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Outlet Interlinea - libri in esaurimento e per bibliofili

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Outlet Interlinea - libri in esaurimento e per bibliofili
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L'offerta fa riferimento a libri in esaurimento e per bibliofili: libri di storia, storia locale, storia di Novara e del Piemonte, storia della Chiesa, libri di letteratura, narrativa, poesia, antologie e molto altro
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Dell'amore, dell'avventura

L'Orlando innamorato

di Emanuele Luzzati

editore: Interlinea

pagine: 104

L'Orlando innamorato, Il poema epico cavalleresco di Boiardo, rivive nelle tavole a colori del grande scenografo Emanuele Luzzati insieme ai versi immortali di un capolavoro senza tempo.

Amadé

Mozart a Torino

di Laura Mancinelli

editore: Interlinea

pagine: 80

Il giovane Mozart in una Torino incantata, un romanzo illustrato di Laura Mancinelli.

Non altro dono avrai

Canto amante

di Roberto Piumini

editore: Interlinea

pagine: 88

La storia in versi di amore impossibile: un lui (non troppo distante dall'identità dell'autore) e una lei, due amanti che vivono separati in due diverse città che combattono per l'utopia del loro amore, rubando il tempo alle incombenze della vita, inseguendo la passione

I mari ovunque

di Elvira Dones

editore: Interlinea

pagine: 138

Un romanzo di dolori e sentimenti raccontato con rara delicatezza.

La basilica di San Gaudenzio a Novara

a cura di Raul Capra

editore: Interlinea

pagine: 412

Nel terzo centenario dell’inaugurazione del prestigioso “scurolo” che custodisce le reliquie del protovescovo patrono della città, il presente volume vuole considerare il monumento anche nell’ambito del processo storico di formazione della città, di cui è stato motore e simbolo. Il volume inizia pertanto con una prima parte dedicata al nascere della Novara cristiana nei secoli del tardo impero, e alla sua affermazione nell’Alto Medioevo: intorno al complesso episcopale, di cui sussiste il battistero, e alla basilica Apostolorum, originaria sede del culto di san Gaudenzio, abbattuta nel 1553 per far luogo alle mura volute da Carlo V. La seconda parte è dedicata, nell’ambito della Novara spagnola, alla costruzione della nuova basilica tibaldiana e al costituirsi dello straordinario apparato decorativo di cui essa si ornerà nei due secoli successivi: dapprima riaccogliendo il bellissimo polittico di Gaudenzio Ferrari. Avranno così vita le cappelle di Tanzio e del Morazzone, lo scurolo del santo, con gli affreschi del Legnanino e le statue del Beretta, e infine l’altare maggiore. Nella Novara divenuta sabauda, cui si dedica la terza parte del libro, sorgeranno poi il campanile di Benedetto Alfieri, poco noto gioiello dell’architettura del XVIII secolo, e la cupola dell’Antonelli, che della ottocentesca costituisce uno dei monumenti più innovativi e problematici, nel suo rivoluzionario impiego del laterizio unito alla persistente classicità degli ordini. Le successive parti del volume sono dedicate ai restauri, alle espressioni musicali e letterarie relative alla basilica, alle festività e tradizioni gaudenziane. Infine un cenno al Museo antonelliano, il cui cantiere è tuttora aperto: museo al quale si connette la progettualità che noi oggi affidiamo al futuro.

San Gaudenzio nel III centenario della traslazione

Novarien. 40

rivista: Novarien.

pagine: 344

Battista Beccaria, La “questione di san Gaudenzio” nell’ultimo mezzo secolo. I problemi intorno alla figura del primovescovo e la loro soluzione; Franco Dessilani, «Un volo della mia penna». Girolamo Antonio Prina testimone di feste cittadine nella Novara barocca; Marina Dell’Omo, La basilica di San Gaudenzio dalle pagine del Trionfo di Gerolamo Antonio Prina: un percorso di parole e immagini; Susanna Borlandelli, Bianchini, Palagi e il dibattito sulla pittura di storia a Novara nei primi decenni dell’Ottocento; Marina Dell’Omo, Sergio Monferrini, Artefici del marmo tra Seicento e Settecento nella diocesi di Novara: nuovi documenti dagli archivi; Pierdavide Guenzi, Paolo Rulfi protagonista della cultura teologica novarese nell’età dei lumi; Casimiro Debiaggi, Sullo scomparso altare ligneo seicentesco della chiesa parrocchiale di Doccio; Stefano Della Sala, Usi e tradizioni liturgiche di una comunità fino al Vaticano II: Castelletto Sopra Ticino; Marina Airoldi, G.B. Bartoli canonico di San Gaudenzio; Dorino Tuniz, Gli atti di soppressione della canonica lateranense di Santa Maria delle Grazie di Novara; Giacomo Lorandi, Il monastero di Sant’Agostino dell’Ordine degli Eremitani di Sant’Agostino a Novara (1480-1807); Pier Giorgio Longo, Boine, Begey e Unamuno: due lettere inedite e una postilla novarese; Federico Cavalieri, Una nuova traccia per il Cerano; comunicazioni, recensioni e segnalazioni su vari argomenti.

L'oro del mondo

di Sebastiano Vassalli

editore: Interlinea

pagine: 208

"Viviamo per quelle poche pagliuzze di felicità che rimangono in fondo alla memoria come l'oro sul fondo della bàtea"

L'indovinello

di Vladislav Chodasevič

editore: Interlinea

pagine: 40

Un magico libro di indovinelli regala un Natale speciale...

Rodari. Le parole animate

Testi, illustrazioni, testimonianze e didattica

a cura di Roberto Cicala, Anna Lavatelli

editore: Interlinea

pagine: 224

Gianni Rodari, lo scrittore per ragazzi (ma non soltanto per loro) più letto del mondo, è ormai un “classico”. In que¬sto libro c’è tutto il suo universo ricco di una fantasia mai slegata dalla realtà. Ma c’è qualcosa di più: le sue parole continuano a vivere e a interessare anche grazie ai grandi illustratori che le hanno animate e grazie alle possibilità linguistiche, ludiche e creative che costitui¬scono «un’immersione pedagogica di straordinaria attualità» (Pino Boero). Con le illustrazioni di Altan, Luzzati, Munari, Mirek, Maulini, Verdini, Peg, Rapaccini e altri, accompagnate dai testi di Gianni Rodari.

La città di Novara e il Novarese nella prima guerra mondiale

vol. I: Istituzioni e personaggi

a cura di Cristina Vernizzi

editore: Interlinea

pagine: 176

Un lavoro di ricerca meticoloso sul ruolo che le istituzioni ebbero in un preciso periodo storico, importante quanto tragico, che aprì il XX secolo e sul contributo dato dalla popolazione. La mostra e il volume Le istituzioni del Novarese e la Prima Guerra Mondiale hanno avuto il merito di far conoscere ai novaresi un importante capitolo della storia del nostro Paese. La Prima Guerra Mondiale determinò infatti ripercussioni di tipo organizzativo non solo sul piano strettamente militare e dell’attività al fronte, ma anche di gestione della vita civile. Il volume su La città di Novara e il Novarese nella Prima Guerra Mondiale. Le istituzioni e i personaggi ha inoltre un secondo, importante merito, ovvero quello di riportare alla luce storie nella Storia. Parliamo di uomini che, con il proprio sacrificio, hanno contribuito a scrivere le vicende salienti del nostro Paese. Insieme con i garibaldini vengono infatti ricordati anche personaggi novaresi come Mario Cattaneo e Michele Burlotto, facendo scoprire aspetti delle loro biografie che meritano evidenza e che ne decretano l’esemplarità.

«Novara resterà indimenticabile per ciascuno di noi»

La battaglia del 23 marzo 1849 vissuta tra le linee austriache. Memorie, lettere, prose

di Stefano Apostolo

editore: Interlinea

pagine: 200

Nella storiografia italiana relativa agli avvenimenti bellici del Risorgimento le fonti del “nemico” non sono mai state prese in seria considerazione.

Sant'Antonio Abate in diocesi di Novara

Storia, arte, devozione e tradizione

a cura di Franco Dessilani

editore: Interlinea

pagine: 224 + XVI

Il volume che qui si presenta nasce dalla giornata di studio intitolata Intorno ad un affresco. Sant’Antonio Abate nel Novarese.

La risicoltura e la grande guerra

di Giuseppe Sarasso e Paolo Viana

editore: Interlinea

pagine: 104

La definirono l’inutile strage. La Prima Guerra Mondiale fece sedici milioni di morti, nove sui campi di battaglia e sette tra i civili.

Storia d’Italia: la Novara rinascimentale

di Francesco Guicciardini

editore: Interlinea

pagine: 184

Questo libro è un’antologia di brani riguardanti Novara, estratti dai venti libri della Storia d’Italia di Francesco Guicciardini. Nella Storia vi sono molti capitoli dedicati alla città che la vedono come protagonista principale, altri invece in cui Novara è sullo sfondo di eventi di altre città, per esempio Milano, ma la cui storia è comunque interconnessa con la vita dei novaresi. Poiché questo libro è rivolto al più ampio pubblico, le pagine del Guicciardini sono state trascritte in un linguaggio più accessibile al lettore moderno.

Trino e l'arte tipografica nel XVI secolo

Dal marchesato del Monferrato all'Europa al mondo

a cura di Magda Balboni

editore: Interlinea

pagine: 208

«Certamente enorme fu il contributo dato dai piemontesi all’arte tipografica ma, fra tutti, un posto speciale meritano i trinesi, che grazie alla loro intraprendenza e intelligenza resero famoso il nome di Trino in Italia e in Europa fino ad appartenere, oggi, al mondo intero. […]. I trinesi si inserirono dunque nella storia dell’arte editoriale, certamente favoriti, agli inizi, da esempi stranieri; ma è inevitabile chiedersi come siano giunti in città questi esempi e perché vi abbiano trovato terreno tanto fertile. Ritengo plausibile che la spiegazione stia in prevalenza nella corte dei Paleologi. […]. Dopo un’intensa produzione e un fiorente commercio di volumi di scienze e diritto, poi anche letterari, con la volontà di diffondere i testi antichi in patria, gli editori e mercanti trinesi si trasferirono principalmente a Venezia, insieme a Parigi e Napoli una delle tre megalopoli del tempo e nel Cinquecento all’apice del suo splendore, dove era sorta la prima industria moderna: il business dell’editoria. […]. Sebbene le notizie su di loro siano scarse, ad eccezione che per Gabriele Giolito, è certo che a Venezia gli editori trinesi divennero veri protagonisti della stampa e del commercio di libri, per raggiungere l’apice con la famiglia Giolito de’ Ferrari […]. Nella loro prima parte, questi atti presentano contributi volti a dare risposta alla domanda di fondo: perché proprio a Trino mise così forti radici e fiorirono l’arte tipografica ed editoriale, offrendo un panorama ampio sulla situazione geopolitica, sociale e culturale della Trino paleologa fra Quattro e Cinquecento, per accentrarsi poi su temi più strettamente inerenti gli editori e la loro attività e focalizzarsi infine sulla figura di Camillo Leone e la sua importante opera di raccoglitore di memorie del territorio, oltre che archeologiche anche cartacee: fra queste un posto di primo piano rivestono le oltre mille cinquecentine, molte delle quali esposte al pubblico in una bella mostra organizzata in concomitanza col convegno» (dalla presentazione di Magda Balboni, presidente dell'Associazione culturale "Le Grange").

