Poesia straniera
Afrodite del Mar Nero e altre nuove poesie
di Tony Harrison
editore: Interlinea
pagine: 96
Working class poet. War poet. Angry poet. Poeta operaio. Poeta di guerra. Poeta arrabbiato.
I miei poeti tradotti
di Luciano Erba
editore: Interlinea
pagine: 312
Le poesie amate e tradotte da uno dei maggiori autori italiani del Novecento sono raccolte nell’idea che «una traduzione di poesia è sempre destinata ad essere un’altra cosa»
Veli di passione
di Nada El Hage
editore: Interlinea
pagine: 128
Quale testimonianza giunge da Beirut, una città martoriata? Dolore, ma anche, o meglio, "l'ultimo cui si aspira (al-mubtaghi) e il fine ultimo (al-muntahi)": è Dio, inizio e termine di tutte le cose, principale oggetto della ricerca della poetessa libanese Nadia El Hage, compiuta in una mistica solitudine. Attraverso versi ricchi di luci e colori la giovane autrice eleva la propria chiamata vibrante e assetata di Dio e lo fa con una delle voci più autentiche e uniche della letteratura araba contemporanea.
All'opposto di ogni posto
Testo francese e tedesco a fronte
di Lambert Schlechter
editore: Interlinea
pagine: 144
Proponiamo qui la prima traduzione italiana di Lambert Schlechter, filosofo, poeta e scrittore lussemburghese, autore di primo piano della poesia francofona
Abitiamo attraverso la pelle
di Ryszard Krynicki
editore: Interlinea
pagine: 78
Quella di Krynicki, uno dei massimi poeti polacchi contemporanei, nato in un lager nel 1943 e ora importante editore, è una poesia di immagini epifaniche e illuminazioni,
A chi porti la rosa?
Con testo arabo a fronte
di Islam Samhan
editore: Interlinea
pagine: 96
Per la prima volta viene tradotto il libro sottoposto a fatwa di Islam Samhan, il poeta giordano condannato a morte "per aver viaggiato nelle metafore", come scrive Valentina Colombo, che qui lo propone in italia con il testo originale a fronte.
La casa e altre poesie
di Titos Patrikios
editore: Interlinea
pagine: 64
«Come ha scritto Filippomaria Pontani, per Patrikios la poesia è soprattutto “testimonianza, rimedio all’oblio, inesausta esortazione al ricordo dei compagni uccisi, della barbarie vissuta e mai del tutto debellata, del dolore che non solo lui […] ma tutta una generazione, un popolo, un mondo hanno patito, seppure a vari gradi di coinvolgimento, di consapevolezza, di indignazione”. La memoria è per il poeta l’unico antidoto all’orrore sempre incombente, un rifugio amaro e nel contempo ineludibile per l’uomo contemporaneo. E il giudizio sulla storia, dice il poeta, dev’essere spietato: “Dobbiamo giudicare anche il giudice”. Di qui il suo sguardo critico sul mondo. Anche se, come afferma, “nessun verso può rovesciare i regimi”, memore della lezione di Ritsos granitica rimane la sua fede nella poesia, cui è demandato il compito, passando in rassegna il passato, di cercare risposte “a domande non ancora fatte”, e di vigilare sull’inconsapevole scialacquìo di quelle conquiste che hanno richiesto tanti sacrifici e tanto sangue. In questo filone della memoria si inserisce l’opera più recente di Patrikios, La casa (2009). Si tratta di un poemetto in sei parti di struttura narrativa ma dal ritmo accentuatamente poetico, dove la rievocazione della casa in cui il poeta ha abitato dai dodici anni è il pretesto per ripensare con il distacco della maturità gli sconvolgenti eventi politici e sociali che ha vissuto la Grecia per lunghi decenni del secolo scorso, e che hanno drammaticamente segnato più di una generazione, ma soprattutto il poeta, che ne è stato testimone e protagonista» (dalla presentazione di Nicola Crocetti).
Americus
di Lawrence Ferlinghetti
editore: Interlinea
pagine: 104
Un'autobiografia poetica della coscienza americana del grande Lawrence Ferlinghetti.
I titoli non esistono
di Antonio Buonocore
editore: Interlinea
pagine: 64
"'Ognuno di noi è più di uno', diceva Pessoa e anche l'autore dei Titoli non esistono si rappresenta seguendo il principio del due, del doppio registro e dell'identità riflessa. Riuniti in una struttura che simula un assetto scenico, dopo un prologo di composta armonia con duplice titolo (Gratitudine e sentimento), i testi si presentano come passi di un recitativo per voce sola che non cessa di essere dialogica, proprio perché è rivolta a quel diverso se stesso, invisibile, eppure presente come l'eco di un luogo comune. Il ritratto che emerge da questo libro esibisce in tal modo una smaccata rottura di tradizionali compostezze e il distacco da tutte le questioni che potrebbero misurarsi con le forme canoniche della poesia. Alto e basso, bello e brutto, cielo e terra, angeli e demoni, solfeggiano così il loro lessico bifronte allo specchio 'senza aloni' di una poesia che non chiede benevole indulgenze, ma spera di distillare nel suo alambicco da stregone un nuovo segno, una ragione dialogica, un titolo degno di questo nome." (dalla presentazione di Giovanna Ioli).
