Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Un salto nel buio

sconto
5%
Un salto nel buio
titolo Un salto nel buio
autore
con testi di
Argomento Letteratura (narrativa, poesia, saggistica...) Narrativa italiana
Collana Biblioteca del Piemonte Orientale, 8
marchio Interlinea
Editore Interlinea
Formato
libro Libro
Pagine 168
Pubblicazione 2005
ISBN 9788882124120
 
10,00 9,50
 
risparmi: € 0,50
Spedito in 2-3 giorni

Informazioni importanti

Il libro, da tempo fuori catalogo, ritorna con l’accostamento di una preziosa nota di , scritta in occasione della prima uscita.

PDF SU WWW.TORROSSA.IT
Una avventura romanzesca ambientata nella primavera-estate del 1944, il punto culminante della crisi del fascismo e l'avvio dell'esperienza della guerra di Liberazione. La storia ha un profondo legame con la biografia dell'autore, che il 22 giugno 1944 si gettò dal treno in corsa, dal vagone piombato che lo deportava in Germania. Da questo episodio drammatico seguirà l'esaltante premio di una parte di primissimo piano nella Repubblica partigiana dell'Ossola.
 

Biografia dell'autore

Mario Bonfantini

Mario Bonfantini
Mario Bonfantini è nato a Novara, il 15 maggio 1904, primogenito di Giuseppe Bonfantini e Maria Ferrari. Segnato da un’educazione socialista e antifascista dal padre, che fu sindaco di Novara dal 1915 al 1922, e di spirito europeo e francese dall’università a Torino, si laurea sul Marino, ma la sua prima opera è il Baudelaire. E impegno e laica pietas si coniugano nella sua impresa giovanile di antifascismo morale e culturale: la direzione della rivista mensile “La Libra” (1928-1930; si vedano l’utile antologia curata da A. M. Mutterle nel 1969 per la Liviana di Padova e il reprint di tutti i dodici numeri dell’editore Forni, Sala Bolognese, nel 1980). L’altro pilastro di intellettuale militante, che chiude l’arco della lunga giovinezza, è nell’immediato dopoguerra la direzione a Milano di “Società nuova”, mensile «politico e letterario» (1945-1946). In mezzo, una fitta e avventurosa esistenza di libri e lezioni private, di saggi e traduzioni, di elzeviri e cronache sportive e sceneggiature, di giornate in bici, sul Rosa o sul Ticino. Una vita che culmina in due exploit. Nell’agosto-settembre 1939 il primo, di lieta esuberanza, il viaggio in barca a remi, con la moglie Mary Molino, sposata due anni prima, e con l’amico d’infanzia Giorgione De Blasi, da Novara a Ferrara. La grande prova il secondo, quando si getta, il 22 giugno 1944, dal treno in corsa, dal vagone piombato che lo deportava in Germania (da qui il romanzo Un salto nel buio); seguirà l’esaltante premio di una parte di primissimo piano nella Repubblica partigiana dell’Ossola. Ma dopo la Liberazione, la carriera universitaria non gli è più preclusa per motivi politici. Così si decide a fare il professore. Vince la cattedra di Letteratura francese nel 1955. Insegna a Napoli e poi a Torino, dove muore, vedovo da qualche anno, il 23 novembre 1978. In questi ultimi trent’anni ha tradotto Rabelais e Baudelaire, ha scritto Stendhal e il realismo e molti saggi, anche di italianistica, ha ritratto il paesaggio e la civiltà del Novarese, dell’Orta, della Valsesia, e ha anche messo insieme cinque libri di narrativa. I suoi racconti sono raccolti in La svolta e tutti i racconti

Un brano dal libro

Speravo di passare tutta la notte giocando a scopa. Ma verso le due anche i nuovi compagni che avevo reclutato per sostituire i miei ragazzi di Somma intontiti dal sonno, cominciarono a dar segni di svogliatezza. Oliaro poi me lo disse schietto, mentre Acciarini assentiva col capo: si vergognava un po’, ma il fatto è che non riusciva piú a seguire il gioco. La moglie, i bambini, che a quell'ora dormivano ignari nel loro comodo alloggio su quella stradetta in salita di là dal Po; la sua Torino, da cui non era mai stato lontano cosí a lungo in tutta la vita, e che ora gli sembrava di veder dileguare per sempre al pensiero di quella partenza verso l'ignoto, di lí a poche ore... Capivo anche troppo bene, e appunto perciò protestavo: non era meglio cercar di star via con la mente giocando? e credevano forse di riuscire a dormire, con quei pensieri? Ma le mie parole cadevano nel vuoto.

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.