Come nascevamo?

Dalle comari levatrici alle ostetriche. Storia e storie dalle sponde del Lago Maggiore

a cura di Ornella Bertoldini

editore: Interlinea

pagine: 208

In Come nascevamo? è stato illustrato l’evolversi del ruolo della levatrice e dell’ostetrica esercitato da donne depositarie di un sapere antico spesso tramandato di madre in figlia, poi riconosciuto anche formalmente dalle istituzioni. La donna afferma se stessa nella maternità, ma l’evento è sostenuto, assistito dalle mani forti e delicate un tempo dalle comari poi dalle levatrici e infine dalle ostetriche: con esse la medicina ha iniziato a esprimersi al femminile sulle sponde del lago Maggiore.

Io mi sono salvato

L'Olocausto del Lago Maggiore e gli anni dell'internamento in Svizzera (1943-1945)

di Aldo Toscano

editore: Interlinea

pagine: 280

Nei giorni immediatamente successivi all’armistizio, tra il 15 settembre e l’11 ottobre 1943, sulla sponda occidentale del lago Maggiore i soldati del primo battaglione SS del secondo reggimento della divisione corazzata Leibstandarte “Adolf Hitler” compirono uno dei più efferati eccidi di ebrei in territorio italiano. Ad oggi le vittime accertate sono 57, uomini, donne, vecchi e bambini, implacabilmente rintracciati e immediatamente sterminati. I contorni della strage emersero in tutta la loro tragica evidenza, soltanto nel 1963, grazie all’indagine condotta da Gerhard Wiedmann sull’attività del capitano delle SS Theodor Saewceke, prese avvio un’istruttoria giudiziaria che si concluse con un processo contro i maggiori responsabili dell’eccidio che venne celebrato nel 1968 a Osnabrück. Dopo 61 udienze e l’escussione di 180 testi, gli ufficiali vennero condannati all’ergastolo e i due sottoufficiali a pene minori. Nell’appello svoltosi il 17 aprile 1970, la corte suprema di Berlino li mandò assolti, con la stupefacente motivazione dell’avvenuta prescrizione dei termini. Si tratta non solo di un omaggio alla figura di chi con tenacia per primo portò all’attenzione dell’opinione pubblica un episodio trascurato nella ricostruzione degli eventi della guerra nei nostri territori, ma di un contributo alla formazione della coscienza civile delle nuove generazioni.

Documenti sul marzo 1849

editore: Interlinea

pagine: 72

La relazione di Carlo Cadorna sulla campagna del 1849 (di Paolo Cirri), Il carme “Pugna Ad Novariam” (a cura di Pierangelo Ariatta e Franco Guerra), Luigi Broggi progettista dell’ossario della Bicocca (di Luigi Polo Friz).

Varallo Pombia

Storia e memorie di una millenaria comunità

a cura di Dorino Tuniz

editore: Interlinea

pagine: 384

L’importante insediamento dell’Ovest Ticino, protagonista e testimone di significativi avvenimenti e trasformazioni di questa parte del territorio novarese nel corso dei secoli medievali e dell’età moderna, è oggetto di una ricerca e di una presentazione a più mani, che ne definiscono il profilo e ne tracciano le vicende storiche e artistiche. Dopo le pagine iniziali dedicate da Carlo Mazzella ai primi insediamenti umani e ai ritrovamenti archeologici, Franco Dessilani si concentra sulla istituzione della pieve e sulla diffusione del cristianesimo in quest’area ad ovest del Ticino. La chiesa di San Vincenzo è oggetto di una attenta analisi da parte di Simone Caldano: lo studioso, che ha già affrontato lo studio approfondito di altre chiese romaniche novaresi, discute della struttura architettonica e delle decorazioni dell’edificio. Il territorio e lo sviluppo del tessuto urbano, le vicende del feudo e dei feudatari di Varallo Pombia e della sua comunità parrocchiale sono affrontate da Maria Grazia Porzio, Gian Paolo Prinetti e Dorino Tuniz, mentre Salvatore Ussia traccia la vicenda di un singolare personaggio, Martino Paolo Nibbia, feudatario di Varallo ma soprattutto editore e commentatore della Divina Commedia. Marina Dell’Omo, Silvia Angiolini, Ivana Teruggi e Susanna Borlandelli prendono in esame gli edifici di culto e le decorazioni delle chiese del territorio, mentre Flavia Fiori studia i paramenti sacri conservati sul territorio della parrocchia. Dopo la presentazione di Roberta De Filippi dell’ambiente e della vita della frazione Cascinetta, Francesco Omodeo Zorini e Giuseppe Veronica ricordano alcuni episodi della guerra e della lotta di liberazione a Varallo, mentre Mario Perotti conclude il volume con un bel ritratto di un nobile figlio di Varallo, don Giuseppe Rossi, parroco di Castiglione d’Ossola, ucciso dai nazifascisti nel 1944. Chiude la pubblicazione un ricco apparato fotografico e cartografico.

Margherita, Alberto e Isabella. Ingressi trionfali a Pavia nel 1599

di Fabrizio Fiaschini

editore: Interlinea

pagine: 144

Il lavoro di Fiaschini nasce nell’ambito di una ricerca sul viaggio italiano della regina di Spagna. L’entrata pavese di Margherita d’Austria mostra caratteristiche peculiari legate all’impegno rigoroso della élite aristocratica e delle sue istituzioni, università e accademie, nell’organizzare l’accoglienza. In considerazione dell’importanza politica dell’evento e della dignità della regale ospite, certo gli effimeri erano d’obbligo; ma soprattutto, secondo quel che ci mostra Fabrizio Fiaschini nel suo erudito e intelligente saggio, ciò che si rimarca è il progetto comunicativo organico e articolato volto a esaltare, tramite la produzione poetica e oratoria, la specifica qualità culturale della città.

Fummo soldati d'Italia

Monumenti ai caduti delle province di Novara e Verbania

di Mario Balossini e Emiliana Mongiat

editore: Interlinea

pagine: 128

«Vieni o maggio»

Canto sociale, racconti di magia e ricordi di lotta della prima metà del XX secolo nella bassa novarese

di Cesare Bermani

editore: Interlinea

pagine: 120

Sono raccolti in questo volume e nei due cd allegati le memorie orali e il repertorio di canto sociale di sei cantanti e narratori del Novarese, registrati tra il 1963 e il 1970. Nel primi due decenni del secolo, con il rafforzarsi del partito socialista e della Camera del lavoro e le multiformi iniziative di “propaganda elementare” rivolte sia verso la città che verso la campagna, viene formandosi anche nel Novarese un repertorio socialista di canto sociale. Queste testimonianze rappresentano un’importante fonte per conoscere il mondo proletario del Novarese tra la prima guerra mondiale e l’avvento del fascismo.

Don Ponzetto

Un autonomo di Don Bosco a Novara

di Dorino Tuniz

editore: Interlinea

pagine: 96

Dalla "Libra" a "Posizione"

Letteratura e arte nelle riviste novaresi tra le due guerre. Atti del Convegno (Novara, 25 novembre 2000)

di Roberto Cicala e Giuseppe Zaccaria

editore: Interlinea

pagine: 104

Letteratura e arte nelle riviste novaresi tra le due guerre, a cura di Roberto Cicala e Giuseppe Zaccaria. Il libro raccoglie i testi del convegno tenuto nel novembre 2000, prima iniziativa del progetto "Due secoli di stampa periodica a Novara", promosso dal Comune e dalla Biblioteca Civica Negroni. Alla trattazione sulle riviste di cultura del Ventennio, tra le quali "La Libra" e "Posizione" ebbero un ruolo di primo piano (con echi di rilievo nazionale), si unisce un'appendice con notizie sulle riviste letterarie novaresi attuali: "Atelier", "Microprovincia", "Nuova Metropolis", "Testuale".

Arona nella storia

a cura di Carlo Manni

editore: Interlinea

pagine: 144

Il libro, nato sulle sperimentate basi conoscitive del Gruppo Archeologico Storico Mineralogico Aronese (GASMA), è una panoramica sulle vicende storiche della città di Arona, sul lago Maggiore, in una sintesi che si propone al lettore come uno strumento di consultazione rapido e affidabile. Gli autori però hanno colto l'occasione per mettere in luce anche le novità emerse negli ultimi anni, spesso ancora inedite. Ai testi che tracciano il quadro delle epoche storiche si uniscono un'utile bibliografia e due capitoli finali che incentrano il racconto sugli edifici architettonicamente più rappresentativi della città e sui personaggi aronesi storicamente più illustri.

L’Hospitale di Santa Lucia

Un’istituzione novarese dal 1599 al servizio del disagio giovanile

di Marina Airoldi Tuniz

editore: Interlinea

pagine: 312

Una giovane donna – immagine dell’inverno – che si riscalda al calore del fuoco: è uno dei quadri simboleggianti le quattro stagioni, oggi custodito presso la Comunità per minori Santa Lucia, un tempo collocati nella sala-laboratorio delle ragazze ospiti dell’Istituto. La scelta di quest’immagine per la  copertina del libro non è casuale: il fuoco che riscalda la giovane e la luce che il medesimo irradia sul suo volto possono costituire l’immagine simbolica dello stile del lavoro e del cammino compiuto in questi quattrocento anni dell’Istituto, oggi Comunità per minori Santa Lucia: la tenerezza-accoglienza materna e la protezione-sicurezza paterna sono il terreno di riferimento per la crescita di una personalità matura ed equilibrata del bambino. La lunga serie di figure educative che, pur in contesti diversi, qui hanno fatto dono della propria vita sono state l’espressione concreta di questi valori, arricchiti e alimentati dalla luce della fede che descrive l’esistenza dell’uomo come luogo della rivelazione dell’amore di Dio. Esisto, dunque sono amato! Oggi celebriamo i quattrocento anni di fondazione e i tempi sono cambiati, viviamo in una società complessa che, a proposito di lavoro educativo, domanda una grande passione, competenza e spirito di collaborazione. Credo tuttavia resti immutato, per chi è credente, l’orizzonte di fondo che guida il compito educativo: la convinzione cioè che educare è in realtà dare una mano a Dio, il vero educatore delle persone. Ma il Santa Lucia, oltre che frutto della carità che il Vangelo ha suscitato lungo la storia, è pure il risultato di una bella e fruttuosa collaborazione con la comunità civile della città di Novara che da sempre, in questo luogo, ha visto un simbolo del cuore generoso della gente che la abita. Amministratori nominati dal Comune, volontari a tutto campo – da chi dà una mano al lavoro del guardaroba a chi entra in contatto diretto con i bambini – amici del Santa Lucia sono il segno di una più vasta attenzione e solidarietà che la città esprime nei confronti della Comunità: a tutti il nostro grazie, con l’augurio che questo vasto impegno contribuisca a rendere Novara una città sempre più attenta agli altri, aperta all’accoglienza e alla solidarietà.

