Letteratura (narrativa, poesia, saggistica...)
Boiardo a Scandiano. Dieci anni di studi
a cura di Andrea Canova, Gino Ruozzi
editore: Interlinea
pagine: 176
Questo volume intende celebrare i dieci anni di vita del Centro Studi Matteo Maria Boiardo, associazione voluta e sostenuta dal comune di Scandiano per "promuovere e favorire gli studi su Matteo Maria Boiardo e la cultura del suo tempo; sollecitare l'incontro e la collaborazione di studiosi di diverse esperienze e discipline nell'ambito della cultura umanistica con riferimento anche alla cultura contemporanea". È ormai definitiva l'acquisizione di Boiardo al pantheon dei classici italiani. Forse c'è chi vorrebbe celebrare o rivendicare con Boiardo una sua appartenenza alla "piccola patria" più che alla "grande", ma non va dimenticato che la caratteristica veste padana della sua lingua è l'espressione di quel policentrismo linguistico e culturale tuttora attivo all'interno di un sistema in cui le tradizioni locali sono state un'humus essenziale per la cultura nazionale. Interventi di Tina Matarrese, Giuseppe Anceschi, Rosario Coluccia, Donatella Coppini, Emilio Pasquini, Marzia Pieri, Marcello Aprile, Daniela Delcorno Branca, Ilaria Mussini.
Era mio padre quel Gesù bambino e altri racconti
di Piero Chiara
editore: Interlinea
pagine: 88
«Che Natale fu mai quello, spalancato al sole e al vento, senza un po’ d’intimità, privato della protezione del buio e della notte? Mi pareva che il vero Natale fosse solo quello di Gesù, in fondo a una grotta, d’inverno, nel caldo delle braccia materne, avvolto nel fiato dell’asino e del bue, con san Giuseppe di guardia sull’entrata, in attesa dei pastori, che svegliati da un angelo e vedendo la stella scesa sopra la grotta, correvano a vedere». Ricordi inediti giovanili e racconti divertenti e amorosi compongono un’antologia che, alla vigilia del centenario della sua nascita, è un omaggio letterario a piero chiara, il quale, da laico credente, riflette sul significato religioso del Natale, in un’epoca che ha perso quasi del tutto il senso del sacro.
La visione assorta
di Silvia Venuti
editore: Interlinea
pagine: 128
La poesia di Silvia Venuti è traducibile nell'immagine di «una mimosa piena di vento», nel frammento, cioè, di una natura rapsodica disposta alle folate immense dell'anima del mondo. Si tratta di versi che si coagulano in brevi sospiri sul confine profondo che separa il sogno dalla veglia, i segreti dell'infanzia, ovvero gli enigmi delle origini, dalla maturità. La poetessa onora i momenti eccezionali in cui la bellezza si rivela crescere da semi di silenzio e di solitudine, fuggendo al caos informe che minaccia l'esistenza di un mondo ideale. I versi custodiscono barlumi di verità, balenii di figure delicate come i fiori più pudichi dal profumo che evoca i segreti dell'infanzia perduti nel grande mistero dell'essere.
Sento che domani vinciamo
Una tragica storia di pallone
di Benito Mazzi
editore: Interlinea
pagine: 136
Un gruppo di ragazzi vigezzini ha un grande sogno: creare una squadra di calcio. Privi di tutto, senza nemmeno un campo dove giocare e ostacolati dagli abitanti della valle
L'ombra della stella
Il Natale dei poeti d'oggi
a cura di Giovanni Tesio
editore: Interlinea
pagine: 176
Per gli amanti della poesia e del Natale e per chi vuole fare un dono originale ecco un'antologia diversa dalle altre: una raccolta di testimonianze inedite scritte apposta per questo libro dai maggiori poeti italiani viventi "che hanno accettato di collaborare alla costruzione di un festone che potesse accompagnare il Natale di ciascuno di quei noi che siamo stati, ma anche di quei noi che siamo e che ancora - nonostante tutto - ci sarà dato di essere".
