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Letteratura (narrativa, poesia, saggistica...)

L’Italia di Baudelaire

Nuova Corrente 171

rivista: Nuova Corrente

pagine: 152

I migliori poeti italiani del Novecento sono stati influenzati dal profumo intenso dei Fiori del Male di Baudelaire e dalla sua idea di letteratura, da Montale a Luzi, per il quale dipende dall’autore francese se «fare poesia nel mondo moderno ha acquistato un significato insieme elementare e decisivo, al di qua del quale ogni altra accezione e pratica della poesia sembra oziosa». Ma, come è stato scritto, l’etichetta di “maledetto” ha funzionato «quasi perfettamente come sudario di censura e ha posto in evidenza quel che era comodo vedere, quel che non era davvero scandaloso, eppure quel dualismo tra cielo e terra, tra carne e spirito e tra bellezza e perdita pare ancora più accentuato e disperante per tanti» (Davide Rondoni). Il volume si apre con un ricco saggio panoramico di Matteo Marchesini, che offre una sintesi moderna della ricezione di Baudelaire dai primi Scapigliati ai poeti del XXI secolo, con vari passaggi sui maggiori poeti traduttori (Bertolucci, Caproni, Raboni). Seguono saggi esemplari su quattro generazioni diverse di lettori poetici e traduttori di Baudelaire, da Montale a Luzi, a Pasolini e a Umberto Fiori.

Quaderni montaliani 3

rivista: Quaderni montaliani

pagine: 168

Il terzo annuario montaliano presenta due nuove acquisizioni per il Montale poeta: l’edizione di un inedito assoluto in versi, individuato tra le carte del Centro Manoscritti di Pavia; e la fondata attribuzione a Montale delle versioni poetiche per una celebre messa in scena del Sogno di una notte d’estate al primo Maggio Musicale Fiorentino del 1933. Completa la sezione Testi la pubblicazione di quattro lettere di Montale a Mario Luzi. La sezione Saggi e note si apre con uno studio su Montale traduttore; seguono la ricostruzione di un reportage, apparso sul “Corriere della Sera” sulle città degli scrittori e corredato con il recupero di un articolo disperso, e l’appuntamento con la prospettiva di un poeta, in questo caso Enrico Testa. Chiudono il fascicolo la bibliografia relativa al biennio 2011-2012 e le recensioni. In limine un ricordo di Bianca Montale, preziosa e generosa interlocutrice degli studi montaliani. Hanno collaborato a questo numero: Stefano Carrai, Francesca Castellano, Franco Contorbia, Ida Duretto, Gianfranca Lavezzi, Anna Nozzoli, Paolo Senna, Enrico Tatasciore, Enrico Testa, Stefano Verdino.    *** Il sommario di questo numero:PremessaStefano Verdino, In ricordo di Bianca MontaleTESTIFranco Contorbia, Montale e il Midsummer Night’s Dream al primo Maggio Musicale Fiorentino (1933) Ida Duretto, I grattacieli. Una poesia inedita di Montale al Centro Manoscritti di PaviaStefano Verdino, Montale a Luzi SAGGI E NOTEEnrico Tatasciore, Montale traduttore di Shakespeare. Vecchi e nuovi testimoni dei sonnetsAnna Nozzoli, Le città degli scrittori. Un viaggio in Italia di Eugenio Montale (con un articolo disperso) Enrico Testa, Montale o dell’origine BIBLIOGRAFIA MONTALIANA 2011-2012 a cura di Paolo SennaRECENSIONIChiara De Vecchis, «Sono stato anche bibliotecario». Eugenio Montale al Gabinetto Vieusseux (Stefano Carrai) La prosa di Eugenio Montale. Generi, forme, contesti (Gianfranca Lavezzi)Elena Santagata, «Col rovescio del binocolo». Montale e il sublime del comico (Francesca Castellano)Stefano Carrai, Nell’ombra della magnolia. La poesia di Montale (Paolo Senna) Notizie sugli autori