Novaria

Terre e vescovi della diocesi

di Carlo Bascapè

editore: Interlinea

pagine: 300

«Chi parla della Chiesa non può tacere della città» scrive Carlo Bascapè in quest'opera caposaldo della storiografia novarese ed esempio di impegno della Chiesa postridentina. Nella sua Novaria l'autore, una delle più grandi figure nella storia locale, propone con forza pastorale una descrizione umana e religiosa del territorio dell'intera diocesi descrivendo luoghi, tradizioni e monumenti come nessuno prima di lui. Bascapè, già segretario di san Carlo Borromeo, di cui avviò la beatificazione, promotore di Sinodi fondamentali, viaggiò nelle diverse zone diocesane, dalla pianura alle Alpi, in visite pastorali rimaste impresse nelle pagine del suo capolavoro pubblicato nel 1612, qui tradotto dopo un lungo studio storico e archivistico. Edizione a cura di Giancarlo Andenna e Dorino Tuniz.   «Bascapè dividendo il suo scritto in due libri (de locis e de episcopis) propone una sorta di "geografia antropologica" e di "storiografia spirituale", che sono i due assi cartesiani per comprendere il rapporto della Chiesa col mondo. Essi forgiano non solo lo sguardo accurato sul mondo coevo nella varietà dei suoi costumi e nella differenza delle condizioni storico-geografiche, in un cambio di secolo che sta transitando verso la modernità, ma ricuperano soprattutto la memoria di una Chiesa radicata nel suo territorio, come nuovo anello della catena di una traditio ecclesiale da trasmettere. In questo sta la "modernità" dell'opera di Bascapè» (dalla presentazione del vescovo Franco Giulio Brambilla).

Il trionfo di S. Gaudenzio

di Girolamo Antonio Prina

editore: Interlinea

pagine: 156

Uno dei capitoli più importanti che segnano la storia novarese riguarda il patrono san Gaudenzio e, in particolare, il solenne trasporto delle sue reliquie nello scurolo della nuova Basilica. Questo avvenne il 14 giugno 1711, data in cui l’intera città, nessuno escluso, con grande partecipazione e contributo del Consiglio Comunale oltre che della comunità cristiana, divenne teatro e protagonista di una solenne e fastosa festa definita Il Trionfo di San Gaudenzio. Con questo stesso titolo, qualche mese dopo l’evento, Girolamo Antonio Prina pubblicò un’opera di eccezionale valore documentario sulla città e su questo avvenimento tanto capitale, con la riproduzione di grandi tavole che illustrano la processione, l’interno della Basilica di San Gaudenzio, lo Scurolo e altre opere che tuttora costituiscono uno dei più significativi patrimoni storici, artistici e religiosi di Novara. L’opera divenne subito celebre, specie per la qualità delle incisioni in essa contenute. Dopo alcuni secoli l’opera è divenuta anche una notevole rarità. Oggi l’opera viene riconsegnata ad un ristretto novero di persone che hanno care le radici novaresi. Viene ristampata in anastatica la prima edizione del 1711 con procedimenti artigianali di arte tipografica, in una tiratura limitatissima di 150 copie, contenente le celebri e altrettanto rare incisioni.

Una famiglia per Novara: i Faraggiana

Autori vari

editore: Interlinea

pagine: 224

Presentazione di Vittorio Minola. Fotografie di Mario Finotti. La storia dei Faraggiana è qui, per la prima volta, ricostruita e illustrata da Silvana Bartoli che ha svolto approfondite ricerche, reperendo e acquisendo documenti, intervistando i discendenti della famiglia, visitandone i luoghi e, infine, fornendo notizie e collaborazione ad altri autori. Maria Grazia Porzio traccia la storia del patrimonio immobiliare della famiglia e Massimo Semola studia i giardini delle ville di Albissola e Meina. Il contesto storico in cui si collocano le esplorazioni di Alessandro, di cui Maurizio Leigheb analizza motivazioni, scopi e memorie, è stato affidato a Francesco Surdich che ricopre la cattedra di geografia delle esplorazioni all’Università di Genova, mentre il contesto socio-economico della famiglia è stato illustrato da Giampietro Morreale. A Igor Festari si deve la ricostruzione delle vicende che hanno portato alla nascita e alla crescita del Museo di Storia Naturale Faraggiana Ferrandi, mentre Alessandro Barbaglia e Davide Tartaglia si occupano della Fondazione Faraggiana tra divulgazione e scienza. Un grazie a tutti gli autori e al fotografo Mario Finotti che, con competenza e passione, hanno contribuito a quest’opera.

La coltivazione del riso

di Gian Battista Spolverini

editore: Interlinea

pagine: 200

La coltivazione del riso è un capolavoro dell’editoria del Settecento: pubblicato nel 1758 in leganti caratteri mobili, presenta bellissime incisioni e oltre quattromila versi sciolti. Questo poema illustrato fu molto ammirato nei decenni e nei secoli tanto da essere considerato tra i più belli della poesia didascalica di ogni tempo. Leopardi lo stimò e riservò alla Coltivazione del riso ampio spazio nella sua Crestomazia. L’opera è apprezzata, oltre che per i pregi letterari e didascalici, anche per le incisioni che la completano e che ne fanno il più bel libro illustrato veronese della seconda metà del XVIII secolo. I rami sono incisi all'acquaforte da Domenico Cunego su disegno di Francesco Lorenzi, una coppia artista-incisore che risulta particolarmente felice in questa prova. Infatti nelle vignette poste all'inizio o in fine ai canti è illustrata la vita delle risaie, interpretando con puntualità i versi di Spolverini e offrendo, con leggerezza barocca, spaccati di realismo.

Provincia di Novara

di Gustavo Strafforello

editore: Interlinea

pagine: 280

Edizione anastatica dell'opera che fu pubblicata a fascicoli nel 1891, nell'ambito di "La Patria. Geografia dell'Italia", ambizioso progetto dell'Unione Tipografico-editrice di Torino (UTET). Cenni sulla storia e la geografia, sui monumenti, l'economia, la popolazione, con molti dati statistici e varie incisioni riguardanti una provincia che alla fine dell'Ottocento comprendeva, oltre all'attuale territorio di Novara, anche quelli del Verbano Cusio Ossola, di Vercelli e di Biella.

Il Risorgimento novarese nell'iconografia storica

di Franco Guerra

editore: Interlinea

pagine: 488

La straordinaria collezione raccolta da Franco Guerra parte dal punto d'osservazione di Novara - e dunque d'un luogo che ha avuto un ruolo centrale nelle vicende del Risorgimento - per allargarsi a testimoniare la complessa e stratificata informazione visiva cui avevano accesso gli italiani di allora. Ripercorrerla significa intraprendere un viaggio affascinante attraverso i diversi generi della produzione iconografica d'epoca. Raccogliendo nell'arco d'una vita questa immensa collezione, e corredandola di commenti, così da rendere possibile l'edizione che l'Associazione Amici del Parco della Battaglia, Interlinea e Editoriale Nuova offrono oggi al pubblico, Franco Guerra non ha reso solo una testimonianza d'amore per la sua città e per il suo paese, ma ha lasciato un'opera storica che contribuisce a farci capire meglio chi erano, cosa pensavano e come vedevano il mondo i nostri antenati ai tempi del Risorgimento.

Novara anni trenta

Immagini dall'archivio dei fratelli Lavatelli

a cura di Mauro Begozzi, Giuseppe Veronica

editore: Interlinea

pagine: 112

Il volume Novara anni trenta svela le più belle immagini tra le due guerre di uno dei più ricchi archivi fotografici novaresi, quello dei fratelli Attilio e Pierino Lavatelli, conservato presso l’Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea Piero Fornara. Vita quotidiana, monumenti, sport e avvenimenti storici, tra cui le celebri visite di Mussolini a Novara, con la guerra incombente negli ultimi anni, sono tra i temi suggestivi delle fotografie: un album per riandare indietro nel tempo in una città che stava cambiando assieme alla società italiana.

Agrate e il suo battistero

Una storia millenaria

a cura di Silvia Angiolini, Corrado Gavinelli, Raffaella Vecchi

editore: Interlinea

pagine: 302

Storia e arte del battistero di Agrate. Testi di Giancarlo Andenna, Simona Gavinelli, Simone Caldano, Ivana Teruggi, Sergio Monferrini, Maria Grazia Porzio, Remo Julita, Giorgia Corso, Silvia Angiolini, Corrado Gavinelli, Raffaella Vecchi, Federico Barberi.

L'abbazia di San Nazzaro Sesia

Guida ai percorsi architettonici e figurativi

a cura di Samuel Beltrame, Massimiliano Caldera, Valeria Moratti

editore: Interlinea

pagine: 176

Questa nuova pubblicazione sull'abbazia di San Nazzaro Sesia esce dopo molti anni di silenzio monografico sull'importante monumento quattrocentesco. Il volume, con l'intento di essere una guida al patrimonio architettonico e figurativo per i visitatori del complesso monastico, sa coniugare, a evidenza, serietà di ricerca storica e capacità di racconto, in una veste grafica che ben intervalla il testo scritto con un corredo iconografico di livello. Vengono approfonditi alcuni interessanti aspetti tra cui la figura del Maestro di San Nazzaro, che realizza le Storie di san Benedetto nel chiostro. Proprio per questi dipinti murali è pubblicata, per la prima volta, la relazione degli ultimi restauri (2003-2004 e 2005), che dà conto del recupero della materia pittorica con le sue tonalità cromatiche originali e della riconferita unitarietà di lettura alle scene raffigurate.

Le frontiere dell'arte

Una raccolta di testi di Marco Rosci con saggi in suo onore

a cura di Francesco Gonzales, Marco Rosci

editore: Interlinea

pagine: 400

Delineare un profilo di Marco Rosci non è semplice per la complessità dei suoi interessi e per la varietà dei suoi interventi: docente, giornalista, critico d’arte, ha curato mostre d’arte moderna e contemporanea, ha delineato mirabili profili di critica d’arte, ha coordinato gruppi di lavoro, ha ispirato colleghi e amici e le sue intuizioni restano pietre miliari nella storia dell’arte.È per questo motivo che si è deciso di pubblicare, insieme a una serie di testi in suo onore a firma di valenti studiosi, un’antologia di scritti selezionati da Marco Rosci stesso e divisa in due sezioni: una prima parte dedicata ai saggi e alla critica di storia dell’arte e una seconda parte con un corposo inserto di articoli e recensioni apparsi sulla “Stampa” di Torino dal 1974 al 1999. In questo formato, diciamo non comune, abbiamo voluto non solo rendere omaggio allo storico dell’arte, ma anche fornire uno strumento utile a studiosi, giornalisti, curiosi, insomma a coloro che volessero approfondire la personalità complessa di Marco Rosci ed avere, in un unico volume, una selezione di testi fondamentali del suo lavoro oggi rari o introvabili e che qui sono riportati con alcune immagini di corredo. Si tratta in verità di un lavoro parziale, un lavoro che si potrebbe pensare di più parti: in questa ideale prima uscita abbiamo dato spazio all’arte moderna con alcune piccole eccezioni. Resterebbe da approntare un volume-studio sull’arte contemporanea, molto più complesso a mio modo di vedere: ai giovani studenti, amici e colleghi l’arduo compito.

La Valsesia

Arte, natura e civiltà

di Mario Bonfantini

editore: Interlinea

pagine: 200

Una nuova edizione di pregio del più importante testo dedicato alla Valsesia scritto negli ultimi cinquant'anni: "La Valsesia. Arte, natura e civiltà" di Mario Bonfantini, che rivede la luce in una nuova splendida edizione in grande formato, completamente illustrata a colori e con una sintesi dei testi tradotti in tre lingue.Il volume percorre la storia della Valsesia e ne descrive, con originalità e qualità letteraria, il territorio e i personaggi. Un capitolo finale contiene un aggiornamento attuale e una ricca bibliografia della Valsesia.

