Letteratura (narrativa, poesia, saggistica...)
Tra est e ovest
di Volker Braun
editore: Interlinea
pagine: 132
Tra i poeti alle origini della riunificazione della Germania Est e Ovest c’è senz’altro Volker Braun. Il dubbio, la riflessione critica e la volontà e necessità di intervenire sul reale attraverso la scrittura sono il punto focale della sua produzione letteraria: «Si tratta di creare un mondo non come lo vuole il potere, nemmeno come lo vogliamo noi, bensì un mondo che accolga tanti mondi quanti sono necessari perché ogni uomo e ogni donna possano vivere il loro concetto di dignità». I versi di Braun sono «protési in avanti», secondo la critica, e mirano, ancora oggi, al raggiungimento di questo obiettivo.Con testo originale a fronte.
Di parlarti non ho coraggio
Poesie inedite per Roberto Volponi
di Alda Merini
editore: Interlinea
pagine: 64
«Io di parlarti non ho coraggio, / né nominarti come solo amore»: un inedito sorprendente che la poetessa dei Navigli ha composto su una macchina per scrivere dai tasti e nastro rovinati per ricordare l’amico Roberto Volponi, il figlio dello scrittore Paolo morto giovane in un incidente aereo. Sono testi che parlano di amore e morte, amicizia e dolore, con le illuminazioni di Alda Merini tanto amate dai suoi lettori. Come ricorda Ambrogio Borsani, amico di entrambi, frequentati al bar milanese Chimera con Tondelli, Busi, Consolo, Raboni e molti altri, è la testimonianza di una stagione unica da cui sono nate queste poesie che meritano di trovare «un posto nella vasta e variegata geografia poetica della Merini: la storia di un’amicizia insolita vissuta in un luogo rifugio di poeti e sognatori». Scrive lei: «Eri sì puro come una medaglia, / ed io medaglia che mi sono sfatta / brillo appena di luce sul tuo cuore».
La costanza del risultato, l’ardimento dell’interpretazione
Padre Giovanni Pozzi nel centenario della nascita, atti del convegno internazionale di studi (Lugano, 26-27 maggio 2023)
a cura di Pietro Montorfani, Uberto Motta, Stefano Prandi, Aurelio Sargenti
editore: Interlinea
pagine: 240
Giovanni Pozzi è stato uno dei maggiori italianisti del secondo Novecento, impegnato sul doppio fronte della critica letteraria e della filologia. Autore di numerosi studi – da La rosa in mano al professore (1974) ad Alternatim (1996) – e di importanti edizioni critiche e commentate (l’Hypnerotomachia Poliphili di Francesco Colonna, le Castigationes Plinianae di Ermolao Barbaro e l’Adone di Giovanni Battista Marino), ha contribuito fortemente al rinnovamento di vari ambiti di ricerca: dallo studio delle forme retorico-stilistiche della tradizione a quello della topica letteraria; dalla storia della mistica e della religiosità popolare ai problemi legati al rapporto tra parola e immagine, a cui sono dedicati i volumi La parola dipinta (1981), Poesia per gioco (1984) e Sull’orlo del visibile parlare (1993). Nato a Locarno nel 1923 e ordinato sacerdote nell’Ordine dei Frati Cappuccini nel 1947, all’Università di Friburgo ebbe come maestri Gianfranco Contini e Giuseppe Billanovich (e extra muros Carlo Dionisotti). Si addottorò nel 1952 e, dopo la libera docenza conseguita nella stessa università, ne divenne professore ordinario di Letteratura italiana per quasi un trentennio (1960-88). Dalle aule universitarie trasferì infine il suo magistero in quelle del Convento dei Cappuccini di Lugano, dove visse in continua operosità fino alla morte, avvenuta il 20 luglio 2002. Il volume raccoglie i contributi del convegno internazionale (Lugano, 26-27 maggio 2023) organizzato da Associazione Biblioteca Salita dei Frati, Istituto di Studi italiani dell’Università della Svizzera italiana (USI) e Dipartimento di italiano dell’Università di Friburgo, nel centenario della nascita.
Trasparenza
Poesia e musica
di Maria Borio
editore: Interlinea
La «trasparenza» del titolo è la sintesi tra ciò che è puro e ciò che è impuro nel mondo. è una sintesi creata dal mondo digitale in cui viviamo, liquido e trasparente: un grande vetro attraverso cui traspaiono, mescolati, il puro e l’impuro, l’uomo con la sua natura da una parte e la tecnologia senza ruoli dall’altra. E se nella dimensione digitale tutto è interscambiabile, resta la scrittura a trovare le differenze tra noi e il mondo. Edizione con link alle canzoni di Elio Cagnizi tratte dalle poesie.