Terre che piangono

di Susan Nalugwa Kiguli

editore: Interlinea

pagine: 184

Susan Kiguli, poetessa ugandese pubblicata qui per la prima volta in Italia, ha una peculiarità: parla degli orrori - come il genocidio del 1994 in Rwanda o le violenze nel suo paese - con uno sguardo severo che nello stesso tempo rifiuta la rabbia cieca. Uno sguardo e una parola che rimangono teneri e avvolgenti: «Ti ho osservata / con il curioso interesse di una bimba confusa / mentre hai incarnato la filosofia sopravvivi e vinci / sono convita che / se imparassi queste lezioni e le apprendessi bene / avrebbe inizio una rivoluzione / una rivoluzione per sostenere / la splendida nella quale sono nata». Edizione per il premio del festival internazionale di poesia civile di Vercelli a cura di Antonella Sinopoli con traduzione di Marta Zonca.

Lettere ai nipoti

di Giovanni Verga

editore: Interlinea

pagine: LII + 140

Si raccolgono in questo volume le lettere di Giovanni Verga ai nipoti Giovannino, Caterina e Marco, figli del fratello Pietro. Le lettere coprono un arco cronologico che va dal 1897 al 1921: la stagione dei capolavori è chiusa e si apre il lungo periodo del “silenzio letterario” in cui la parabola artistica ed esistenziale dello scrittore maturo si incrocia con le parole affettuose, i rimproveri e i nuovi doveri verso i nipoti, di cui diviene tutore quando rimangono orfani di entrambi i genitori. Le lettere fanno emergere un nuovo punto di vista da cui osservare Verga, in quanto i diversi passaggi della sua biografia possono essere adesso riletti alla luce della dimensione privata dello scrittore, anche in relazione ai viaggi e alle vicende politiche contemporanee, in particolare il dramma della Grande Guerra.

L'amico sconosciuto

Biografia di un amore

di Rossella Frollà

editore: Interlinea

pagine: 128

«La storia di Bianca e Giorgio non è la storia di un amore, ma la storia dell’amore in quanto tale. Nella sua magnifica consistenza intangibile e al contempo totalmente corporale, l’amore è il desiderio di ogni essere umano che cerca nell’altro la sua completezza. Ma non solo questo. L’amore che si consuma costruendosi è sempre plurale, è storia di storie che si intrecciano, avvicendano, l’una figlia e genitrice dell’altra. Rossella Frollà, nel suo Amico sconosciuto, si avventura nel viaggio più rischioso e autentico per chi vive la letteratura come vocazione. Anche solo per un istante, un lampo di luce, dare volto all’amore, motore dell’universo» (Daniele Mencarelli). Con tavole di Livio Ceschin

Piazza Fontana

La strage e Pinelli: la poesia non dimentica

a cura di Angelo Gaccione

editore: Interlinea

pagine: 168

La strage di piazza Fontana fu conseguenza di un grave attentato terroristico compiuto il 12 dicembre 1969 nel centro di Milano presso la Banca Nazionale dell’Agricoltura che causò 17 morti e 88 feriti: vasta è la bibliografia, tra saggi, romanzi, fumetti, film, rappresentazioni teatrali. Questo libro mette in evidenza la testimonianza dei poeti, finora in ombra, da Pasolini a Raboni, in particolare ricordando Giuseppe Pinelli, ferroviere animatore del circolo anarchico Ponte della Ghisolfa, morto precipitando da una finestra della questura di Milano, dove era trattenuto qualche giorno dopo la strage. Non è mai stata chiarita la dinamica della morte. Come scrive il magistrato Guido Salvini: «con Giuseppe Pinelli la Giustizia è stata solo dolore e cecità». Con poesie di Pier Paolo Pasolini, Giovanni Raboni, Roberto Sanesi, Pietro Valpreda e altri.Con una tavola di Dario Fo