I sabati della salute

editore: Interlinea

pagine: 144

L’Associazione Mimosa Amici del DH Oncologico di Borgomanero opera dal 2004 all’interno della Struttura Complessa di Oncologia attraverso una collaborazione attiva e costante con il personale del Centro. Obiettivo principale è quello di supportare il reparto nella gestione del paziente oncologico e della sua famiglia al fine di concretizzare la presa in carico globale promossa dalla Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta. L’Associazione promuove e organizza numerose attività: gestione del punto ristoro, gestione della biblioteca, cura degli ambienti, corsi per i pazienti per superare l’isolamento e fornire supporto anche psicologico, momenti ricreativi, acquisto di farmaci non mutuabili da distribuire gratuitamente, acquisto di materiale utile alla diagnosi e alla cura delle malattie oncologiche, stampa e pubblicazione di materiale informativo. Altro obiettivo importante è quello di promuovere la prevenzione oncologica attraverso materiale informativo, conferenze sulla prevenzione, corsi di cucina preventiva per adulti e bambini. Nel 2016 sempre nell’ottica della promozione della salute ha organizzato il circuito di conferenze dal titolo I sabati della salute: un percorso, durato un anno, di conferenze a tema legate tutte da un sottile filo conduttore: la consapevolezza. Solo la conoscenza infatti ci rende consapevoli di ciò che ci circonda e liberi di scegliere come vivere la nostra vita e la nostra salute. Da questa bella esperienza nasce questo libro che vuole promuovere quanto emerso durante il circuito al maggior numero possibile di persone, affinché la buona informazione possa propagarsi e aiutare sempre più a capire che la prevenzione dipende prima di tutto da noi.

Castello di Masino

Catalogo della Biblioteca dello Scalone - vol. I A-C

a cura di Lucetta Levi Momigliano, Laura Tos

editore: Interlinea

pagine: 384

Ecco il primo dei quattro volumi del Catalogo della Biblioteca dello Scalone del Castello di Masino. Il Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, con Decreto del 28 maggio 1988, aveva definito la raccolta libraria custodita nel Castello Valperga di Masino «di eccezionale interesse artistico, storico, culturale», e l’aveva sottoposta a tutte le disposizioni di tutela stabilite dalla legge. A partire dal 1988, fu possibile iniziare la pulitura, il riordinamento e la catalogazione informatizzata di circa 25 000 volumi. La raccolta libraria è frutto di un collezionismo di alto livello rappresentato, sin dall’inizio del XVII secolo, dai personaggi più importanti della famiglia Valperga, sempre aggiornati sulla cultura scientifica e letteraria del loro tempo e in contatto con l’intellettualità della corte sabauda e delle altre corti europee. Il Catalogo è uno strumento importante per la diffusione della conoscenza delle memorie di una tra le più prestigiose famiglie aristocratiche subalpine e per l’approfondimento delle ricerche sulla storia del Piemonte. La schedatura dei singoli volumi è stata condotta dalla bibliotecaria del Castello che ha prestato attenzione ai singoli esemplari individuando ex libris, firme di possesso, dediche, e ogni possibile notazione utile a ripercorrere il filo delle collezioni, il gusto e la cultura dei singoli committenti.

Castello di Masino

Catalogo della Biblioteca dello Scalone - vol. II D-K

a cura di Lucetta Levi Momigliano, Laura Tos

editore: Interlinea

pagine: 438

Ecco il secondo dei quattro volumi del Catalogo della Biblioteca dello Scalone del Castello di Masino. Il Ministero per i Beni Culturali e Ambientali aveva definito la raccolta libraria custodita nel Castello Valperga di Masino "di eccezionale interesse artistico, storico, culturale". La raccolta libraria è frutto di un collezionismo di alto livello rappresentato, sin dall'inizio del XVII secolo, dai personaggi più importanti della famiglia Valperga. La schedatura dei singoli volumi è stata condotta dalla bibliotecaria del Castello che ha prestato attenzione ai singoli esemplari individuando ex libris, firme di possesso, dediche, e ogni possibile notazione utile a ripercorrere il filo delle collezioni, il gusto e la cultura dei singoli committenti.

Castello di Masino

Catalogo della Biblioteca dello Scalone - vol. III L-R

a cura di Lucetta Levi Momigliano, Laura Tos

editore: Interlinea

pagine: 488

Ecco il terzo dei quattro volumi del Catalogo della Biblioteca dello Scalone del Castello di Masino. IL Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, con Decreto del 28 maggio 1988, aveva definito la raccolta libraria custodita nel Castello Valperga di Masino «di eccezionale interesse artistico, storico, culturale», e l’aveva sottoposta a tutte le disposizioni di tutela stabilite dalla legge. A partire dal 1988, fu possibile iniziare la pulitura, il riordinamento e la catalogazione informatizzata di circa 25 000 volumi. La raccolta libraria è frutto di un collezionismo di alto livello rappresentato, sin dall’inizio del XVII secolo, dai personaggi più importanti della famiglia Valperga, sempre aggiornati sulla cultura scientifica e letteraria del loro tempo e in contatto con l’intellettualità della corte sabauda e delle altre corti europee. Il Catalogo è uno strumento importante per la diffusione della conoscenza delle memorie di una tra le più prestigiose famiglie aristocratiche subalpine e per l’approfondimento delle ricerche sulla storia del Piemonte. La schedatura dei singoli volumi è stata condotta dalla bibliotecaria del Castello che ha prestato attenzione ai singoli esemplari individuando ex libris, firme di possesso, dediche, e ogni possibile notazione utile a ripercorrere il filo delle collezioni, il gusto e la cultura dei singoli committenti.

Fotodermatologia e fototerapia

di Giorgio Delrosso

editore: Interlinea

pagine: 328

La fotodermatologia e la fototerapia rappresentano ormai discipline consolidate, con numerosi campi di applicazione in ambito dermatologico e non. A esse si rivolgono non solo il dermatologo, ma anche l'allergologo, l'internista, l'ematologo e il chirurgo plastico con una irrinunciabile sinergia e interdisciplinarietà per il trattamento di un numero sempre più ampio di patologie. Le strumentazioni in uso offrono dispositivi diagnostici e terapeutici integrati in modelli informatici, per ottimali protocolli terapeutici e per il follow up. In questo testo si vuole offrire un percorso conoscitivo e progressivo che dalla fotofisica, dalla fotochimica e dalla fotobiologia perviene alla trattazione della fotodermatologia e alla fototerapia, dove l'esperienza dello scrivente si integra con la revisione della letteratura internazionale. In particolare il capitolo sulla fototerapia e l'auricoloterapia rappresenta un innovativo campo di applicazione dove dermatologo e psichiatra offrono al paziente un modello terapeutico certamente sperimentale, ma con un significativo razionale confortato dai positivi risultati raggiunti.

Capillaroscopia dermatologica

di Giorgio Delrosso

editore: Interlinea

pagine: 152

La capillaroscopia periungueale è un'indagine osservazionale non invasiva che permette l'osservazione in vivo di piccoli vasi (diametro inferiore a 500 micron) utilizzata correntemente come esame complementare, ma ormai irrinunciabile, nell'iter diagnostico e nel follow up di malattie autoimmuni, quali la sclerodermia, il lupus eritematoso, la dermatomiosite e altre affezioni microcircolatorie come le turbe vasospastiche periferiche (fenomeno di Raynaud, acrocianosi). "Capillaroscopia dermatologica" vuole essere un contributo allo studio delle suddette patologie, con un indispensabile correlato introduttivo anatomo-fisiologico, le peculiarità della metodica e la descrizione dei quadri capillaroscopici, non disgiunta dagli aspetti clinici e anatomo-patologici delle malattie trattate. Le immagini iconografiche, poste come "Atlante" a fine testo, caratterizzano l'impronta anche sicuramente didattica del libro.Con la collaborazione di Pamela Farinelli.GLI AUTORIDott. Giorgio DelrossoDirigente Medico, Responsabile Servizio di Fototerapia Clinica Dermatologica Università degli Studi “A. Avogadro” Azienda Ospedaliero-Universitaria “Maggiore della Carità”, Novara Dott.ssa Pamela Farinelli Dirigente Medico, Clinica Dermatologica Università degli Studi “A. Avogadro” Azienda Ospedaliero-Universitaria “Maggiore della Carità”, Novara

Blue noise

di Fabio Ferrari

editore: Interlinea

pagine: 56

Il giovane "domatore di stelle" con il quale avevamo fatto conoscenza in occasione dell'omonima raccolta d'esordio, selezionata al premio LericiPea nel 2002, non ha smesso di cercare di addomesticare la forza tanto brutale quanto ideale delle occasioni della vita, imperfette e terrene ma con la vocazione all'assoluto e al cielo. Fabio Ferrari è un poeta che si guarda intorno alla ricerca di se stesso perché il mondo è uno specchio in cui scoprirsi uno, nessuno e centomila: "io, senza patente alcuna di sopravvivenza, / attendo gli esiti di una stagione consacrata alla poesia / e sono solo in un bazar di cose che nessuno vuole più".

L'Ambrosiana e Leonardo

I disegni del Codice Atlantico e i dipinti di Leonardo da Vinci

di Pietro C. Marani, Marco Rossi e Alessandro Rovetta

editore: Interlinea

pagine: 176

Il volume illustra il corpus delle opere di Leonardo da Vinci possedute dalla Biblioteca-Pinacoteca Ambrosiana, l'istituzione milanese fondata da Federico Borromeo nel 1607: il celeberrimo Codice Atlantico (così chiamato a causa del suo formato da "atlante"), ventisette disegni autografi, la tavola del Musico, oltre a un buon numero di opere degli allievi, alle incisioni dei cosiddetti nodi vinciani, al codice del De divina proportione di Luca Pacioli con sessanta disegni leonardeschi a colori (catalogo della mostra dell'Ambrosiana di Milano, dicembre 1998 - aprile 1999).

Gli "Amorum libri" e la lirica del Quattrocento

Con altri studi boiardeschi

a cura di Antonia Tissoni Benvenuti

editore: Interlinea

pagine: 264

Degli Amorum Libri di Matteo Maria Boiardo (1441-1494), il risultato più maturo della lirica volgare quattrocentesca, in questo volume si discutono le varianti redazionali e i tempi di composizione, sulla scorta dell'edizione critica recentemente messa a punto. Altre pagine riguardano la costruzione del sonetto; le interferenze con i canzonieri di Petrarca, di Cornazano e dell'anonimo cantore di Costanza Costabili; le influenze stilnovistiche nella lirica dell'Italia settentrionale. Una sezione del volume è infine dedicata a un testo di Sebastiano Corrado, professore universitario a Bologna alla metà del Cinquecento, che offre un quadro particolareggiato su ciò che era e rappresentava la cultura classica nell'Emilia boiardesca. A cura di Antonia Tissoni Benvenuti.