La lingua del peccato e altri testi poetici
di Adonis
editore: Interlinea
pagine: 48
«"Se non scrivo, sento che la mia vita non ha senso, perché la scrittura mi consente di comprendermi e di meglio comprendere il mondo nel quale vivo; mi consente di vivere meglio, di allargare le frontiere". Sono parole di Adonis. Il poeta arabo più conosciuto e tradotto in Occidente. Adonis (pseudonimo di Ali Ahmad Said Esber), nato nel 1930 a Qassabin in Siria da una famiglia di origine contadina, ha cercato spasmodicamente sia nella composizione poetica sia nella vita la libertà. Dopo gli studi universitari a Damasco, dove si è laureato in filosofia, viene arrestato e incarcerato per sei mesi per la militanza in seno al Partito Socialista Siriano. È uno dei motivi per cui si trasferisce a Beirut e in seguito a Parigi, dove risiede tuttora.Poeta del paradosso e dell’estremo, della tensione mistica e della ricerca continua sui più grandi misteri dell’esistenza, la poesia di Adonis abbraccia sia la tradizione occidentale del lirismo alto e filosofico di Hölderlin, Baudelaire, Rilke, sia quella arabo-islamica di autori come il mistico iracheno del X secolo Niffari e il poeta ribelle del IX secolo Abu Nuwas. Adonis, pur rispettando le forme classiche del linguaggio, si libera dalle strutture tradizionali della letteratura araba per ricercare il valore assoluto della parola, espresso dal verso libero.Nei suoi editoriali sul quotidiano arabo Al Hayat e durante le conferenze che tiene nel mondo arabo si propone come uno strenuo difensore della libertà umana e il più acerrimo nemico dei fautori dell’islam politico. È questo forse uno degli aspetti di Adonis meno noti al pubblico occidentale che andrebbe invece scoperto e presentato accanto alla sua opera poetica, che non a caso lo vede esaltare i poeti ribelli della tradizione araba come Abu Nuwas, Mutanabbi e Abu al-Ala al-Maarri» (dalla presentazione di Valentina Colombo).
Romanzo con la vita e altre poesie
di Evgenij Evtušenko
editore: Interlinea
pagine: 64
Sono numerose le trame che s’intersecano nel percorso poetico di Evgenij Evtushenko e tutte hanno un rapporto diretto con la vita, con l’autobiografia che sembra un romanzo scandito da eventi che hanno lasciato un segno, una cicatrice incisa sulle pagine da lui scritte. […] Intrisa di vita pubblica e privata è tutta la sua opera, a partire da La stazione di Zima (1962) che incanterà il «quinto Beatle» e Autobiografia precoce (1963), censurata e messa all’indice dal governo russo, fino a Romanzo in poesia: il colombo di Santiago (1982), dove il suo profilo s’incide netto nel vigore della rappresentazione di un Male perpetuo, ciclico, apparentemente inarrestabile. Furiosamente angelico, il discorso si irradia tra piaghe, orrori e miserie, disarmato e sincero, raccogliendosi a gomitolo in un libro da lasciare come antidoto e memento perenne. […] Più che un titolo d’occasione, dunque, questo di oggi – Romanzo con la vita – è un ennesimo autoritratto personale e storico, ma è anche un referto biologico, un’anamnesi delle malattie e delle cure per alleviare le ferite che hanno colpito mondo, persone e libri. Su questo impianto sbocciano come rose nel deserto del Pamir i moti vitali che nessuna forca potrà mai estirpare, il furore della sofferenza, l’impeto morale, il profondo amore per una patria che abbraccia l’intero pianeta. Convinto che la poesia sia uno stile di vita e che sia in grado di proteggerci dall’odio, dalle macerie di una perenne lotta fratricida, Evtushenko, nelle cui vene scorre sangue senza confini, ucraino russo polacco tedesco e tartaro, attraversa instancabile le frontiere geografiche e stilistiche, per limare con l’onda della sua voce le asperità e le lacerazioni» (dalla presentazione di Giovanna Ioli).
Ninna-nanna per Odisseo e altre poesie
di Irina Ermakova
editore: Interlinea
pagine: 64
Si presentano in questo volume una raccolta di poesie della poetessa russa Irina Ermakova, figura di spicco della letteratura russa ancora poco conosciuta in Italia. Scrive il curatore: «Questa “microantologia” apre alcuni squarci sull’arte di una poetessa che, con Ninna-nanna per Odisseo e altre poesie, inizia il suo viaggio editoriale in Italia, dove spero possa trovare un angolo di sole in senso sia diretto sia traslato».