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Letteratura (narrativa, poesia, saggistica...)

Tra le parole della «virtù senza nome»

La ricerca di Luigi Meneghello

a cura di Giuseppe Barbieri, Francesca Caputo

editore: Interlinea

pagine: 288

A cinquant’anni dalla pubblicazione del suo primo libro (Libera nos a malo) Luigi Meneghello si rivela figura capace di parlare a noi oggi

Terra d'acque

Novara, la pianura, il riso

di Sebastiano Vassalli

editore: Interlinea

pagine: 176

Sebastiano Vassalli dà voce alla sua terra.

La bottega dei cammei

39 profili di donna dalla a alla z

di Giuseppe Langella

editore: Interlinea

pagine: 64

«E par che sia una cosa venuta / da cielo in terra a miracol mostrare»: i versi di Dante Alighieri aprono un libro originalissimo dedicato alle donne.

La svolta e tutti i racconti

di Mario Bonfantini

editore: Interlinea

pagine: 244

Per la prima volta la raccolta completa dei racconti di Mario Bonfantini

«Colloquio coi vecchi libri»

Lettere editoriali (1942-1988)

di Carlo Dionisotti e Giulio Einaudi

editore: Interlinea

pagine: 196

"È un piacere fare l'editore per un lettore come te"

Le linee gotiche di Ottieri. Percorsi testuali

Autografo 49

rivista: Autografo

pagine: 184

«Voglio creare un'opera, non voglio il diario. Voglio un'opera foglio dopo foglio, immagine dopo immagine»: così Ottiero Ottieri in una pagina di quaderno. Invece l'archivio dello scrittore, conservato al Centro Manoscritti di Pavia, rivela l'importanza della stratificazione e dell'incrocio tra vari generi (diari, lettere, romanzi, poesie). Le "linee gotiche" attraversate da questo autore intenso e attento alle contraddizioni della società si propongono ancora vive nel contesto attuale. Saggi critici e studi genetici di Carla Benedetti, Cristina Nesi, Claudia Bonsi, Anna Modena, Anna Antonello, Mattia Fontana, Fabrizio Di Maio. La descrizione dell'archivio precede la sezione Inediti e rari, con una scelta di brani dai quaderni. Ottiero, la moglie Silvana Mauri e Pasolini sono ricordati da Nico Naldini.

Narrare la guerra

Nuova Corrente 151

rivista: Nuova Corrente

pagine: 176

«La dose di guerra consentita noi adulti la consumiamo a colazione sfogliando il quotidiano e, a pranzo e cena, col telegiornale. I giovani, più inappetenti di stampa e tg, le guerre spesso le ignorano»

Il carnevale dei morti

Sconciature e danze macabre nella narrativa di Luigi Pirandello

di Davide Savio

editore: Interlinea

pagine: 200

Davide Savio indaga l'opera narrativa, drammaturgica e poetica di Luigi Pirandello, in primo luogo le Novelle per un anno (1922-1937); con lo scopo di ricostruire in un quadro organico il rapporto conflittuale tra l'autore e iI tema della morte: come recita la Premessa, "la lotta di Pirandello con quest'ultima si traduce, nella pagina o sul palcoscenico, in una lotta del narratore contro personaggi che non accettano la propria morte interiore e ritornano sempre, cavalieri di quel torneo infinito che Pirandello allestisce senza sosta, con metodo e accanimento". Nati come maschere mortuarie, questi attori da danza macabra mettono in scena un "carnevale dei morti" nel quale Pirandello cerca di esorcizzare l'idea della propria scomparsa, erigendo al contempo un monumento alla memoria e alla libertà dello spirito.