L'Entrée d'Espagne

di Anonimo padovano

editore: Interlinea

pagine: 528

Per la collana “Opere di Matteo Maria Boiardo”, L'Entrée d'Espagne

Boiardo, Ariosto e i libri di battaglia

Atti del Convegno (Scandiano, Reggio Emilia, Bologna, 3-6 ottobre 2005)

a cura di Andrea Canova, Paola Vecchi Galli

editore: Interlinea

pagine: 552

I capitoli che le storie letterarie dedicano al romanzo cavalleresco si rivelano fatalmente inadeguati a dominare una gigantesca mole di testi, in versi e in prosa, scritti tra il medioevo e l'età moderna. La schiera dei "libri di battaglia" annovera i suoi campioni più famosi, come Pulci, Boiardo, Ariosto e Tasso, ma anche uno stuolo di anonimi, di minori e di minimi, che hanno divertito generazioni di lettori lungo un arco plurisecolare. Gli ultimi decenni hanno visto grandi progressi nella conoscenza di questa multiforme letteratura e ne hanno confermato la centralità nella costruzione della cultura italiana ed europea. Il convegno di Scandiano, Reggio Emilia e Bologna ha fatto il punto della situazione e ha aperto nuove prospettive di ricerca. I saggi qui raccolti recuperano la memoria smarrita, o spesso solo in parte occultata dal tempo, di una tradizione generosa: una linea forte che come poche altre ha saputo influenzare l'immaginario di un pubblico rinnovatosi di continuo. Il vitale intreccio di cantari e poemi, la fitta rete intertestuale, le riflessioni teoriche sul genere portano alla luce le strategie longeve che, conservando o innovando, hanno accompagnato "le donne e i cavalieri, le armi e gli amori" fino alla contemporaneità.

Boiardo, il teatro, i cavalieri in scena

Atti del convegno Scandiano 15-16 maggio 2009

a cura di Giuseppe Anceschi, William Spaggiari

editore: Interlinea

pagine: 296

La questione delle fonti nei libretti d’opera, la preminenza degli uni rispetto all’altra (o viceversa) angustiano da sempre le storie letterarie, non meno di quelle musicali. Si tratta di problemi sostanzialmente irrisolti, considerati con sospetto da entrambe le parti e comunque soggetti alla variabilità dei tempi; li si può riassumere nel motto, largamente divulgato, «prima la musica poi le parole», oggetto per la sua rilevanza anche di specifiche rappresentazioni sceniche. I contributi qui raccolti, presentati in occasione del IV convegno di studi organizzato nel 2009 a Scandiano dal Centro Studi Matteo Maria Boiardo, si sono proposti di analizzare i modi e i tempi in cui il mondo letterario cavalleresco, consolidatosi a Ferrara anche nella dimensione teatrale dopo l’archetipo boiardesco e con la presenza poi dominante dell’Ariosto, si è depositato nel melodramma barocco e rococò italiano (ma non solo), fino al Settecento e oltre. Ne è sortito un panorama variegato che, pur privo di un centro focale (volutamente non perseguito), insegue qua e là nei campi più diversi “i cavalieri all’opera” e sollecita ulteriori linee di ricerca, piuttosto che proporre soluzioni chiuse.

Miscellanea boiardesca

a cura di Cristina Montagnani

editore: Interlinea

pagine: 136

Che cosa sappiamo, oggi, della letteratura cavalleresca che si sviluppò in Italia nel Quattrocento? Certamente più di quanto non ne sapessimo una trentina d’anni fa, e questo è di un certo conforto. A differenza di quanto accade con la lirica coeva, su cui c’è ancora molto da fare, ma della quale ciascuno di noi ha in mente una mappa, una gerarchia di autori e di opere, sul terreno cavalleresco si aprono di fronte a noi territori sconfinati, percorsi da una moltitudine di testi, o di forme varianti di uno stesso testo (o di una stessa storia? Caso che per un canzoniere non si dà mai) che è difficile, per usare una metafora di grana un po’ grossa, irregimentare. Anche perché i romanzi cavallereschi sono stati non solo numerosi, ma amatissimi dai lettori, che hanno letteralmente divorato prima i manoscritti, poi le edizioni a stampa dei loro libri preferiti, non lasciando a noi moderni che i lacerti di un genere, poche tessere di un puzzle irremediabilmente scomposto. I saggi raccolti in questo volume, che coprono l’arco cronologico compreso fra Entrée d’Espagne e Inamoramento d’Orlando, si propongono, per quanto possibile, di mettere a fuoco qualche segmento di questa storia ancora in gran parte da scrivere.

Corti e cortigiani

Arte di governo e buone maniere nella vita di corte

di Giuseppe Anceschi

editore: Interlinea

pagine: 152

Lungo la storia d’Italia, dal Quattrocento ai giorni nostri, questo libro propone una riflessione sulla figura dei cortigiani, un tempo maestri assoluti di civiltà e di cultura, letterati, musicisti, pittori, scultori, architetti e in seguito (fino a oggi) intristiti “pifferi” del padrone di turno. Uno studio storico con pungenti incursioni nell’attualità sociale e politica contemporanea.

Al di là dei volti

Poesie 1980-2016

di Luigi Olivetti

editore: Interlinea

pagine: 196

Questo libro, che raccoglie testi scritti in un vasto arco di tempo, ci mostra la complessità dell’ispirazione di Luigi Olivetti, a cavallo di due mondi, di due lingue, entrambe lingue madri pensando alla presenza di “due” madri, una naturale e una adottiva, che corre per tutto il libro («Addio madri della vita / del sussulto / dolce e dell’ultima carezza…»). I luoghi si susseguono in questo libro comparendo nella loro centralità o per scorci improvvisi, e dietro i luoghi c’è l’anima e, dichiaratamente, con un richiamo a James Hillman, l’Anima del mondo. Ci sono, dietro i luoghi e l’anima, i miti; quello dei Lari, «silenziosi custodi della casa», quello di Hermes, «messaggero del fato». E anche se non mancano poesie autobiografiche, il tessuto connettivo di questa raccolta è quell’attitudine iniziatica a vedere l’universale nel particolare, a cogliere, senza simbolismi virtuosistici, il lato simbolico di ogni esperienza e del linguaggio. La forma in cui Luigi Olivetti tornisce i suoi testi è varia come la sua ispirazione. Il verso è spesso affilato liricamente verso l’alto. Ma può anche diventare discorsivo, narrativo. Insomma, il lettore trova qui un libro che compendia un lavoro e lo rilancia, un’alta esperienza di vita e di cultura, un raffinato esercizio di stile, una passione inesausta, qualità tutt’altro che comuni oggi: tutte buone ragioni per leggere Olivetti e lasciarsene incantare.

La giostra

di Paolo Senna

editore: Interlinea

pagine: 32

"Sulle orme del poeta ligure Camillo Sbarbaro, Senna ha appreso e messo a frutto che la poesia guadagna in verità quanto meglio raggiunge la seconda scena, dietro le parole (e nelle sue poesie, accanto a quella dichiarata di Sbarbaro, c'è la presenza non meno attiva di Montale, egualmente poeta dell''oltre'). Accanto alla norma essenziale, così bene qui osservata e così, da tanti, disattesa (incapaci come sono di uscire da un sostanziale dilettantismo), che cioè i poeti debbono leggere assiduamente i poeti, un altro e egualmente produttivo dispositivo di inventio è visibile in La giostra, e cioè il suo voler essere un'opera aperta."

Int e’ zét dal mi calér

di Marino Monti

editore: Interlinea

pagine: 144

Poesia d’occasione – in senso non banalizzabile – quella di Marino. Poesia di vita che viene dalle occasioni della vita. Poesia di un poeta sinteticamente lirico, di un poeta che ha la tipica fissità (e si dica pure fissazione) dei lirici; ossia il ritorno frequente agli stessi luoghi (in senso lato), che è poi un ritorno continuo al luogo da cui non si è mai per davvero partiti, da cui non ci si è mai veramente allontanati. Improduttivo sarebbe cercare di ingabbiare questa poesia in sezioni tematiche (anche per questo, credo, Marino non recinta i suoi temi), perché a dettarla sono sempre e solo le “occasioni”, investite di un sentimento che ne riscatta la banalità, che ne estrae l’essenza mettendone in tutta evidenza il valore, la cifra simbolica. Anche se poi in questa poesia non c’è nulla di sovrapposto, di intellettualistico, in definitiva di pretenzioso. Il suo fascino viene, al contrario, dall’estrema decenza del dire, dall’austera e pensosa evidenza delle cose, dalla mai forbita quotidianità delle “parole inventate” (ossia ritrovate).

L'estro delle maree

Dieci notturni

di Alessandro Turci

editore: Interlinea

pagine: 56

L’Estro delle maree costituisce l’esordio poetico di Alessandro Turci, nato a San Remo il 7 ottobre 1970 ma formatosi tra Milano, Parigi e Berlino. Tra la capitale tedesca e quella italiana è avvenuta la gestazione di questi dieci notturni, dove ben visibili sono le fonti d’ispirazione: la Liguria, la classicità, il fascino di un certo ermetismo e il mare. Accanto ai sonetti l’autore propone prose che vogliono svelare in controluce la filigrana dei versi, così come le dieci chine di Héctor Navarrete, l’artista nato a Córdoba-Argentina nel 1955, ne costituiscono un laconico e al tempo stesso evocativo controcanto. La scelta di pubblicare questa raccolta d’esordio è stata confortata dall’approvazione di Claudio Magris con un giudizio che può essere un invito alla lettura: «poesia strana, imprevedibile e intensa, che colpisce a fondo. Quella luce blanda, quella prudente luna e quel vento crudo e tutto quel senso d’intrepido fissare il volto e lo sgomento della vita s’incidono fortemente. Come d’altronde quei neri meriggi e quegli inverni velieri veramente s’imprimono nella memoria». Perciò questi versi chiedono d’essere ascoltati con un impegno: «non chiedere alla voce di mentire / i suoi ricordi».

Di fiori e di foglie

di Anna Maria D'Ambrosio

editore: Interlinea

pagine: 72

Non inganni l'agevole entrata in questo giardino di fiori e foglie: la poesia apparentemente calma e luminosa che descrive un paesaggio colorato è subito fortemente inquietante, una sorta di montaliano delirio d'immobilità. La poesia da cui il titolo è tratto enuncia in metalinguaggio una coscienza precisa dell'autrice, il succo di tutta la raccolta: fiori e foglie sostituiscono sguardi alternativi e fa parte dell'"Altrimenti cosa" anche l'enunciazione di ciò che non vuole, ciò che non è. A partire da questo si può cogliere il senso di una poesia colta e raffinata, ricchissima di echi intertestuali eppure simile solo a se stessa. Tutto è fermo e tutto s'interroga, l'io poetante invece di rifulgere se ne sta nascosto, parla con se stesso e talora sembra inscenare una favola mistica.

Le vertebre del tempo

di Piero Ranaudo

editore: Interlinea

pagine: 72

Le poesie di Ranaudo, al di là di ogni catalogazione critica, s’impongono alla mente e al cuore del lettore per l’immediata vivezza delle immagini, per una grazia spontanea, la stessa che ci fa ammirare l’apparire improvviso di un arcobaleno dopo un acquazzone, stupefatti e al contempo grati di partecipare a un fenomeno naturale affascinante e inconsueto. «Amo i frutti della terra», confessa Ranaudo, «il respiro della terra il mio polmone»: con questo animo e con questo vigore prende vita il suo sguardo, si allertano le sue sensibilissime antenne a captare (a cantare) luci e ombre, voci e silenzi in una vita che non perde il suo sapore di scommessa e di avventura e tanto più merita di essere esplorata e vissuta con piena disponibilità, in attesa di una “rivelazione”, di una presenza, di un incontro, a cominciare da se stessi.

