etica e di speranza. La parola quando è poesia, oggi più che mai misteriosa al grande pubblico, difende la sua autenticità dalla banalità e dalla spettacolarizzazione di tutto, sfugge all'effimero e si pone come resistenza ultima di valore", come scrive Rossella Frollà, nome nuovo della critica letteraria. Quest'antologia ne conferma la rotta e, nel "segno della parola", raccoglie voci tra le più forti della nostra epoca.

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