Insieme con il paesaggio geografico esiste il paesaggio storico che porta con sé le tracce di un passato scomparso: in questo spazio e sulle orme di Manzoni si muove Giuseppe Torelli nel narrare (pubblicandoli nel 1861, l’anno dell’Italia unita) storia, leggende e testimoni di luoghi emblematici del Piemonte: dalla statua del Sancarlone che domina il lago Maggiore alla Madonna del Sasso, dai castelli storici novaresi alla foresta di Rovasenda, dalla Torino dei Seicento flagellata dalla peste fino all’«idea dell’infinito» del Monte Rosa. Edizione anastatica dell’originale impreziosita da incisioni d’epoca.
Biografia dell'autore
Giuseppe Torelli
Giuseppe Torelli, nato a Recetto presso Novara nel 1816 e morto a Torino nel 1866, fu uno dei giornalisti e scrittori che hanno più seguito e commentato il Risorgimento italiano fino all’Unità. Iniziò la carriere giornalistica dopo la laurea in medicina e divenne anche direttore del “Risorgimento” dopo Cavour (con celebri lettere politiche scritte con lo pseudonimo di Ciro d’Arco) e prima di dirigere anche la “Gazzetta Ufficiale”.