Letteratura (narrativa, poesia, saggistica...)
Riunione di famiglia (1982-2012)
di Gabriele Zani
editore: Interlinea
pagine: 240
«“Fisso le blatte sul muro bianco” (Le blatte): questo è stato il mio primo approccio, oltre vent’anni fa, alla scrittura del cesenate Gabriele Zani. Lo sguardo – la sua insistenza e acutezza – rappresenta una delle caratteristiche di questo poeta: “impara a guardare le mosche” è il primo verso ancora dei Rimanenti, la prima raccolta importante. Quest’ossessiva, quasi pesante insistenza dello sguardo si mescola alla leggerezza, alla velocità, al guizzo dell’espressione. Uno sguardo apparentemente distratto, gratuito, indifferente, che fissa invece le cose e il nostro guardarle, che ne fissa la qualità transeunte (di noi che guardiamo e delle cose guardate). La vena del poeta è spesso all’insegna della crudeltà (una delle qualità della sua voce, che è anche spudoratamente ingenua e orgogliosa), crudeltà esercitata anzitutto nei confronti di se stesso. Ma quanta verità in queste note disilluse: “Specie ad inverosimili orari della notte / (quando ormai ci si credeva gli unici) sono di colpo / tra un pianerottolo e l’altro delle scale / due come noi, i loro sguardi / incrociantisi per un attimo coi nostri / che svelti poi tirano, come i loro, diritto. / La verità è in quegli attimi. Stordisce” (Incontri). Ma non si dimentichi l’altra ispirazione, direttamente legata alla situazione storica. Mi riferisco alla marginalità di chi vive in provincia, tra Cesena e Cesenatico, marginalità sofferta e rivelata fin dai titoli: Monolocale, I rimanenti, Muro più muro meno, Stanze di motel. Il presente volume sfocia nell’ultima raccolta che dà il titolo al libro tutto: Riunione di famiglia (2012). Dà il titolo e il senso a trent’anni di poesia. L’esigenza prima di Gabriele sembra ora di raggiungere il lettore e di scrivere conseguentemente nel modo più comprensibile se non trasparente, la sua voce si è fatta matura e il dialogo coi morti (da poco è scomparso suo padre, ma già nei primi anni novanta Fulvio Panzeri parlava per I rimanenti della «coscienza di una perdita») si è fatto impellente. Ora tocca a Gabriele fissare lo sguardo dentro alle cose della memoria e con questa memoria guardare al presente. Noi intanto, fiduciosi, aspettiamo altri suoi versi per il nostro futuro» (dalla nota di Jean Robaey).
La ragazza che aveva paura del temporale
di Benito Mazzi
editore: Interlinea
pagine: 160
L’avventurosa e quasi leggendaria storia dei genitori di Giuliana Sgrena.
La parola e le storie in Sebastiano Vassalli. Omaggio per i settant’anni dello scrittore
Microprovincia 49
rivista: Microprovincia
pagine: 224
Interventi di: Giorgio Bárberi Squarotti, Luminitza Beiu-Paladi, Pierfranco Bruni, Roberto Cicala, Franco Cordelli, Carlo Fini, Angelo Gaccione, Giovanna Ioli, Andrea Kerbaker, Velania La Mendola, Giuseppe Lupo, Dante Maffìa, Federico Mazzocchi, Cristina Nesi, Fulvio Papi, Ercole Pelizzone, Tiziano Salari, Alberto Sinigaglia, Veronika Strehlke, Giovanni Tesio, Meriel Tulante.
Le donne del coro
di Giusi Baldissone
editore: Interlinea
pagine: 80
In questa nuova raccolta Giusi Baldissone conferma quelle cifre che caratterizzavano la precedente intitolata Cartoline. Anzitutto l'ironia capace di alleggerire il tragico senza eluderlo, una capacità tutta femminile. La seconda cifra è l'intensa carica affettiva, che investe in modo struggente ma leggero le persone amate come pure le cose, i fiori, gli animali. Un libro di poesie sulle donne dove non c'è spazio per il maschile, si direbbe. Anzi c'è una sfida alla superficialità maschile. La versificazione di Giusi Baldissone è fluida, la vena facile, i ritratti efficaci, è una poesia che usa con molta parsimonia la metafora: non si tratta tanto di trovare metafore della realtà, ma di assumere la realtà stessa, in tutta la sua greve concretezza, come metafora di un senso profondo che la oltrepassa.