Con note di Alessandro Carrera, Benedetta Saglietti e Stefano Bechini e link ai brani musicali di Elio Cagnizi tratti dalle poesie.
Paròla, amisa mia
di Giovanni Tesio
editore: Interlinea
pagine: 160
«Solidi come patate, come pietre, senza coscienza, parola e verso durano, se gli dai spazio» ha scritto Sylvia Plath. Allo stesso modo in questo libro la «paròla» è, fin dal titolo, «amica»: per Giovanni Tesio l'importante è che la parola - la sua fragilità, la sua insufficienza - resti attaccato il più possibile alla cosa, la morda, la scavi, la riveli. Sulle orme di poeti come Franco Loi l'autore declina luoghi, sguardi e tempo dentro sonetti in piemontese, che è come «stringere e inchiodare / suoni che fanno una musica di nocciole / battendo tutte insieme su un foglio di carta».
In quota e altre ascese
di Paola Loreto
editore: Interlinea
pagine: 144
Un piccolo classico di poesie “sulla” montagna in edizione ampliata. L’esperienza integrale dell’ascendere trova espressione nella scrittura di una poetessa che sale in vetta meditando sul movimento di elevazione che è al tempo stesso fisico e spirituale. «Siamo in montagna, come suggerisce il titolo, tra le nevi, le vallate, le rocce, i giorni “ebbri di luce”. Paola cammina, si arrampica, parla con i fiori e con le piante, con gli aceri prediletti e con gli anemoni, in un colloquio ininterrotto ai confini del panteismo» (Milo De Angelis). Come ha scritto Enrico Camanni, «si fa presto a dire montagna, e a scrivere di vette cieli e nevi incantate, ma per passare dalla retorica alla poesia serve verità, ed è un mestiere difficile. La salita verso la cima è fatta di luci e ombre, felicità e ansia, incanto e delusione. Proprio come la vita vera, e i suoi misteri».Con un testo di Milo de Angelis
Pasolini e i giovani
di Roberto Carnero
editore: Interlinea
pagine: 136
I giovani sono una presenza centrale nell’opera di Pier Paolo Pasolini (1922-1975) – come personaggi, come oggetto di analisi sociale, come interlocutori – e la tensione pedagogica, tipica del lavoro pasoliniano, si indirizza molto spesso verso di loro. Del resto ai suoi occhi i giovani incarnavano in maniera emblematica le trasformazioni in atto nella società italiana e ne offrivano un’immagine per così dire tridimensionale: con i loro gesti, i loro comportamenti, i loro corpi, prima ancora che con le parole. Questo saggio di Roberto Carnero indaga tale tematica nell’opera dell’ultimo Pasolini, di cui evidenzia tutta l’attualità e la capacità di parlare, oggi, alle nuove generazioni, senza evitare di interrogarsi sullo “scandalo” provocato dalla sua vita e dalla sua morte.
Marco Polo o l’invenzione del mondo
Un'idea di letteratura
di Gian Luca Favetto
editore: Interlinea
pagine: 100
Dici Marco Polo e dici viaggio, meraviglia, Oriente. Dici anche memoria, incontro con l'altro, racconto. Lui è il ragazzo, la giovinezza, il dilettante che si avventura alla scoperta del mondo. Ha una testa moderna e uno sguardo non coloniale, e finisce tuttonel libro che rimane di lui, Il Milione, un libro scritto a voce, grazie al quale è diventato un protagonista della letteratura. Anche questo libro di Gian Luca Favetto è scritto a voce alta. Anzi, a voci alte. È un monologo a più voci. C'è il narratore, c'è Marco Polo, che non si stupisce di nulla, semplicemente vive, e ci sono il padre e lo zio, ci sono le figlie, Kublai Kan, Rustichello e la principessa Kokachin... È il racconto di un andare e tornare, di una serie di meraviglie e incontri, di scoperte e visioni, che tiene insieme il tempo presente e il tempo passato.
Il mondo salvato delle piante
di Alberto Nessi
editore: Interlinea
pagine: 160
Il celebre poeta svizzero invita alla scoperta della natura della sua parte di mondo dedicando la sua nuova opera alla «bellezza delle piante» che «salverà il mondo». Metafora della «bellezza delle parole, / che non vogliono uscire dalla tana / perché hanno paura / che qualcuno le rubi». Questa «seconda bellezza» vegetale, per usare il titolo dell'ultima opera di Nessi, vive nel piccolo, nel microscopico, nel quotidiano, tra foglia e corteccia, tra incontri imprevisti e abitudini, creando una grande impressione di comunione.
