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Letteratura (narrativa, poesia, saggistica...)

Il cielo sull’asfalto e altre poesie

di Salvo Iacopino

editore: Interlinea

pagine: 112

«La poesia è una lettura complessa, profonda, giustamente di lingua preziosa, alta, ritmata, melodica. Nei testi di Salvo Iacopino c’è il tempo, la cadenza, il ritmo. La lingua canta. Canta il dolore dell’autocoscienza, la ricerca di identità; canta l’amore, la meditazione sulla morte e la riflessione sull’uomo del nostro tempo. Egli è un cantore, un musicista, un percussionista di versi. La parola poetica non è parola, è carne, respiro, sospensione. Nei versi di Iacopino c’è tutto questo. C’è l’epica, il tragico, il dolore antico della vita, del fato (questo è il suo grande registro). Versi avvolgenti, profondi. Poesia che come certa musica si assorbe nell’assiduità» (Rocco Cento).

I coniugi Limpido

di Silvano Petrosino

editore: Interlinea

pagine: 64

Un monologo interiore, un lungo flusso di coscienza di una donna che, come accade a tante, si domanda perché non è riuscita a generare un figlio, perché non è potuta essere madre. Una domanda che non ha una risposta e che genera tanti altri interrogativi, ma che non smette di tormentarla e che quindi va affrontata. «La protagonista di I coniugi Limpido non pensa con la punteggiatura. Il suo è davvero un fiume di pensieri, domande, suggestioni, ricordi, contraddizioni che ogni donna può ritrovare nell’inenarrabile e antico mistero generativo femminile» (Silvia Barbieri).

Scrivere per emozioni

Una guida per raccontarsi

di Filippo Mittino

editore: Interlinea

pagine: 120

«Ogni vita è un’enciclopedia, una biblioteca, un inventario di oggetti, un campionario di stili, dove tutto può essere continuamente rimescolato e ricombinato in tutti i modi possibili» ha scritto Italo Calvino e sempre di più, tra pandemie e conflitti attuali, sentiamo il bisogno di mettere ordine nei nostri sentimenti, anche attraverso la scrittura. Questo libro, scritto da uno psicoterapeuta con una grande esperienza di libri, accompagna in un viaggio per imparare a scrivere usando le emozioni: si parte dallo scoprire qual è il loro luogo d’origine con consigli pratici per raccontarle e così conoscersi meglio. La scrittura per emozioni è il mezzo migliore per poter allenare e utilizzare il nostro personalissimo linguaggio affettivo che ha valore universale perché «ogni uomo parla lingue differenti ma è parlato dagli affetti» (Franco Fornari).Con una nota di Antonio Ferrara

Nel tempo vegetale

di Gian Luca Favetto

editore: Interlinea

pagine: 80

«La natura è volti viaggi persone paesaggi, sta fuori e dentro di noi». E il «tempo vegetale», come s'intitola questo sorprendente libro, è quello in cui viviamo, quello che noi siamo: scrive Favetto che siamo parte della natura, dunque meglio occuparsi di lei, altrimenti è lei a occuparsi di noi. Lo spazio e il tempo sono le coordinate di questo racconto in versi sul rapporto fra uomo e natura: con l'uomo che è costruttore e distruttore di natura; con la natura che è madre, figlia, sorella, ambiente e destino, indifferente e amorevole nei confronti dell'umanità.

Quaderni borromaici 10

Saggi, studi, proposte

rivista: Quaderni Borromaici

pagine: 256

Mi presentai in Collegio Borromeo, di cui monsignor Angelini era rettore. Vidi avanzare sotto il solenne, incantevole porticato doppio cinquecentesco di Pellegrino Tibaldi una minuscola silhouette nera con una grande chioma bianca elegantemente piegata all’indietro. Alcuni borromaici nel cortile gli sorridevano con compiacimento. Non trovavo le parole giuste per spiegargli il motivo della mia visita, ma non ce ne fu bisogno. Mi accolse nel suo raffinatissimo studio e capii d’un tratto che lo avrei messo tra i miei amici. Notai che sapeva dare alle parole una vita personale, tra l’ilare e l’ironico. Non so se Angelini, come i veri uomini di fantasia, credesse a tutto quello che ti raccontava, ma ti raccontava cose che non avresti più dimenticato. Maria Corti

