L’insieme degli interventi raccolti in questo numero di "Autografo" offre un punto di osservazione sulle pratiche di ricerca tra storia della lingua e filologia. Si tratta di una carrellata di studi relativi a epoche e generi diversi che, oltre a documentare la vitalità del dialogo tra le due discipline, dimostrano l’efficacia di metodi consolidati nell’edizione e nell’interpretazione dei testi: oggetto di studio le interazioni linguistiche (Tomasin) e le tracce di parlato nelle trascrizioni di documenti pubblici (Musazzo); la fedeltà di copia in epoca pretipografica (Cella) e prassi ecdotiche (Cicchella, Romanini); le postille di Bembo al Decameron (Cursi-Pulsoni) e la prima traduzione italiana del Candide (Antonelli); chiudono il volume i saggi dedicati alla lingua e al lavoro variantistico di autori del Novecento (Brigatti, Colussi, Grignani, Magro).
Si ringraziano i colleghi referees che, su richiesta della redazione, hanno espresso le loro valutazioni sui numeri 63 e 64: Pietro Benzoni, Davide Colussi, Luca D’Onghia, Fabio Magro.
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Si ringraziano i colleghi referees che, su richiesta della redazione, hanno espresso le loro valutazioni sui numeri 63 e 64: Pietro Benzoni, Davide Colussi, Luca D’Onghia, Fabio Magro.
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Autografo 63, 2020. Methods compared: between the history of language and philology
edited by Attilio Cicchella, Anna Longoni and Margherita Quaglino
Interlinea, Novara 2020, pp. 200, 20 euros, ISBN 978-88-6857-338-6
edited by Attilio Cicchella, Anna Longoni and Margherita Quaglino
Interlinea, Novara 2020, pp. 200, 20 euros, ISBN 978-88-6857-338-6
The contributions here offer a perspective on research practices that encompass the history of language and philology. They comprise a range of studies concerning different ages and genres which, besides documenting the vitality of the engagement between the two disciplines, demonstrate the effectiveness of consolidated methods in producing editions of and interpreting texts. The subjects of study are: linguistic interactions (Tomasin) and the traces of spoken utterances in the transcriptions of public documents (Musazzo); the faithfulness of copying in the pre-typographic age (Cella) and practices of textual criticism (Cicchella, Romanini); Bembo’s marginal notes to the Decameron (Cursi-Pulsoni) and the first Italian translation of Candide (Antonelli); and, rounding off the volume, essays on the language and the variantism work of twentieth-century authors (Brigatti, Colussi, Grignani, Magro).
Notizie che parlano di: Metodi a confronto. Tra storia della lingua e filologia
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