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Scrivere/riscrivere. Da Rousseau a Scabia

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Scrivere/riscrivere. Da Rousseau a Scabia
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Vario per argomenti e ambiti cronologici, questo numero di “Autografo” trova unità nel taglio metodologico delle ricerche, attente ai riscontri testuali e ai fatti di lingua e stile. Dall’analisi di un esemplare della Lettre à d’Alembert (1758) di Rousseau (Ferrand), passando per il Futurismo, con cui si confrontano un’entusiasta Aleramo, in un articolo riproposto nella versione originale (Billeri), e uno scettico Verga corrispondente di Marinetti (Rodà), si giunge alla contemporaneità. Le riflessioni sulla poesia d’oggi di Fiori, Oldani, Pusterla e Testa (Massia) si affiancano allo studio della lingua del Volponi traduttore di Bacchilide (Pomarici), delle sperimentazioni di Giampiero Neri (Crocco), dell’oltranza stilistica di Giuliano Scabia (Stella), dei processi creativi testimoniati dalle carte d’archivio relative a Quota Albania di Rigoni Stern (Passalacqua), Lo Spasimo di Palermo di Consolo (Budor) e Il cane sull’Etna di Pomilio (Rinaldi).

 
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Autografo 59, 2018. Writing/rewriting. From Rousseau to Scabia
 edited by Pietro Benzoni and Giovanni Battista Boccardo
Interlinea, Novara 2018, pp. 248, 20 euros,
 ISBN 978-88-6857-181-8

Covering various topics and chronological time spans, this issue of Autografo finds unity in the methodological slant of the studies, which are attentive to textual evidence and questions of language and style. They cover analysis of a section of Rousseau’s Lettre à d’Alembert (1758) (Ferrand), touch on Futurism, tackled by an enthusiastic Aleramo, in an article reproduced in the original version (Billeri), and a sceptical Verga in correspondence with Marinetti (Rodà), and reach up to the contemporary period. Reflections on the contemporary poetry of Fiori, Oldani, Pusterla and Tesa (Massia) are accompanied by a study of the language of Volponi as the translator of Bacchilide (Pomarici), the experimentalism of Giampiero Neri (Crocco), the stylistic extremism of Giuliano Scabia (Stella), and the creative processes attested by archive papers relating to Quota Albania by Rigoni Stern (Passalacqua), Lo Spasimo di Palermo by Consolo (Budor) and Il cane sull’Etna by Pomilio (Rinaldi).
 

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