Lettura dei "Canti" di Giacomo Leopardi

Due giornate di studi in onore di Alessandro Martini

a cura di Edoardo Fumagalli, Christian Genetelli, Guido Pedrojetta

editore: Interlinea

pagine: 228

Dedicato ad Alessandro Martini, professore di letteratura italiana all'Università di Friburgo (Svizzera), in occasione del suo congedo dall'insegnamento, il volume propone una lettura - parziale - dei Canti di Giacomo Leopardi. Undici sono i componimenti sottoposti a indagine critica, poco più di un quarto del totale, ma distribuiti in sostanza sull'intero arco della parabola creativa del poeta: dalle canzoni e dagli idilli recanatesi ai canti dell'ultimo periodo napoletano. Le letture sono state affidate a studiosi autorevoli, legati al Festeggiato da rapporti di stima e di amicizia: Ottavio Besomi, Gilberto Lonardi, Gian Piero Maragoni, Franziska Meier, Pier Vincenzo Mengaldo, Gianni A. Papini, Giulia Raboni, Emilio Russo, Luca Serianni, William Spaggiari (a cui si aggiunge, segno nel contempo di vitalità e di immediata riconoscenza, un contributo dello stesso Alessandro Martini).

Olimpia

di Luigia Sorrentino

editore: Interlinea

pagine: 112

Scrivendo Olimpia, Luigia Sorrentino scrive il libro della sua vita. Olimpia punta all'essenza, tocca in profondità le grandi questioni dell'origine e della morte, dell'umano e del sacro, del nostro incontro con i millenni. Ha uno sguardo lungimirante: sguardo ampio, prospettico, a volo d'aquila. Ma ha anche improvvisi affondi nella fiamma del verso. E proprio l'intreccio tra l'infinito e il mortale è uno dei motivi centrali di questo percorso. Olimpia riesce ad esprimere un tempo assoluto, e lo fa in modo mirabile, con architetture possenti ma anche con i guizzi fulminei della vera poesia. Tempo assoluto che contiene ogni tempo. E ci getta di volta in volta in una diversa epoca della nostra vita: siamo antichi e adolescenti, certi e smarriti, ci immergiamo in questo giorno carico di attesa e di rivelazione, sempre sulla soglia di una scoperta cruciale. "Siamo colui che sprofonda a un passo da noi", scrive Luigia, "di padre in padre siamo stati / quella tua età sparsa nella casa".

La cognizione elementare

di Vincenzo Leotta

editore: Interlinea

pagine: 144

Poesia di parola e sulla Parola questa di Vincenzo Leotta nella nuova eppure antica raccolta La cognizione elementare, che potrebbe assomigliare a un Curriculum vitae di memoria reboriana, determinando anche la sua posizione all’interno della storia letteraria. Per Leotta sono proprio le verità che sfuggono alla dea ragione a rappresentare pienamente l’essere, quelle che il razionalismo ottocentesco aveva relegato nella sezione delle cose “inutili” e ricondotto alla stagnante melassa di un’epoca ormai chiusa. Restituire il ruolo primario alle scienze dello spirito, invece, è lo scopo di questo libro, che registra il punto di partenza della sua esperienza: la fiamma che sfugge alla pura razionalità e restituisce al poeta la doppia vista dettata dal “sentimento”, animata da quel vento che gli antichi chiamavano ánemos. La spia di tali intenzioni sta nel linguaggio d’apertura della “cognizione elementare”, un mormorio sommesso, come una preghiera, una litania della parola e sulla parola, che deve riportarci al principio, al Verbo primigenio, che per Leotta, studioso di lingue greche e latine, significa un fiato ricolmo di significati che nessuna tradizione razionale può spiegare.

Il terzo sestile

di Renzo Piccoli

editore: Interlinea

pagine: 144

La raccolta poetica di Renzo Piccoli, caratterizzata da una lingua straniata, si compone di due parti: la prima, "Il fiore della notte", affronta il tema amoroso nelle sue varie sfaccettature; mentre nella seconda, "Il sole alto", il verso si dispiega nella scoperta interiore di vicende umane per le quali il fine, sempre ipotetico, diventa apparenza e sfuma in itinerari imprevisti.

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