Donne in cerca di guai
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titolo | Donne in cerca di guai |
sottotitolo | Avventure di maternità |
curatore | Gianni Mussini |
presentazione di | Claudio Magris |
con testi di | Marina Casini |
Argomento | Letteratura (narrativa, poesia, saggistica...) Narrativa italiana |
Collana | Passio, 58 |
marchio | Interlinea |
Editore | Interlinea |
Formato |
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Pagine | 88 |
Pubblicazione | 2018 |
ISBN | 9788868571641 |
Tutto sommato è meglio non abortire. Lo dimostrano qui le testimonianze di tante donne che, aiutate dai Centri di Aiuto alla Vita (Cav) ma soprattutto dal proprio coraggio, hanno deciso di proseguire la gravidanza. E lo dimostra anche lo sconfinato rammarico di altre donne che hanno scelto (o sono state costrette a scegliere) l’aborto. Qui scorrono storie e opinioni di personaggi famosi, come Ornella Vanoni, Alexia e Nek, oltre a Celentano, Andrea Bocelli e a un insospettabile Eminem; e poi registi come Pupi Avati e Franco Zeffirelli; femministe storiche (Lella Costa, Alessandra Kustermann), insieme con la poetessa Alda Merini. Questo libro – al tempo stesso militante ed ecumenico – nasce dalla consapevolezza che ogni vita «abbia in sé la propria giustificazione». Di qui l’idea suggerita da Claudio Magris nella prefazione: «guai a far dipendere il diritto dell’individuo alla sopravvivenza dall’amore o dall’affetto che altri hanno per lui o, peggio ancora, dalle sue capacità e dalle sue prestazioni».
Biografia dell'autore
Gianni Mussini, docente e studioso di letteratura italiana, si è occupato tra il resto di poesia del Novecento, in particolare di Clemente Rebora, e anche di Jacopone da Todi e Manzoni. A ciò ha aggiunto un impegno di volontariato nell’ambito dell’aiuto alla vita, assumendo anche importanti incarichi a livello locale e nazionale.
Un brano del libro
Non bisogna lavare in pubblico i panni puliti, diceva Oscar Wilde: alla larga dall’ostentazione edificante. Ma non sono sicuro che quel genialissimo dandy irlandese avesse ragione. Per lo meno, non tutta la ragione. In questo libro, infatti, si parla di persone, vite vissute, nella consapevolezza che ciascuna abbia in sé la propria giustificazione e basti in sé a dare luce e calore all’intero universo. Le due frasi, dal Talmud e da Evagrio Pontico, che inaugurano l’opera, ne dicono insomma le ragioni profonde. Raccontare la luce, indicare la fiaccola che splende sopra il moggio.
L’idea è venuta durante il convegno dei Centri di Aiuto alla Vita tenutosi a Viterbo nel novembre 2000: perché non raccogliere, almeno per campioni, una testimonianza della formicolante attività ogni anno prodigata a favore di tanti bambini concepiti e, insieme, delle loro madri? Ed ecco a poco a poco pervenire qualche frammento, poi qualche piccola storia. Gocce, nel gran mare del volontariato per la vita. Ma decine, centinaia di gocce. Che si uniscono a quelle spremute da materiali già esistenti, per lo più ripresi dal mensile “Sì alla Vita”. Certo, un materiale a volte un po’ naïf, e ruvido come un bel saio francescano. Però, appunto, animato da una fede incrollabile nella bontà della causa e nell’efficacia della preghiera. La fede che muove le montagne.
È vero che la vita non è un film di Walt Disney, dove vincono i buoni e tutto finisce in colorata allegria. Ed è vero che il gran romanzo dell’esistere non conosce un conclusivo idillio, perché quel passaggio drammatico, umanamente fallimentare, è lì per tutti: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?» Ma è anche vero che, diciamolo con Manzoni, una sola opera di misericordia annienta un infinito di male. Ed è per sempre. Nessuno può portarla via, cancellarla.
Un libro militante, questo. Scritto sul campo, a raccontare l’epos di tante vite salvate. Di sicuro vi manca molto: per tradizione genetica, i nostri volontari preferiscono vivere delle storie piuttosto che raccontarle. Tra il molto non detto, c’è dunque la lunga “prosa” che quasi sempre segue la magia dell’incontro da cui nasce una mamma. Questa mamma viene infatti regolarmente seguita, con il suo bambino e la sua famiglia, anche dopo la prima emergenza. Per mesi, anni, lustri. Si diventa più che parenti, amici.
