Narrativa italiana
Il fantasma del palazzo e altri racconti
di Renzo S. Crivelli
editore: Interlinea
pagine: 192
Sentimenti, mistero e spiritualità nel Piemonte Orientale
Viaggio col padre
di Carlo Castellaneta
editore: Interlinea
pagine: 212
Un lungo viaggio in treno diventa l'occasione per salvare il rapporto tra un padre e un figlio.
Vite da presepe
di Andrea Kerbaker
editore: Interlinea
pagine: 128
Aprire questo libro è come trovarsi nel bel mezzo di una notte di dicembre, quando le statuine di un presepe di casa narrano la propria storia. Sono piccole tranches de vie che non assomigliano affatto all’agiografia del presepe spesso retorica e buonista. C’è “la pecorella sbagliata”, che arriva da un gioco per bambini e irrompe in mezzo alle eleganti colleghe del presepe, il ladro destinato a incontrare Gesù, la statuina del panettiere con troppo fiuto per gli affari, le lavandaie con le loro storie, il re mago destituito e persino un postino. Ironia e tenerezza fanno assaporare, in una lettura che non ha fretta, il gusto dolce, antico e sempre nuovo, del Natale, con molti spunti di attualità.
Casa Freud
Un racconto sperimentale inedito
di Giuliano Gramigna
editore: Interlinea
pagine: 80
È un labirinto milanese questo testo sperimentale inedito di Giuliano Gramigna in cui la città e la letteratura creano un cortocircuito con la psicoanalisi, tra eventi storici e incontri reali o sognati con donne dalle dimensioni felliniane. Lo scrittore e critico letterario del “Corriere della Sera” ci accompagna in «una peregrinazione che non è tanto geografica quanto esistenziale, come per strati», come scrive Giuseppe Lupo citando una dichiarazione dell’autore: «Freud è stata l’altra vera e più importante via di damasco della mia vita». Così questo racconto induce il lettore a interrogarsi sul senso e sull’ordine dati alla propria esistenza.
In risaia
di La Marchesa Colombi
editore: Interlinea
pagine: 160
Il mondo delle mondine in un romanzo della Marchesa Colombi.
Il marito di Elena
di Giovanni Verga
editore: Interlinea
pagine: LXX + 258
Nella nuova serie dell’Edizione Nazionale delle Opere di Giovanni Verga esce ora il romanzo Il marito di Elena, nell’edizione critica a cura di Francesca Puliafito, un romanzo nodale che si pone strategicamente tra I Malavoglia e il Mastro don Gesualdo. Il lavoro sul testo offre interessanti rivelazioni e permette di entrare nel vivo di uno degli episodi più alti e originali dello sperimentalismo narrativo del tardo Ottocento italiano.
Edizione Nazionale delle Opere di Giovanni Verga: piano editoriale e sottoscrizioni
I Moncalvo
di Enrico Castelnuovo
editore: Interlinea
pagine: 244
Un'epopea familiare di una famiglia ebraica nella Roma di inizio Novecento
Un matrimonio in provincia
di La Marchesa Colombi
editore: Interlinea
pagine: 120
Un'ironico romanzo femminista
Wilderness
di Sergio Villa
editore: Interlinea
pagine: 280
Un divertente romanzo dove prendono vita alcuni personaggi celebri della Hollywood anni cinquanta, Humphrey Bogart, John Huston, Billy Wilder.
Il malinteso universale
di Sergio Villa
editore: Interlinea
pagine: 352
Il malinteso universale è un omaggio – con una buona dose d’ironia – al genio di Orson Welles, ma soprattutto, come scrive l’autore stesso, una riflessione «sul perché i suoi progetti migliori sono sempre stati interrotti o abbandonati». Ma è anche, come indica il curatore Alessandro Carrera, «un romanzo-puzzle al quale mancherà sempre un pezzo per essere completo, un romanzo-labirinto nel quale si può entrare ma non si può uscire, una meditazione post pirandelliana su personaggi che non hanno più un autore se mai l’hanno avuto, un libro nel quale sembra che non si parli d’altro che di libri che non si possono leggere (in particolare uno, Il dio del labirinto di Herbert Quain) e di film che non si possono vedere (in particolare È tutto vero di Orson Welles)».
Kinshasa
Una storia di adozione
di Massimo Vaggi
editore: Interlinea
pagine: 192
Una storia di adozione
Pane per Natale
Racconti
di Giovanni Orelli
editore: Interlinea
pagine: 56
«Entrava tutto bianco di neve e con il pane di Natale sulle spalle» ricorda Giovanni Orelli in uno dei racconti di questo libro, dedicato allo scrittore ticinese a due anni dalla scomparsa, con testi che rivivono la tradizione delle feste di fine anno tra Svizzera e Italia: «A Natale mangerò e berrò come un ciarlatano. Come un porco. Domani, che è vigilia, dirò la mia solita razione di bugie» ammette un suo personaggio che rende vive le contraddizioni dell’esistenza in un periodo dell’anno in cui vien voglia di parlare di «cose ancora più leggere della neve».









