Genova reazionaria

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Genova reazionaria
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Una Genova tra provincia ed Europa è la citta narrata nei diari inglesi e francesi di molti viaggiatori, addirittura periferico epicentro del Romanticismo inglese nel breve tempo del soggiorno di Byron, con altri autori da Mary Shelley a Lady Blessington. Ma la città della formazione di Mazzini (1815-31) e della fine dei giansenisti fu anche una officina della Reazione, non meno di Torino e Modena, quando anche il melodramma giocò la sua partita quale strumento di riverbero legittimista, come evidenzia il Bianca e Fernando di Bellini per l'inaugurazione del nuovo teatro intitolato al sovrano regnante Carlo Felice. Stefano Verdino racconta il progetto reazionario, la cultura della città, i suoi passaggi internazionali, il mondo dell'università, le polemiche culturali: un quadro tanto ricco e vario quanto inesplorato.
 

Biografia dell'autore

Stefano Verdino

Stefano Verdino (Genova 1953) insegna Letteratura italiana all’Università di Genova. È direttore di “Nuova corrente” e redattore di “Resine”. Si è occupato di poesia contemporanea (Montale, Caproni, Viviani), di autori di primo Ottocento (Manzoni, Leopardi, Romani) e del Tasso. Ha curato per “I Meridiani” Mondadori l’opera poetica di Mario Luzi (1998). Ha pubblicato, inoltre, uno studio sul pensiero critico di Anceschi (1987); Storia delle riviste genovesi (1993); Il racconto della poesia (2003); La poesia di Mario Luzi (2006); Lettere e lettori. Questioni teoria critica (2007); Il Torrismondo del Tasso (2007).

Notizie che parlano di: Genova reazionaria

S'intitola "Genova reazionaria. Una storia culturale della Restaurazione" il saggio di Stefano Verdino che descrive il progetto reazionario, la cultura, il mondo dell'università e le polemiche culturali della città di Genova.