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Notti e nebbie

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Notti e nebbie
titolo Notti e nebbie
autore
con testi di
Argomento Letteratura (narrativa, poesia, saggistica...) Narrativa italiana
Collana Biblioteca di narrativa, 34
serie Opere di Carlo Castellaneta
marchio Interlinea
Editore Interlinea
Formato
libro Libro
Pagine 240
Pubblicazione 2018
ISBN 9788868571634
 
15,00 14,25
 
risparmi: € 0,75
Spedito in 2-3 giorni

Disponibile anche nel formato

La Milano dell’ultima guerra nella stagione dell’occupazione nazista vista attraverso le vicissitudini di un commissario della polizia politica, tra la passione carnale per le donne e l’attaccamento agli ideali del fascismo ormai in mezzo a una guerra civile. Notti e nebbie, con «un gusto quasi viscontiano per il senso di putrefazione morale e corruzione fisica», è il primo romanzo italiano che ha raccontato il tragico periodo di Salò e della Resistenza con la voce narrante di chi aveva scelto il regime. Il noir di Carlo Castellaneta torna, a cinque anni dalla morte dell’autore, a rappresentare (come scrive Ermanno Paccagnini nel saggio conclusivo) «situazioni del passato che si vedono riproporsi nel presente».

 

Biografia dell'autore

Carlo Castellaneta

Carlo Castellaneta (Milano 1930-Palmanova 2013) è stato uno scrittore e giornalista italiano. Iniziò giovanissimo a lavorare, prima in una galleria d’arte poi come correttore di bozze, finché nel 1958 Elio Vittorini lesse il manoscritto di Viaggio col padre e lo volle pubblicare. I romanzi di Castellaneta sono stati tradotti in inglese, francese, spagnolo e tedesco. Giornalista del “Corriere della Sera” e direttore di “Storia illustrata”, è stato anche presidente del Museo teatrale alla Scala. Dal romanzo Notti e nebbie è stata tratta l’omonima miniserie televisiva diretta da Marco Tullio Giordana su sceneggiatura dello stesso Castellaneta. Interlinea ha avviato la ripubblicazione delle sue opere, a cura di Ermanno Paccagnini, tra cui sono uscite Notti e nebbie (2018) e Viaggio col padre (2019).

Un brano del libro

Forse cinquanta, cento metri. In fondo al budello di San Carpoforo, all’angolo con via Mercato, il tedesco fa segno che non si passa. Ce ne sono altri, elmetto e fucile a bracciarm, uno a ogni sbocco delle vie laterali. Una retata. Non vedo i camion, però. Un ufficiale attraversa la strada, lancia due colpi di fischietto. Stanno risalendo dal corso Garibaldi, rastrellando casa per casa, l’ortolana è venuta fuori di corsa con la spranga in mano per abbassare la saracinesca, sento ordini gridati in tedesco, dal Pontaccio vengono avanti tenendosi per mano una schiera di elmetti, devo mostrare il mio tesserino, domando se c’è stato un attentato, pare di no, è solo un rastrellamento di sorpresa, il cielo comincia a farsi scuro, dovranno sbrigarsi se non vogliono rischiare di lasciarsi sfuggire qualche pesce dalla rete, queste vecchie case, questi cortili di ringhiere nascondono facilmente disertori e ribelli, una donna con la borsa della spesa osa chiedere che succede ma il tedesco non sa rispondere, niente di strano, le spiego, una semplice operazione di polizia, controllo di documenti, non c’è da aver paura, peggio per chi non è in regola, mi ha fissato e si è allontanata diffidente, i tram erano stati fermati all’altezza di piazza del Carmine e la strada sgombra pareva un campo di battaglia, al centro l’auto dell’ufficiale tedesco messa di traverso, una motocarrozzina della gendarmeria sembrava facesse evoluzioni, frenava e ripartiva in grandi semicerchi, stavo per andarmene quando ho sentito il grido, all’angolo del Pontaccio, e poi altre urla, non si è capito cosa succedeva finché non si è visto un impermeabile, piccolo di statura, che correva a rompicollo rasente il muro, ha incrociato urtandola la vecchia con la sporta, ho visto delle mele che rotolavano sui binari del 17, ora si allontanano anche i pochi curiosi, qualcuno se la dà a gambe aumentando la confusione, il sidecar è partito all’inseguimento, urla tedesche e poi un colpo d’arma da fuoco. Stava venendo verso di me e d’istinto mi sono buttato per chiudergli la strada, l’altro ha fatto dietrofront, attraversa i binari, gira l’angolo del quadrivio, ha preso già un bel vantaggio, sotto gli occhi se lo sono lasciati scappare, davanti a me sta correndo un tedesco ma senza convinzione, lo supero in tempo per scorgere il fuggiasco che sta buttandosi verso piazza Castello, cerca di mescolarsi ai passanti, ancora pochi minuti e sarà buio, dovrebbero portare i cani lupi, pensavo correndo a perdifiato, quando fanno queste retate, adesso distinguo da lontano l’impermeabile che ondeggia sul marciapiede, devo fermarmi perché il cuore mi scoppia, estraggo la pistola, miro basso, sparo.

Rassegna stampa per Notti e nebbie

Da "Il blog di Lorenzo Mazzoni" su "Ilfattoquotidiano.it", su "Notti e nebbie" di Carlo Castellaneta
Da "Tuttomilano", Fiorella Fumagalli su "Notti e nebbie" di Carlo Castellaneta
Da "Il Venerdì di Repubblica", Alberto Riva su "Notti e nebbie" di Carlo Castellaneta
Da "La Repubblica - Milano", Simone Mosca su "Notti e nebbie" di Carlo Castellaneta
Da "La Lettura", Ermanno Paccagnini su "Notti e nebbie" di Carlo Castellaneta
Da "Io Donna", su "Notti e nebbie" di Carlo Castellaneta

Notizie che parlano di: Notti e nebbie

Anche quest'anno Interlinea partecipa a Bookcity, la manifestazione dedicata ai libri e alla lettura promossa dal Comune di Milano.

Eventi collegati a Notti e nebbie

Salone d'onore del Palazzo municipale, il 27.10.2019 alle ore 17.00, Piazza Grande, Palmanova (UD)
Museo del Risorgimento, il 17.11.2018 alle ore 13.00, via Borgonuovo, 23, Milano

Mi sono chiesto se non sia l’inverno a far sembrare così remota la guerra sui fronti, a ridurne il teatro a dimensioni domestiche dove ciascuno combatte la sua propria guerra

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