La cuscénza di tram

di Franco Spazzi

editore: Interlinea

pagine: 144

Franco Spazzi, milanese, è poeta e pittore acquerellista e nelle sue liriche, scritte nel dialetto di Lanzo d'Intelvi, dipinge la sua città (Metropolis), i ricordi più cari (Aerobóte) ma anche immagini paesane e domestiche, religiose e letterarie (Durante Alaghieri). Scrive Alberto Casiraghy: "Poche persone al mondo hanno la gioia di vivere e l'entusiasmo di Franco Spazzi. Franco è un vero alchimista rinascimentale, riesce a trovare formule e parole in ogni anfratto".

La casa e altre poesie

di Titos Patrikios

editore: Interlinea

pagine: 64

«Come ha scritto Filippomaria Pontani, per Patrikios la poesia è soprattutto “testimonianza, rimedio all’oblio, inesausta esortazione al ricordo dei compagni uccisi, della barbarie vissuta e mai del tutto debellata, del dolore che non solo lui […] ma tutta una generazione, un popolo, un mondo hanno patito, seppure a vari gradi di coinvolgimento, di consapevolezza, di indignazione”. La memoria è per il poeta l’unico antidoto all’orrore sempre incombente, un rifugio amaro e nel contempo ineludibile per l’uomo contemporaneo. E il giudizio sulla storia, dice il poeta, dev’essere spietato: “Dobbiamo giudicare anche il giudice”. Di qui il suo sguardo critico sul mondo. Anche se, come afferma, “nessun verso può rovesciare i regimi”, memore della lezione di Ritsos granitica rimane la sua fede nella poesia, cui è demandato il compito, passando in rassegna il passato, di cercare risposte “a domande non ancora fatte”, e di vigilare sull’inconsapevole scialacquìo di quelle conquiste che hanno richiesto tanti sacrifici e tanto sangue. In questo filone della memoria si inserisce l’opera più recente di Patrikios, La casa (2009). Si tratta di un poemetto in sei parti di struttura narrativa ma dal ritmo accentuatamente poetico, dove la rievocazione della casa in cui il poeta ha abitato dai dodici anni è il pretesto per ripensare con il distacco della maturità gli sconvolgenti eventi politici e sociali che ha vissuto la Grecia per lunghi decenni del secolo scorso, e che hanno drammaticamente segnato più di una generazione, ma soprattutto il poeta, che ne è stato testimone e protagonista» (dalla presentazione di Nicola Crocetti).

La lingua del peccato e altri testi poetici

di Adonis

editore: Interlinea

pagine: 48

«"Se non scrivo, sento che la mia vita non ha senso, perché la scrittura mi consente di comprendermi e di meglio comprendere il mondo nel quale vivo; mi consente di vivere meglio, di allargare le frontiere". Sono parole di Adonis. Il poeta arabo più conosciuto e tradotto in Occidente. Adonis (pseudonimo di Ali Ahmad Said Esber), nato nel 1930 a Qassabin in Siria da una famiglia di origine contadina, ha cercato spasmodicamente sia nella composizione poetica sia nella vita la libertà. Dopo gli studi universitari a Damasco, dove si è laureato in filosofia, viene arrestato e incarcerato per sei mesi per la militanza in seno al Partito Socialista Siriano. È uno dei motivi per cui si trasferisce a Beirut e in seguito a Parigi, dove risiede tuttora.Poeta del paradosso e dell’estremo, della tensione mistica e della ricerca continua sui più grandi misteri dell’esistenza, la poesia di Adonis abbraccia sia la tradizione occidentale del lirismo alto e filosofico di Hölderlin, Baudelaire, Rilke, sia quella arabo-islamica di autori come il mistico iracheno del X secolo Niffari e il poeta ribelle del IX secolo Abu Nuwas. Adonis, pur rispettando le forme classiche del linguaggio, si libera dalle strutture tradizionali della letteratura araba per ricercare il valore assoluto della parola, espresso dal verso libero.Nei suoi editoriali sul quotidiano arabo Al Hayat e durante le conferenze che tiene nel mondo arabo si propone come uno strenuo difensore della libertà umana e il più acerrimo nemico dei fautori dell’islam politico. È questo forse uno degli aspetti di Adonis meno noti al pubblico occidentale che andrebbe invece scoperto e presentato accanto alla sua opera poetica, che non a caso lo vede esaltare i poeti ribelli della tradizione araba come Abu Nuwas, Mutanabbi e Abu al-Ala al-Maarri» (dalla presentazione di Valentina Colombo).

Solo buone notizie

di Andrea De Alberti

editore: Interlinea

pagine: 88

«Per chi è costretto dall’anagrafe a essere cittadino poetico di nuova generazione in un mondo vecchio e in una provincia dell’ormai unico impero, l’aggiornamento tematico e formale si rigenera, semplificandosi, sui minimi comuni multipli dell’altezza e della profondità. Il dettato contemporaneo inizia da ogni dove, da un undique di agevole orientamento, per chi muove comunque da Virgilio o da Orazio o da Lucrezio, e transita per capolinea filmici e musicali, che già per i loro padri avevano voce e nomi più spesso stranieri» (Angelo Stella).

Un po' di repubblica

di Luciano Erba

editore: Interlinea

pagine: 64

La poesia può essere testimonianza di valori civili e morali nel mondo di oggi? Per recuperare questa dimensione dell'espressione lirica è nato nel 2005 il primo festival italiano di poesia civile a Vercelli con un premio assegnato nell'edizione inaugurale a Luciano Erba. Per l'occasione il poeta milanese, una delle voci più importanti della letteratura italiana contemporanea, in queste pagine offre ai suoi lettori testi ancora inediti e una sua lontana ma sempre attuale traduzione di forte impegno civile.

Carlo Bascapè

Un vescovo sulle orme di san Carlo

di Dorino Tuniz

editore: Interlinea

pagine: 48

«Il più celebre vescovo di Novara dopo il patrono san Gaudenzio è Carlo Bascapè. Già segretario di san Carlo Borromeo, di cui è il primo biografo

Alessandro Antonelli

Un protagonista dell'architettura

di Diego Boca

editore: Interlinea

pagine: 48

«Chi è quel matto che sta facendo la cupola di San Gaudenzio a Novara?» si chiese nel 1863 un gruppo di architetti riuniti a Firenze.

Giacomo Fauser

La passione per la ricerca scientifica e per il bene dell'umanità

di Giovanni Pieri

editore: Interlinea

pagine: 48

Giacomo Fauser è una figura di spicco dell'industria chimica italiana moderna. Come geniale inventore ha rotto il monopolio tedesco sulla tecnologia di produzione dell'ammoniaca

Giuseppe Prina

Il genio delle finanze di Napoleone

di Paolo Cirri

editore: Interlinea

pagine: 48

Giuseppe Prina è più conosciuto per la sua proverbiale drammatica fine che per quello che fece nella sua vita.

La Marchesa Colombi

Una scrittrice nella Novara dell'800

di Silvia Benatti

editore: Interlinea

pagine: 48

Nata nel cuore della Novara dell’800, La Marchesa Colombi è un’autrice ancora oggi ristampata, letta, apprezzata e studiata, anche all'estero

Lisàndar

Sandro Bermani: il sindaco poeta

di Mauro Begozzi

editore: Interlinea

pagine: 48

Poeta, musicista, avvocato, sportivo, tifoso, buongustaio, pittore, giornalista, militante e dirigente politico, amico, esempio e, su tutto, novarese tra i novaresi.

Guido Cantelli

Il direttore d'orchestra entrato nel mito

di Mario Giarda

editore: Interlinea

pagine: 48

Il 24 novembre 1956 moriva, in una sciagura aerea a Orly, Guido Cantelli, il giovane musicista novarese che da una settimana appena era stato nominato direttore stabile dell'orchestra del Teatro alla Scala.

Il presidente Oscar Luigi Scalfaro

Una storia novarese

di Gianfranco Quaglia

editore: Interlinea

pagine: 120

Novara è entrata nella storia del Novecento anche grazie a Oscar Luigi Scalfaro, settimo presidente della Repubblica italiana.

Un prefetto per l'Italia

Antonio Malusardi da Vespolate alla Sicilia

di Maria Adele Garavaglia

editore: Interlinea

pagine: 312

Un romanzo con documentati fondamenti storici che racconta la vita avventurosa del vespolino Antonio Malusardi, che da impiegato dell’intendenza generale di Novara arrivò a diventare prefetto di Palermo

Monterosa blues

di Lorenzo Arco

editore: Interlinea

pagine: 168

«In bilico tra la bellezza di un ricordo e la necessità di raccontare»: ecco la favolosa storia di Miki, vissuta tra il Novarese e l’Ossola degli anni settanta.

La fiera di Novara e altre storie della memoria

Un'antologia

di Dante Graziosi

editore: Interlinea

pagine: 160

Per la prima volta un’antologia di alcuni dei migliori racconti di Dante Graziosi, il cantore della Terra degli aironi

Sopra il tavolo della cucina

Donne che intrecciano storie

a cura di Vilma Gervasoni, Rossella Köhler

editore: Interlinea

pagine: 160

Sopra il tavolo della cucina – Donne che intrecciano storie è una raccolta di interviste fatte da donne ad altre donne

Grido silenzioso

Una storia di dignità riconquistata

di Maria Adele Garavaglia

editore: Interlinea

pagine: 144

La storia vera di alcune ragazze africane fatte venire in Italia (a Novara) con l’inganno e poi costrette a prostituirsi,

Aurora e le altre

Storie di liberazione e speranza

di Maria Adele Garavaglia

editore: Interlinea

pagine: 160

Aurora e le altre non è un libro qualunque: ha nelle sue pagine tutto il peso della verità e del dramma.

Un uomo che conta

La storia di Andrea Borgnis

di Benito Mazzi

editore: Interlinea

pagine: 112

Il vigezzino Andrea Borgnis (1930-1980), "scaturito" da quella fucina di atleti che è il corpo dei Vigili del Fuoco, dopo solo pochi mesi di attività agonistica salì sul podio tricolore nella categoria dei massimi-leggeri del sollevamento pesi. Entrò nelle squadre nazionali azzurre e dal 1956 vinse titoli in serie. Un campione di generosità e di altruismo, prima che sportivo, come Mazzi ricorda in questo suo ritratto.

Un viaggio a Lourdes

di Mario Soldati

editore: Interlinea

pagine: 70

Un diario con personaggi ricco di poesia e vitalità

Milano-Europa

Sette capitoli sull’Ottocento tra letteratura e storia

di Carla Riccardi

editore: Interlinea

pagine: 172

Milano-Europa sono le coordinate di geografia e storia della letteratura italiana che si aprono anche a musica, arte, scienza in questo percorso critico ricco e articolato che muovendo dal Romanticismo porta alla narrativa che prepara il nuovo secolo. In occasione dei settant’anni di Carla Riccardi, professore ordinario di Letteratura italiana presso l’Università di Pavia, il libro raccoglie – per iniziativa di alcuni amici e colleghi – sette saggi che la festeggiata ha pubblicato recentemente in varie sedi, scelti per affinità tematica e cronologica: la letteratura, la cultura, la storia dell’Ottocento, da Manzoni a Verga, agli Scapigliati.