Carteggi con Felice Cameroni, Salvatore Farina e Ferdinando Martini

di Giovanni Verga

editore: Interlinea

pagine: XLIV + 180

Il presente volume offre insieme i carteggi di Verga con tre alti rappresentanti della critica militante italiana, attivi su fronti distanti, anche opposti, nella cruciale stagione delle polemiche sul realismo nell’arte, destinate a mutare profondamente il nostro sistema letterario: Cameroni, Farina e Martini rappresentano tre differenti voci ben rappresentative dell’ampio dibattito sul realismo che soprattutto tra gli anni settanta e ottanta dell’Ottocento si consuma sulle pagine delle riviste italiane e che, nella diversità delle posizioni, li vede cooperare alla rifondazione della letteratura nazionale. Sono tra i primi recensori dei romanzi di Verga e instaurano con lo scrittore un rapporto che, diventato presto di affettuosa amicizia, influì più o meno direttamente sulla sua visione dell’arte.

Scartafacce

Le mani, i volti, le voci della letteratura italiana del ’900 nelle collezioni del Centro Manoscritti dell’Università di Pavia

a cura di Giovanni Battista Boccardo, Federico Francucci, Federico Milone, Giorgio Panizza, Nicoletta Trotta

editore: Interlinea

pagine: 200

I libri sono barche che navigano su un mare di carta. Sciaborda contro le copertine la massa fluida di appunti, schemi, stesure provvisorie: tutti i materiali scritti attraverso i quali un’idea ha preso forma. I filologi li chiamano scartafacci. Nell’epoca in cui la scrittura si smaterializza, al tramonto dell’Età della carta, il Centro Manoscritti dell’Università di Pavia, che da mezzo secolo custodisce e studia un patrimonio straordinario, celebra i suoi primi cinquant’anni di vita con una mostra dedicata alle testimonianze autografe della letteratura italiana del Novecento. I documenti esposti, con le loro cancellature, le folte aggiunte, le pagine cassate e recuperate – sulle quali la penna spesso disegna oltre che scrivere – illustrano le pratiche compositive di tante grandi figure del panorama letterario: da Montale a Ginzburg, da Gadda a Calvino, da Quasimodo a Pasolini, Manganelli, Saba, Zanzotto, Eco, Flaiano e Rosselli per citarne solo alcune. Non solo manoscritti e dattiloscritti di opere che hanno segnato la storia della nostra cultura, ma anche lettere, diari, piani di lavoro, taccuini di viaggio, volumi postillati, appunti occasionali su ogni tipo di fogli. Ad accompagnare i materiali d’archivio, gli scatti di Carla Cerati che danno un volto a questi autoritratti d’inchiostro. Con le fotografie di Carla Cerati

Casa di parole

Antologia

di Paola Malavasi

editore: Interlinea

pagine: 244

Un libro atteso da tempo perché ripropone finalmente i testi più belli di una scrittrice scomparsa ancora giovane, con inediti e ricordi di amici come Erri De Luca, Adam Zagajewski e il premio Nobel Derek Walcott, che scrive «quella ragazza italiana, di talento, con indole di miele, scomparsa dai fogli di “Poesia”, svanita come sabbia che si asciuga». Un libro ricco di commozione ed emozioni per chi ama la letteratura e la poesia.

Nella pianura delle storie di Sebastiano Vassalli

Itinerari letterari novaresi nella terra d’acque narrata dall’autore della “Chimera”