Parole d'amore
365 poesie per l'anno nuovo
a cura di Guido Davico Bonino
editore: Interlinea
pagine: 304
Un libro-scrigno – che aduna l’effusione amorosa d’uomini e donne di cinque continenti –; un libro-talismano per la persona amata, il parente prediletto, il fido amico;
Il mio Manzoni
di Carlo Dossi
editore: Interlinea
pagine: 80
«Tacciare di antimanzonismo gli scapigliati lombardi e piemontesi è divenuto un luogo comune»
Intersezioni tra filologia e critica
Autografo 48
rivista: Autografo
pagine: 224
Saggi e lavori di filologia d’autore legati da un comune interesse per i percorsi dell’invenzione, nel contesto culturale e linguisitico che ne segna ragioni ed esiti
Tribunale della mente
di Corrado Benigni
editore: Interlinea
pagine: 88
La giustizia vista con gli occhi di un poeta. Una lotta costante tra cuore e cervello, il primo a dettare la sua sapienza, l’antica sapientia cordis, che tutto già sa e prevede
Il tempo che non muore
di Stefano Carrai
editore: Interlinea
pagine: 92
Una plaquette, quella di Stefano Carrai, che, come scrive Luigi Surdich, «si propone come esordio poetico sorprendente, di assoluta qualità, ancor più rimarchevole perché le risorse di singolarità espressiva e originalità formale spiccano al cospetto di un patrimonio tematico di consolidata frequentazione», che è quello, principalmente, degli affetti e dei ricordi. "Il tempo che non muore" è, infatti, il tempo che racchiude l’esistenza privata, ma anche quello degli altri e quello della storia collettiva. Il poeta tenta quindi di ricomporre la frantumazione delle esperienze e di proporre non solo indicazioni di sopravvivenza, ma di persistenza e di accoglimento nella durata. E questo percorso si nutre in modo esclusivo di materiale del vissuto, in una dialettica continua tra universo individuale e mondo esterno, in coerente rispetto di una nozione della poesia come evento sempre strettamente legato all’esperienza: «che è il solo modo di recuperare situazioni, figure, presenze care e potere laicamente, nell’atto del congedo e nel persistere dell’adesione alla memoria, di non caricarsi della colpa di chi resta e di non dire per sempre addio».
Genova reazionaria
Una storia culturale della Restaurazione
di Stefano Verdino
editore: Interlinea
pagine: 196
Una Genova tra provincia ed Europa è la citta narrata nei diari inglesi e francesi di molti viaggiatori, addirittura periferico epicentro del Romanticismo inglese nel breve tempo del soggiorno di Byron, con altri autori da Mary Shelley a Lady Blessington.
Precipizi di luce
Dialoghi con Aligi Sassu
di Teresa Ferri
editore: Interlinea
pagine: 136
"Quasi tutti i grandi pittori hanno cercato di tradurre in immagini le suggestioni nate dalla lettura di testi poetici e Sassu stesso non ha fatto eccezione a una regola che lo ha visto illustrare i classici della letteratura universale, dall'Apocalisse all'Orlando furioso ai Promessi sposi, per toccare i vertici della creatività con le 112 opere della Divina Commedia. Del tutto insolito e raro è invece il caso contrario, che sia un poeta a trarre ispirazione dalle opere di un artista per costruire, come ha fatto Teresa Ferri, un poemetto sui generis che ha nelle immagini il sottofondo figurale. Per attuare questo particolarissimo dialogo assecondando il dettato di Simonide posto in esergo ("La pittura è poesia silenziosa e la poesia è pittura che parla") la Ferri ha appuntato lo sguardo su 50 delle 210 opere conservate ad Atessa, ne ha tratto ispirazione per scrivere un numero equivalente di poesie e le ha poi ordinate in cinque sezioni, in ognuna delle quali si rifrangono, spesso intersecandosi a vicenda, i "precipizi di luce" che danno titolo alla raccolta: un traslato che la Ferri utilizza per indicare nello splendore esaltante delle immagini il permanere della qualità estetica più rilevante nel lungo cammino artistico di Sassu, ma che rivela anche con immediatezza come si dispone il suo fraseggio poetico, continuamente animato da picchi metaforici, allusioni e disvelamenti su un piano introspettivo-riflessivo." (dalla Presentazione di Silvio Riolfo Marengo).