Carlo Dionisotti. La vita, gli studi, il pensiero di un letterato del Novecento

Atti del Convegno Romagnano Sesia, 20 settembre 2008

a cura di Carlo Carena, Roberto Cicala

editore: Interlinea

pagine: 120

«Un incontro su Carlo Dionisotti nella sua Romagnano ha un significato e un carattere del tutto particolare» si legge negli atti del convegno di studi promosso nel centenario della nascita dell’autore di Geografia e storia della letteratura italiana. Sono aggiornati e messi in luce i maggiori aspetti della produzione scientifica e della personalità di un maestro indimenticato, filologo e storiografo tra letteratura, politica ed editoria, fra Londra, Torino e il Piemonte Orientale. Come egli ha scritto: «Nella nostra cultura si riafferma l’esigenza, che della cultura è propria, di intendere, senza altro scrupolo che della verità, lo sviluppo delle idee e dei fatti. Tocca dunque a coloro che fanno professione di storici e non di politici assumersi questo compito di rileggere e di verificare i testi, di assodare fino a che punto e in che grado l’attuale disfatta coinvolga la responsabilità dell’Italia prefascista, della terza Italia». Relazioni di Mauro Bersani, Carlo Carena, Giuseppe Frasso, Giorgio Panizza, Giovanni Tesio, Claudia Villa.

Lingua e stile nell'Ottocento italiano: due saggi

Atti del corso di aggiornamento, Novara, marzo-aprile 1998

di Vincenzo Mengaldo e Giuseppe Zaccaria

editore: Interlinea

pagine: 64

Il volume propone i contributi di due specialisti riguardo ad aspetti del romanzo ottocentesco italiano: da un'analisi originale dei colori linguistici nelle Confessioni di un italiano di Nievo alla parabola del romanzo in Sacchetti e Torelli, dal genere autobiografico a quello storico-politico.

Scrittori e città

L'immagine di Novara negli sguardi letterari di sei scrittori dell'ultimo secolo

a cura di Giorgio Bárberi Squarotti, Roberto Cicala

editore: Interlinea

pagine: 184

L'immagine di Novara negli sguardi letterari degli scrittori dell'ultimo secolo, a cura di Roberto Cicala, con un saggio introduttivo di Giorgio Bárberi Squarotti.

Al cuore della realtà

Eugenio Corti scultore di parole

a cura di Elena Landoni

editore: Interlinea

pagine: 144

Autore di un best seller come Il cavallo rosso, giunto ormai alla trentaduesima edizione, Eugenio Corti è stato uno di quegli intellettuali scomodi perché sempre disallineati, che all’epoca di Papini e di Giuliotti si sarebbe detto “salvatici” o “malpensanti”. Attingendo anche a documenti d’archivio, i saggi qui raccolti compongono un profilo a tutto tondo dello scrittore brianteo, di cui indagano l’opera e la vita, i rapporti con la storia e con le ideologie, le peregrinazioni attraverso l’Europa e l’attaccamento alla sua terra d’origine, il forte realismo e il lievito religioso che tutto permea, tutto illumina, tutto redime.

«Odisseico peregrinare»

L’opera letteraria di Giancarlo Buzzi

a cura di Silvia Cavalli

editore: Interlinea

pagine: 200

Giancarlo Buzzi (1929-2015) è stato una figura poliedrica, polytropos come l’eroe omerico: scrittore, critico letterario, dirigente d’azienda. La sua produzione letteraria ha attraversato il Novecento e ne ha incarnato lo spirito, passando dall’ispirazione industriale dei primi romanzi alla tensione innovativa delle sue opere maggiori. Questo volume vuole restituire un ritratto dell’uomo e dell’intellettuale, esplorare le pagine dei suoi libri e indagare i rapporti che lo hanno legato alle personalità più in vista del secolo scorso. L’«odisseico peregrinare» è quello di Isabella, protagonista del suo capolavoro, ma anche quello di Buzzi e di ogni autore, alla ricerca di verità celate nei meandri dell’esistenza.

La letteratura concentrazionaria

Opere di autori italiani deportati sotto il nazifascismo

di Elena Rondena

editore: Interlinea

pagine: 292

È possibile scrivere sulla deportazione? Non è più auspicabile il silenzio? A tali interrogativi intende dare risposta questo libro, che viene a colmare un vuoto critico e storiografico teorizzando, nella prima parte, il canone della “letteratura concentrazionaria”, della cui ricchezza dà prova la rosa delle ventuno opere degli autori italiani, per lo più sconosciuti, proposte nella seconda parte. La suddivisione per generi (saggio, diario, lettere, racconto, autobiografia, romanzo, poesia), inoltre, propone gli strumenti per un’analisi che ne rivendica il valore eminentemente letterario. Si può pertanto avvalorare il giudizio che l’ex internato Andrea Bianco espresse sul settimanale “Deportazione” nel 1946: «È vero, come dicevano i nostri maestri, che quando un sentimento riesce a dar vita ad una poesia, ad un romanzo, ad una commedia, riesce in una parola a fare letteratura, essa ha radici profonde nell’animo umano e non può quindi essere una passione labile e caduca, ma è destinata a germogliare, a dare frutti sempre più belli».

Osmosi letterarie

Sei paradigmi moderni

a cura di Francesco Mattesini

editore: Interlinea

pagine: 120

Alcuni episodi emblematici di una feconda circolazione di opere e di idee: dai cenacoli parigini d’avanguardia alla pratica delle traduzioni, dalla politica editoriale alla cultura d’autore, dalla fortuna dei classici all’affermarsi di una categoria estetica come l’ironia, che ha segnato, in parte, il volto stesso della letteratura moderna, il libro ricostruisce occasioni e canali, uomini e luoghi, di una mediazione culturale che annoda la letteratura italiana all’America e all’Europa. Proficui anche per le diverse sollecitazioni che pongono sul piano metodologico, i sei contributi  raccolti nel volume compongono un polittico rievocativo, su cui è adombrata la storia e la geografia delle “osmosi letterarie”, dalle origini romantiche della modernità agli ultimi approdi postmoderni.

Viaggio per l'Italia all'insegna dell'«Unità»

di Alfonso Gatto

editore: Interlinea

pagine: 128

A conclusione dei 150 anni dell’Unità d’Italia sono qui raccolti gli articoli, inediti in volume, che il poeta Alfonso Gatto scrisse in occasione di un viaggio svolto nel 1949

Non-memorie

di Jurij Michajlovič Lotman

editore: Interlinea

pagine: 128

Il libro raccoglie il diario e la riflessione umana sul dolore e sulla vita da parte di un rigoroso studioso strutturalista: si tratta di un manoscritto (con disegni inediti) che il figlio ha raccolto e propone ora per la prima volta offrendo uno spaccato di straordinaria umanità sull'esperienza collettiva e personale di un grande pensatore in periodo di guerra in Russia.

Guido Morselli: i percorsi sommersi

Inediti, immagini, documenti

a cura di Elena Borsa, Sara D'Arienzo, Angelo Stella

editore: Interlinea

pagine: 192

Presentazione di Angelo Stella. Un itinerario originale nella vita e nell'opera di Morselli intersecando inediti e abbozzi

Scriviriscriviri

Antologia (1979-2002)

di Salvo Basso

editore: Interlinea

pagine: 104

«Il fuoco di Salvo Basso è la poesia. Non dunque una finalità, ma una necessità» scrive Giovanni Tesio presentando la prima antologia del poeta siciliano curata con il titolo Scriviriscriviri da Renato Pennisi.

Il rito delle labbra

di Filippo Neri

editore: Interlinea

pagine: 64

L’opera accompagna il lettore in un percorso contemplativo e memoriale alla scoperta della sacralità del mondo.

Gli odori dei campi

Poesie scelte

di Ai Qing

editore: Interlinea

pagine: 96

Ai Qing è il poeta della campagna, dei villaggi contadini, degli spazi aperti che ci fanno capire lo spirito più vero della grande Cina.

Sapienza e vita quotidiana

Itinerario etico-spirituale

di Giannino Piana

editore: Interlinea

pagine: 206

Un volume che finalmente, superando i qualunquismi e il lato debole di certe mode, propone un itinerario verso una vera conoscenza personale e intellettuale

Passione

di Laura Curino, Roberto Tarasco e Gabriele Vacis

editore: Interlinea

pagine: 96

Un testo del Laboratorio Teatro Settimo, che racconta la scoperta del teatro e del progressivo raffinamento di una vocazione

Guida sentimentale

di Mario Gromo

editore: Interlinea

pagine: 128

Un capolavoro di stile e di memoria sui luoghi di una città molto amata: Torino.

Passione

di Clemente Rebora

editore: Interlinea

pagine: 128

Un ritratto di Clemente Rebora dai diari dei fratelli rosminiani.

Markheim

di Robert Louis Stevenson

editore: Interlinea

pagine: 40

Dentro un negozio di antiquariato di Londra, nel tempo di Natale, Stevenson ambienta un tragico incontro in cui il protagonista, di fronte al delitto che ha compiuto scopre che comunque «tutti sono migliori della maschera che si vedono crescere addosso e che li soffoca».Markheim è un magistrale racconto morale nello stile inconfondibile di un grande della letteratura. La nuova traduzione restituisce attualità ad un testo di notevole spessore narrativo. La scrittura di Stevenson dimostra uno straordinario equilibrio tra una fantasia  accesa e uno stile preciso e asciutto.

Una notte di Natale

di Dino Garrone

editore: Interlinea

pagine: 48

Per Dino Garrone il Natale era il momento più inquietante dell’anno: quello della resa dei conti. Ecco tre racconti di uno scrittore irregolare, di frontiera da cui emerge un Natale diverso, laico, umanissimo e commovente, dove la propria “natività” è vissuta come confessione privata. Dal ricordo di una notte in cui entrando in chiesa per caso non si sentì più solo, al viaggio su un treno vuoto la sera della vigilia, fino alla memoria della figura della madre. Testi magistrali come ferite aperte di una coscienza insonne, arricchiti da una intensa nota di Marcello Veneziani, uno degli intellettuali contemporanei più attenti alla figura dello scrittore.

Poesia civile

Contributi per un dibattito

a cura di Giusi Baldissone

editore: Interlinea

pagine: 80

La funzione della poesia nella vita civile è tema complesso e attuale: questa raccolta di relazioni, frutto della tavola rotonda organizzata in occasione della quinta edizione del Festival di poesia civile di Vercelli, offre un panorama vasto e ricco di stimoli: la letteratura e la cultura francese engagées nel saggio di Laurence Audéoud; la prospettiva civile nella letteratura italiana, offerta da Giusi Baldissone; le proposte per una riflessione teorica nell’intervento di Federico Bindi; l’ottica comparatistica, sia con la letteratura nordamericana che con quella russa, negli interventi di Guido Carboni e Stefania Sini; l’analisi linguistica delle forme in cui la poesia civile si manifesta nel contributo di Marina Castagneto; la poesia spagnola nel suo incontro con la canzone d’autore, proposta da José Manuel Martín Morán; gli esempi ungheresi e tedeschi, nei saggi rispettivamente di Judit Papp e di Miriam Ravetto. Gli autori si pongono l’obiettivo, da una parte, di offrire esempi di poesia civile nella storia e, dall’altra, di verificare e giustificare la funzione della poesia nell’età contemporanea nel tentativo, come scrive Giusi Baldissone nella presentazione, di offrire «una sorta di manifesto» da proporre «alla riflessione e all’ulteriore approfondimento, per gli anni a venire».

