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Tutte le poesie (1958-2005)

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Tutte le poesie (1958-2005)
titolo Tutte le poesie (1958-2005)
autore
con testi di
Argomento Letteratura (narrativa, poesia, saggistica...) Poesia italiana
Collana Edizioni di poesia a tiratura limitata
marchio Interlinea
Editore Interlinea
Formato
libro Libro
Pagine 1444
Pubblicazione 2006
ISBN 9788882125370
 
50,00 47,50
 

Informazioni importanti

Con due raccolte inedite e un saggio introduttivo di Giuseppe Langella
Un avvenimento editoriale, un grande volume di poesia, il bilancio di un lunga fedeltà letteraria: in quasi 1500 pagine il volume di Tutte le poesie di Silvio Ramat edito da Interlinea raccoglie l’intera produzione dell’autore fiorentino con due raccolte inedite, un imprescindibile saggio introduttivo di Giuseppe Langella e un’ampia bibliografia finale.
 

Biografia dell'autore

Silvio Ramat

Silvio Ramat
Silvo Ramat, fiorentino di nascita (2 ottobre 1939) e di formazione, è da un trentennio professore ordinario di Letteratura italiana contemporanea nella facoltà di Lettere e filosofia dell’università di Padova. Accanto all’opera del poeta, raccolta nel volume Tutte le poesie (1958-2005), non meno copiosa è quella del critico, premiata nel 2001 dall’Accademia Nazionale dei Lincei. Per le edizioni Interlinea, Ramat ha pubblicato nel 2002 I passi della poesia. Argomenti da un secolo finito e nel 2003 80 poeti contemporanei. Omaggio a Luciano Erba per i suoi 80 anni.

Dal saggio introduttivo di Giuseppe Langella

Il tomo che raccoglie, finalmente, l’opera completa di Silvio Ramat, già a colpo d’occhio, reca la testimonianza inequivocabile di una vocazione imperativa, di quelle alle quali si può solo obbedire. E Ramat ha dato ascolto a questa voce, licenziando nell’arco di alcuni decenni, dalle Feste di una città (1959) a Nel bosco sibillino (2005), qualcosa come ventuno libri di poesie, senza contare le svariate altre pubblicate in plaquettes ovvero alla spicciolata su almanacchi, riviste, giornali, antologie, omaggi e simili, né quelle, che ammontano a decine, lasciate nel cassetto […] Parte di questo materiale, inedito o disperso, è confluito, nell’occasione, in due ulteriori raccolte: La ricreazione e Il nome al vento, che rendono ancora più lauto il banchetto offerto al lettore. Non aveva torto, in questo senso, Giovanni Raboni quando, a proposito di tanta facondia, parlava di «poesia continua», di un «bisogno “fisico”», da parte di Ramat, «di riversare via via in immagini e figure il tumultuoso, multiforme susseguirsi delle occasioni esistenziali». Ma l’abbondanza dei frutti lasciati cadere dalla sua inesauribile cornucopia, lungo un tragitto, peraltro, vicino a doppiare la boa del mezzo secolo di assiduo cimento, ha solo un valore indiziario: dice di una dedizione assoluta al culto iniziatico della poesia […].

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