Nasce una mamma, abbiamo detto. Perché le “vite salvate” in gioco sono almeno due: c’è anche lei, con il suo bambino (per non parlare del partner, pure aiutato a scegliere il meglio di sé). Lei, con il gran dono di non avere rimorsi e con quell’altro, forse ancora più grande, di scoprire la propria pienezza femminile. «Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente», dice Maria nel Magnificat: più che mai paradigma di tutte le donne.
Tra le vite salvate ci sono credenti e non credenti, musulmani e cattolici. Queste testimonianze vogliono dunque essere un grande ponte, come un abbraccio, verso tutta la società; per conquistare insieme la “libertà di non abortire” e combattere insieme una battaglia che, se perduta, ci vedrà tutti sconfitti.
Il libro è dedicato agli innamorati della vita attivi nel nostro Paese; e in particolare a Carlo Casini, che tutti li rappresenta come presidente del Movimento per la Vita italiano. Un uomo che per questa causa ha profuso tutti i suoi tesori. Senza mai voltarsi indietro.
GIANNI MUSSINI
Rassegna stampa per Donne in cerca di guai
L’avventura, la sfida e anche i guai della maternità
pubblicato il: 03-02-2019
Da "Avvenire", Giuseppe Anzani su "Donne in cerca di guai" a cura di Gianni Mussini
Avventure di mamme «libere di non abortire»
pubblicato il: 03-02-2019
Da "Avvenire - Cremona", Filippo Gilardi su "Donne in cerca di guai" a cura di Gianni Mussini
La vita vince l'aborto nelle storie di Gianni Mussini
pubblicato il: 20-11-2018
Maternità diffìcili. Storie di chi ha detto sì
pubblicato il: 08-06-2018
Essere liberi di non abortire
pubblicato il: 07-06-2018
Notizie che parlano di: Donne in cerca di guai
La scrittura femminile non è necessariamente femminilità della scrittura, anche se a volte i due aspetti coincidono. La prosa femminile non è infatti meno forte e muscolosa della sua controparte maschile, anzi: le scrittrici che hanno prestato il proprio talento alla nostra casa editrice affrontano temi che, grazie alla loro sensibilità di donne, risultano analizzati con uno sguardo ancora più profondo, che può scavare fino agli oscuri recessi dell’animo umano. ...
Una raccolta di testimonianze donne che, aiutate dai Centri di Aiuto alla Vita (Cav) e dal proprio coraggio, hanno deciso di non abortire (e altre no). Presentazione in Clinica Mangiagalli, Milano, il 3 luglio alle 18.
Eventi collegati a Donne in cerca di guai
Centro Papa Luciani Santa Giustina, il 23.09.2023 alle ore 14.30, Via Col Cumano 1, Belluno
Centro della Gioventù, il 12.06.2019 alle ore 21.00, Via Don Giovanni Minzoni, 7, Gallarate (VA)
Santa Maria Madre della Chiesa (ex funivia), il 24.05.2019 alle ore 21.00, Via Porrettana, 121, Bologna
Hotel Claudiani Macerata, il 16.05.2019 alle ore 18.00, via Ulissi, 8, Macerata
Palazzo Cittanova, il 03.02.2019 alle ore 16.30, Corso Garibaldi, 120, Cremona
Teatro Oratorio San Pietro, il 01.02.2019 alle ore 21.00, via San Pio X, Cassano Magnago (VA)
Teatro Oratorio San Pietro, il 31.01.2019 alle ore 21.00, Casteggio (PV)
Biblioteca Diocesana L. Monari, il 29.11.2018 alle ore 18.15, via Bollani, 20, Polo culturale, Brescia
Libreria San Paolo, il 20.11.2018 alle ore 17.00, via Pattari 6, Milano
Libreria Boragno-Bustolibri, il 10.10.2018 alle ore 18.00, Via Milano 4, Busto Arsizio (VA)
Libreria Il Delfino, il 25.09.2018 alle ore 18.00, Piazza Cavagneria 10, Pavia (PV)
Sala polivalente, il 15.09.2018 alle ore 19.30, Via Dottorina - Gozzolina, Castiglione delle Stiviere (MN)
Aula Magna della Clinica Mangiagalli , il 03.07.2018 alle ore 18.00, via della Commenda 12, Milano
Palazzo Montecitorio, Sala stampa della Camera dei, il 12.06.2018 alle ore 14.30, via della Missione 4, Roma
Caffè dei Libri, il 04.06.2018 alle ore 18.00, via San Lazzaro 17, Trieste
Non ci si deve mai perdere d’animo, una soluzione arriva sempre…