a cura di Roberto Cicala, Sebastiano Vassalli

editore: Interlinea

Un itinerario attraverso la pianura novarese tra Sesia e Ticino seguendo i romanzi di Sebastiano Vassalli, conosciuto nelle scuole italiane e nel mondo grazie a La chimera, un best seller del 1990. Il romanzo di Antonia accusata di stregoneria ci conduce dal capoluogo Novara al fiume Sesia, mentre L’oro del mondo ci accompagna lungo il Ticino e Cuore di pietra gira intorno a Casa Bossi a Novara, lasciando ad altri libri come Terra d’acque e Il mio Piemonte ulteriori spunti, storie e curiosità. «Le citazioni di Vassalli illuminano le risaie allagate, i castelli della pianura e le vie del centro storico, invitandoci a visitarli in una prospettiva nuova; in queste pagine le informazioni di visita sono semplici spunti, da approfondire sul sito dell’ATL www.turismonovara.it, che ha promosso la guida, e sulle pubblicazioni turistiche» (Maria Rosa Fagnoni).«”Avevo una vecchia bicicletta e con quella mi spostavo sulle strade bianche di polvere della campagna novarese e anche sulle strade asfaltate: che, all’epoca, si chiamavano ancora “carrozzabili” ed erano percorse dalle automobili d’allora, piuttosto rare…” ricorda Sebastiano Vassalli nel suo libro autobiografico Un nulla pieno di storie. Nei luoghi percorsi in bici nella giovinezza questo viaggiatore nel tempo e cercatore di storie ha poi ambientato molti suoi libri indimenticabili, che oggi ci aiutano a riscoprire Novara e la sua pianura ai piedi del Monte Rosa. Il vero scrittore si nota dalla capacità di trovare le parole giuste per dare a storie perdute, come quella di una ragazza orfana accusata di stregoneria, oppure a frammenti della natura, come una risaia sorvolata da un airone, il suono più profondo e il senso più pieno per ognuno di noi, quasi un simbolo dell’esistenza, anche se può essere l’illusione di un sogno (una «chimera»). Questa è la letteratura. E questa è la fedeltà di Vassalli alla sua e nostra Terra d’acque, “orizzonte molto vasto, di decine e di centinaia di chilometri… crocevia di vite, di storie, di destini, di sogni”. Qui ci accompagna e ci insegna a cercare il nostro granello di felicità: “il mio – quel granello di felicità che ogni uomo porta con sé nel mondo al momento di nascere – era sepolto in questa pianura dove vivo, tra il Ticino e la Sesia. Ancora non l’ho trovato, ma continuo a cercarlo”. Noi con lui. E di questo gli siamo grati» (Roberto Cicala).

Il «guazzabuglio del cuore umano»

In ricordo di padre Francesco Mattesini

a cura di Enrico Elli, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo

editore: Interlinea

pagine: 160

Un maestro di letteratura e spiritualità è stato padre Francesco Mattesini (1928-2020), francescano e docente di Storia della letteratura italiana moderna e contemporanea e di Filologia dantesca in Università Cattolica, allievo di Giuseppe Billanovich e redattore di “Vita e Pensiero”. Il volume ripercorre i temi a lui più cari: un’occasione importante per tracciare un profilo dell’uomo e dello studioso e per tentare un primo bilancio del lascito culturale e scientifico di storico e critico della letteratura dispiegato «da san Francesco ai contemporanei», come segnala il sottotitolo di una sua raccolta.

Gli strumenti di Ulisse

Esplorazioni di Maria Corti

a cura di Mauro Bignamini, Gianfranca Lavezzi

editore: Interlinea

pagine: 216

Atti del convegno di studi di Pavia (15-16 giugno 2022)Una ricognizione intorno ai mondi, testuali e teorici, esplorati da Maria Corti (1915-2002), per restituirne «il dubbio critico» che «diventava per lei un invito alla soluzione inventiva» (Angelo Stella). Le angolazioni sono plurime: la comunicazione letteraria e il Novecento; l’impegno culturale nei giornali, nelle riviste e nell’editoria; Dante; i rebus filologici; la circolarità virtuosa tra ricerca e insegnamento; le interferenze tra stile saggistico e scritture affabulative: perché, proprio come Ulisse, «tutti gli uomini, scrittori e no, subiscono incantamenti che possono portarli al naufragio o farli approdare al nuovo; è un rischio che va corso nell’inquietante viaggio del vivere».

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