«Da te lontano»
Incursioni critiche nell'immaginario transnazionale di Giuliana Morandini
a cura di Natalie Dupré
editore: Interlinea
pagine: 248
Scrittrice, studiosa e critica teatrale, Giuliana Morandini è stata tra le voci europee più significative del Novecento italiano. A cinque anni dalla sua scomparsa, questo volume collettaneo propone un affascinante viaggio nel suo immaginario transnazionale attraverso una selezione di studi accademici, recensioni e saggi, editi e inediti realizzati per l’occasione. I saggi inclusi sono scritti da autori provenienti da diversi contesti culturali, contribuendo a un approccio che riflette la stessa dimensione transnazionale e multilingue dell’opera dell’autrice. Arricchito dai ricordi di Massimo Cacciari e Renato Barilli, questo omaggio approfondito e ricco di prospettive abbraccia l’intero spettro dell’eredità letteraria e intellettuale dell’autrice, dalle testimonianze dal manicomio femminile alla narrativa che indaga le ragioni dell’identità. Attraverso questa panoramica critica, il volume intende onorare la memoria di Giuliana Morandini, offrendo al lettore un’ulteriore occasione di confronto per esplorare gli intrecci di lingua e cultura presenti nella sua opera.Con due ricordi di Massimo Cacciari e Renato Barilli.
Strategie testuali dell'umorismo nelle "Confessioni d'un italiano"
di Michele Carini
editore: Interlinea
pagine: 208
Il volume tratteggia un’indagine approfondita dell’umorismo nelle Confessioni d’un Italiano di Ippolito Nievo, analizzando in particolare come questo fenomeno si realizzi nel corso del primo capitolo del romanzo. Su questo modello l’autore propone quindi una serie di percorsi di taglio per lo più tematico all'interno dello svolgersi delle Confessioni, cercando di mettere in luce «la corrispondenza tra un umorismo della superficie testuale e un umorismo, come dire, complessivo, relativo all’intelaiatura del romanzo». Agli studi sull’umorismo nieviano è dedicata infine una rassegna bibliografica in appendice.
Censura e autocensura tra Otto e Novecento
Autografo 71
rivista: Autografo
pagine: 208
La censura ha continuato a operare in Italia anche dopo la firma della Costituzione repubblicana. Una persistenza che può sorprendere, quando si consideri, con Norberto Bobbio, che «non c’è istituto come quello della censura che serva a caratterizzare un regime»; e allo stesso tempo non stupisce, quando si osservi, ancora con Bobbio, che «la linea di resistenza dei difensori della censura si sposta via via che sorgono nuovi mezzi di sempre più rapida e immediata diffusione delle idee». Per approfondire questa caratteristica di durevolezza e insieme di frequente metamorfosi, sono qui raccolti contributi che abbracciano oltre un secolo, dall’Italia preunitaria allo Stato liberale, dalla dittatura fascista alla repubblica (da Manzoni a Testori, da Arrighi a Bernari, da Papini a Gadda), e includono forme di censura in senso lato, come l’autocensura e l’edulcorazione dei testi per l’infanzia (Croce traduttore di Basile, Primo Levi).SOMMARIOPremessa di Giovanni Battista Boccardo e Luca Carlo RossiSAGGIMargherita Centenari, La Storia della Colonna infame tra censura, autocensura e censure ideologiche »Massimo Castellozzi, «L’opera del poliziesco lapis». La censura austriaca nelle rievocazioni di Cletto Arrighi e di altri scrittori patriotiAnna Modena, Censure di guerra senza rimedio: due casi per l’editore FacchiArianna Saggio, «Un implacabile atto di accusa al presente»: Tre operai di Carlo Bernari e la censura fascistaFlavia Erbosi, La «parola “incriminata”»: gli scrittori e la censura teatrale (1944-1962)Raffaele Vitolo, «Squarciamàfaro», «pisciaturo», «guallera»: sondaggi sulle censure nella traduzione crociana del Cunto de li cuntiGiulia Raboni, «Una misteriosa convenzione». La tregua di Primo Levi e le varianti scolasticheINEDITI E RARIGadda, Germi e Un maledetto imbroglio. Un’intervista di Ettore Zocaro, a cura di Francesco VenturiLa lingua a processo. Dante Isella in difesa dell’Arialda di Giovanni Testori, a cura di Giovanni Battista BoccardoMARGINIIl testo violato e l’inchiostro bianco. Varianti d’autore e potere (Anna Taglietti)Volontà d’archivio. L’autore, le carte, l’opera (Michelangelo Fagotti) Federico Sacco, «Gli editori sono dei gran noiosi». Casi e vicende dei romanzi di Jean Genet tra Francia e Italia (Francesco Ottonello) ABSTRACTS