Milo de Angelis

Nuova corrente 170

rivista: Nuova Corrente

pagine: 168

L'esperienza di scrittura di Milo De Angelis

Il breve tempo

di Giovanni Perrino

editore: Interlinea

pagine: 104

«Perrino ci richiama a un doveroso, silente, meditativo ripiegamento, inteso non come rinuncia, ma come un senecano vindicare se sibi. A poco a poco, centellinando parola dopo parola, verso dopo verso, rimane nel lettore di questi testi un’eco particolare, una vibrazione lontana, assimilabile al rumore di fondo dell’universo, l’onda sonora dell’iniziale Big Bang, che qui si configura come traccia della dimensione interiore, attinta dalla parola nelle profondità dell’anima. Se dovessi ricorrere a un’immagine, penserei alla natura di questa poesia come a un altoforno che trasforma in cristallo purissimo le sabbie (mobili e immobili) dell’esperienza quotidiana, grazie alle altissime temperature prodotte da una passione che non conosce tregua, da una fedeltà che si fa testimonianza, da una ricchezza linguistica che si propone come consapevole dono. Una lente cristallina e potente, traguardando la quale la vita acquista un senso nuovo, perché essa ci conduce a interpretarne il valore, grazie a una interiorità orgogliosamente generosa e rarefatta, ma concreta e tangibile» (Stefano Quaglia).

Foglie di tiglio

Vecchi versi 1985-1999

di Paolo Zoboli

editore: Interlinea

pagine: 168

Fogli d’album strappati allo scorrere del tempo come foglie di tiglio strappate al fango dell’autunno. Vecchi versi perché qui raccolti dopo quasi cinque lustri e perché composti per lo più in forme antiche: il sonetto (italiano o elisabettiano, variamente modificato), la ballata, il madrigale, la quartina, la terzina dantesca, la canzonetta e perfino una sorta di sestina lirica; con un quadernetto “eolico” di strofe classiche come la saffica e l’alcaica, inoltre, e con un quadernetto di traduzioni da Orazio, Poe, Baudelaire, Verlaine, Mallarmé e Apollinaire. Alessandro Fo ha trovato questi versi «un po’ old style ma sentiti e belli»; e Hermann Grosser ha scritto di essi: «Per le atmosfere, per alcuni temi, per la ricercatezza del linguaggio, la cura meticolosa della forma, la metrica quasi regolare, sembrano poesie riemerse da epoche remote, conservano il fascino dell’antico, in controtendenza con i tempi».Con un quadernetto di traduzioni

Tu devi prendere il potere

di Pietro Cardelli

editore: Interlinea

pagine: 132

«Mi sono alzato e ho visto il mondo / con gli occhi di un nemico» scrive Pietro Cardelli, una delle nuove voci della poesia italiana che Franco Buffoni invita a leggere e scoprire. È un dialogo con il lettore con «una distanza che ci fa stare bene». Scrive l’autore: «sarebbe una vera soddisfazione sentirsi compresi nell’attimo che valga una vita… i rancori, gli straordinari, la spesa alle sette di sera, l’ufficio che chiama solerte, l’anzianità, i dolori costanti ai reni o alla prostata… resta poco tempo e poca forza per l’ascolto». Ma libri come questo aiutano ad ascoltare.

Un anno con Dante

Diario di lettura

di Alessandra Mantovani

editore: Interlinea

pagine: 176

Dopo le molte celebrazioni dantesche del settimo centenario della morte, serviva un libro diverso: ecco un diario di lettura che sceglie le pagine più belle della Commedia per ricordarci la bellezza e l’importanza di sentimenti e valori. È un breviario laico e civile per gustare il piacere di ritrovarci «nel mezzo del cammin di nostra vita» a «rivedere le stelle».

L’amore e tutto il resto

Poesie 1996-2022

di Andrea Temporelli

editore: Interlinea

pagine: 136

«Leggere senza scegliere è impossibile, e dirò che fra i testi sui quali mi sono soffermato con maggior piacere ci sono quelli di Andrea Temporelli»: era il 2000 quando Giovanni Raboni, recensendo due antologie, battezzava così (Arriva la carica dei poeti ventenni, la vera generazione postmoderna) l’esordio di un autore che torna con un’antologia personale sulla vita, sui valori e sui sentimenti: «ma il conto è presto fatto: l’infinito / non si somma a infinito, bellamorte / che nulla dell’amore puoi sapere» dice il poeta confessando, alla fine, che «gli inganni dell’amore / hanno un timbro materno».

Dell’ultimo orizzonte

Poesie scelte (1970-2021)

di Luigi Fontanella

editore: Interlinea

pagine: 352

«“Lascia che ti spieghi, mio lettore, che ti racconti un poco questa storia, che non nasce, che non finisce: la storia di quest’amore per lo spazio in cui ogni giorno nasco e vivo”, scrive in verso Luigi Fontanella. Se dovessi dare una definizione di questa poesia, mi sentirei di dire che è una parola-immagine che ha la forza, ogni volta, di dirci cos’è la vita, l’amore, e dunque cos’è la poesia, proprio quando affonda nella cella del cuore umano, facendo sentire la struggente densità dei pensieri e degli affetti, delle memorie e dei sogni che lo abitano» (Giancarlo Pontiggia).

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