Shades of futurism. Futurismo in ombra
Atti del convegno internazionale Princeton 9-10 ottobre 2009
a cura di Pietro Frassica
editore: Interlinea
pagine: 360
Oltre a cogliere la portata rivoluzionaria che l’azione del Futurismo ha avuto in un’Italia ancora avvolta nei primi anni del Novecento dai retaggi di una cultura tardoromantica, il volume approfondisce ruoli, funzioni, echi e contraddizioni maturati anche in altri Paesi.
La cuscénza di tram
di Franco Spazzi
editore: Interlinea
pagine: 144
Franco Spazzi, milanese, è poeta e pittore acquerellista e nelle sue liriche, scritte nel dialetto di Lanzo d'Intelvi, dipinge la sua città (Metropolis), i ricordi più cari (Aerobóte) ma anche immagini paesane e domestiche, religiose e letterarie (Durante Alaghieri). Scrive Alberto Casiraghy: "Poche persone al mondo hanno la gioia di vivere e l'entusiasmo di Franco Spazzi. Franco è un vero alchimista rinascimentale, riesce a trovare formule e parole in ogni anfratto".
Il muro di Berlino
di Enrica Gnemmi
editore: Interlinea
pagine: 280
L’unica opera d’invenzione intitolata in Italia, fra il 1961 e il 1989, al Muro di Berlino.
Alfabeto
Con scritti e testimonianze sull'autore
di Flavio Baroncelli
editore: Interlinea
pagine: 208
Attraverso il suo Alfabeto e grazie ai contributi di alcuni dei suoi amici e colleghi, fra i quali spiccano importanti nomi della filosofia, della critica cinematografica e del giornalismo italiano, si vuole qui tracciare un profilo del filosofo Flavio Baroncelli dal quale emergano tanto l’attitudine critica e il talento artistico quanto la concretezza della persona, la carnalità dei tratti e l’inarrestabile tendenza alla provocazione istrionica e alla presa in giro: ovverosia, per seguire la lezione di Tatti Sanguineti, il raffinato esercizio del «menabelino». In sintesi, e con le parole del suo alter ego David L.H. Marlowe jr.: «La sua idea era che la filosofia poteva fare davvero qualcosa per l’umanità soprattutto perché sia per produrla che per consumarla (due attività divertentissime) si consumano molte ore/uomo e pochissimo petrolio».
Viaggio per l'Italia all'insegna dell'«Unità»
di Alfonso Gatto
editore: Interlinea
pagine: 128
A conclusione dei 150 anni dell’Unità d’Italia sono qui raccolti gli articoli, inediti in volume, che il poeta Alfonso Gatto scrisse in occasione di un viaggio svolto nel 1949
Natale scapigliato
a cura di Giuseppe Iannaccone
editore: Interlinea
pagine: 176
Quale Natale al tempo del Risorgimento e dell’Unitą d’Italia? Per poeti e scrittori scapigliati la festività sembra aver smarrito la propria originaria dimensione sacra trasformandosi in un frivolo rito della detestata borghesia, opulenta e individualista. In questa antologia alcuni dei più rappresentativi interpreti della Scapigliatura offrono una lettura anticonvenzionale del Natale: un documento venato di nostalgico rimpianto e spesso infarcito di vibrante polemica contro la perdita di autenticitą di una festa degradata a liturgia conviviale e a sfoggio di inutili orpelli edonistici. Una testimonianza controcorrente valida ancora oggi.Testi di Ambrogio Bazzero, Camillo Boito, Corrado Corradino, Carlo Dossi, Ferdinando Fontana, Antonio Ghislanzoni, Olindo Guerrini, Carlo Malinverni, Giuseppe C. Molineri, Emilio Praga, Remigio Zena.
I novanta di Zanzotto. Studi, incontri, lettere, immagini
Autografo 46
rivista: Autografo
pagine: 200
La rivista "Autografo" festeggia il poeta Andrea Zanzotto per i suoi novant'anni
Ascoltando dal prato
Divagazioni e ricordi
di Andrea Zanzotto
editore: Interlinea
pagine: 112
In occasione dei novant’anni del maggiore poeta italiano vivente ecco una raccolta di testi e ricordi in gran parte inediti su aspetti legati alla vita di Andrea Zanzotto