Marcello Venturi. Gli anni e gli inganni

Atti del Convegno di studi (O-Molare, 26-27 giugno 2009)

a cura di Giovanni Capecchi

editore: Interlinea

pagine: 280

Sono qui raccolti gli Atti del convegno svoltosi nel giugno 2009 con l’obiettivo di ripercorrere i momenti fondamentali del lavoro di Marcello Venturi, dagli esordi come scrittore all’attività giornalistica, dal successo di Bandiera bianca a Cefalonia all’impegno costante per non dimenticare il sacrificio della Divisione Acqui, da L’ultimo veliero ai romanzi del Monferrato, dalla stagione degli “anni” e delle speranze a quella degli “inganni” e delle delusioni. Non mancano inoltre, nel volume, una riflessione sulla lingua dei racconti di Venturi e una serie di interventi tematici (sul viaggio, sulla malinconia, sulla percezione del tempo), con l’intento di offrire una lettura trasversale di un’opera che si è snodata lungo circa sessantacinque anni, dagli esordi nel 1942 all’uscita del volume All’altezza del cuore, edito proprio alla vigilia della scomparsa dell’autore avvenuta il 21 aprile 2008, giorno del suo ottantatreesimo compleanno. Interventi di Luigi Ballerini, Alfredo Barberis, Andrea Camilleri, Giovanni Capecchi, Arturo Colombo, Paolo Conte, Julia Dobrovolskaja, Marisa Fenoglio, Gian Carlo Ferretti, Elio Gioanola, Stefano Giovannuzzi, Bodo Guthmüller, Giovanna Ioli, Laurana Lajolo, Raimondo Luraghi, Giuseppe Marcenaro, Giovanni Meriana, Carlo Prosperi, Luigi Surdich, Enrico Testa, Arturo Vercellino, Stefano Verdino.

Le parole del sacro

L’esperienza religiosa nella letteratura italiana

a cura di Giovanna Ioli

editore: Interlinea

pagine: 288

Il volume propone un nuovo punto di vista sul sacro nella cultura e nella letteratura, un tema di recente tornato al centro del dibattito. Gli autori dei saggi s'interrogano e approfondiscono i vari aspetti della questione (a partire da un convegno alla "Biennale Letteratura", San Salvatore Monferrato 8-9 maggio 2003), illuminando aspetti storiografici di grande interesse come il rapporto tra guerra, religione e pace in Montale oppure di Dio e il nulla in Leopardi.

Enrico Emanuelli tra letteratura e giornalismo. Omaggio a cinquant'anni dalla morte

Microprovincia 53

rivista: Microprovincia

pagine: 160

Interventi di Roberto Cicala, Pierfranco Bruni, Raul Capra, Franco Contorbia, Oreste del Buono, Dante Maffia, Eugenio Montale, Ercole Pelizzone, Salvatore Quasimodo, Giancarlo Vigorelli. Con un album fotografico.A cinquant’anni dalla morte, la rivista “Microprovincia” ricorda Enrico Emanuelli tra letteratura e giornalismo con riscoperte, fotografie d’archivio e inediti e rari, con testi di Roberto Cicala, Pierfranco Bruni, Raul Capra, Franco Contorbia, Oreste del Buono, Dante Maffia, Eugenio Montale, Ercole Pelizzone, Salvatore Quasimodo, Giancarlo Vigorelli. Enrico Emanuelli nacque a Novara nel 1909 e, non ancora ventenne, pubblicò il suo primo libro, Memolo, ovvero vita, morte e miracoli di un uomo, per le edizioni della rivista novarese “La Libra”, alla quale collaborò, fondata dall’amico Mario Bonfantini nello stesso anno, il 1928. Portato a una narrazione psicologica di influenza sveviana, fu letterato prima che giornalista (e lo testimonia la cronologia di Ancora la vita, racconti radunati dopo la morte a cura di Carlo Bo), diventando uno degli inviati speciali italiani di maggiore prestigio, prima per “La Stampa”, quindi per il “Corriere della Sera”, dove assunse la carica di redattore culturale inaugurando la nuova pagina letteraria del quotidiano milanese. Il Pianeta Russia del 1952 e La Cina è vicina del 1957 sono alcuni libri tratti dalle sue corrispondenze giornalistiche, spesso di un valore letterario che trascende la loro origine occasionale, dove si coglie la fine analisi interiore che caratterizza anche i personaggi dei suoi romanzi, come La congiura dei sentimenti del 1943, con la rivolta dell’individuo contro la società. Uno di New York, uscito nel 1959, è un amaro esame di coscienza attraverso la vicenda di un celebre pittore che torna casualmente nella città dove è nato (riconoscibilissima in Novara) non ritrovando più i suoi ideali giovanili. Postumo fu pubblicato il libro-testamento Curriculum mortis, l’anno dopo la morte avvenuta a Milano nel 1967.

Mario Soldati tra luoghi e memoria. Inediti, testimonianze, studi e immagini

Microprovincia 51 52

rivista: Microprovincia

pagine: 200

Testi di Gualberto Alvino, Giorgio Bárberi Squarotti, Massimo A. Bonfantini, Pierfranco Bruni, Carlo Carena, Antonio Castronuovo, Lino Cerutti, Roberto Cicala, Alessandra Farina, Angelo Gaccione, Stefano Ghidinelli, Elisabetta Orlandi, Ercole Pelizzone, Giovanni Tesio, Marco Travaglini, Anna Soldati.A sessant'anni dal suo romanzo più popolare che è stato tra i primi best seller italiani del dopoguerra, Lettere da Capri, Mario Soldati è ricordato tra luoghi e memoria dalla rivista "Microprovincia" con inediti (lettere, un atto unico e una straordinaria intervista-confessione), testimonianze e studi (da Giorgio Bàrberi Squarotti a Giovanni Tesio, da Carlo Carena a Roberto Cicala, da Gualberto Alvino a Stefano Ghidinelli e altri) oltre a immagini fotografiche d'archivio. Come afferma nell'intervista qui pubblicata: «È alla vita che bisogna pensare. La letteratura viene da sé. Io ho letto tanti libri, vivo nei libri, sono pieno di libri dentro e fuori di me; ma io cerco tutto il contrario del libro, cerco la vita».

Sulla poesia di Sandro Sinigaglia. Atti del convegno, Ginevra 17-18 febbraio 2012

Microprovincia 50

rivista: Microprovincia

pagine: 240

A cura di Sveva Frigerio, Francesca Latini ed Emilio Manzotti. Interventi di: Gualberto Alvino, Giorgio Bárberi Squarotti, Carlo Carena, Franco Esposito, Sveva Frigerio, Pietro Gibellini, Paola Italia, Francesca Latini, Silvia Longhi, Emilio Manzotti, Luigi Sinigaglia. Con appendice di: Paolo Bologna, Angelo Gaccione, Federico Mazzocchi.La rivista “Microprovincia” tocca quota 50 dedicando a Sandro Sinigaglia un secondo numero monografico, dopo quello del 1999, secondo una formula consolidata e apprezzata che ha visto raccogliere negli anni numeri miscellanei su Sebastiano Vassalli, Gianfranco Contini, Antonio Rosmini, Giuseppe Prezzolini, Clemente Rebora, Girolamo De Rada, Enrico Emanuelli. Con il titolo Sulla poesia di Sandro Sinigaglia sono pubblicati gli atti del convegno internazionale tenutosi all’Università di Ginevra il 17-18 febbraio 2012 lasciando la parola a chi, nel suo lungo o appena iniziato percorso critico, ha incontrato nell’opera dello scrittore di Arona consonanza piena alla propria idea di poesia, e nella vita dell’uomo un’autentica vicenda morale. Come scrivono i curatori Sveva Frigerio, Francesca Latini ed Emilio Manzotti, è «un'"idea di Sinigaglia" quella che emerge dai pur non numerosi interventi del colloquio, compiuta, o che comunque tocca i più importanti grumi di vita e di scrittura del poeta: i suoi ricorrenti soggetti di canto (l’eros nugace, “la punta del suo chiodo fisso”; la guerra partigiana e i versi per i compagni caduti contro i fascisti; i borghi, i boschi, le rive del Verbano), come la sua poliglossia, frutto di innesti innumerevoli di letture dotte, o nata dal consulto di tanti vocabolari specialistici, la cui decifrazione è il primo indispensabile passo a comprenderne l’opera che da essa scaturisce, ma che pur sembra rifuggire da una definitiva e inappellabile opera di chiosatura».

La parola e le storie in Sebastiano Vassalli. Omaggio per i settant’anni dello scrittore

Microprovincia 49

rivista: Microprovincia

pagine: 224

Interventi di: Giorgio Bárberi Squarotti, Luminitza Beiu-Paladi, Pierfranco Bruni, Roberto Cicala, Franco Cordelli, Carlo Fini, Angelo Gaccione, Giovanna Ioli, Andrea Kerbaker, Velania La Mendola, Giuseppe Lupo, Dante Maffìa, Federico Mazzocchi, Cristina Nesi, Fulvio Papi, Ercole Pelizzone, Tiziano Salari, Alberto Sinigaglia, Veronika Strehlke, Giovanni Tesio, Meriel Tulante.

Sistemi in movimento. Avantesto e varianti dal laboratorio d’autore al laboratorio critico

Autografo 57

rivista: Autografo

pagine: 224

Dare movimento al laboratorio che emerge dagli archivi degli scrittori e al lavoro critico che ne interpreta i percorsi è un compito che la filologia d’autore italiana e la critique génétique francese hanno in comune

In casa e fuori di casa. Documenti di letteratura italiana

Autografo 55

rivista: Autografo

pagine: 168

I percorsi di lettura di questo volume di "Autografo" attraversano il territorio della narrativa e della poesia, italiana e straniera

Filologia, critica, linguistica

Autografo 53

rivista: Autografo

pagine: 196

L'infanzia epistolare di Contini, l'indagine su un poeta importante per Saba (Federico Almansi), autografi inediti di poesie di Montale, il rapporto tra chimica e letteratura in Primo Levi e molto altro

Traduzione e Novecento

Autografo 52

rivista: Autografo

pagine: 200

Il volume di "Autografo" raccoglie gli interventi del Secondo colloquio “Roberto Sanesi” sulla traduzione letteraria, Pavia 22 e 23 maggio 2014, sul tema Traduzione e Novecento

Teatro, narrativa, critica

Autografo 51

rivista: Autografo

pagine: 228

Il numero 51 di "Autografo" si muove tra teatro, narrativa e critica del Novecento e il tema portante è il farsi del testo

Novissimi (e dintorni) tra due sponde

Autografo 50

rivista: Autografo

pagine: 224

L’archivio di Alfredo Giuliani, da alcuni anni presso il Centro Manoscritti di Pavia, ha svelato innumerevoli e importanti novità

Maria Corti. Ancora dialogando

Autografo 47

rivista: Autografo

pagine: 272

Questo numero di "Autografo" è dedicato a un bilancio su quanto hanno significato per coetanei e allievi il magistero e l'esempio degli studi di Maria Corti

Maria Corti. Congedi primi e ultimi Inediti, documenti e testimonianze

Autografo 44

rivista: Autografo

pagine: 240

Il nuovo numero della rivista "Autografo" del Centro di Ricerca sulla tradizione manoscritta di Pavia è interamente dedicato alla sua fondatrice, Maria Corti, scomparsa nel febbraio 2002

Morte e rinascita del dialetto: da Zanzotto ai novissimi

Autografo 43

rivista: Autografo

pagine: 200

Il numero 43 della rivista "Autografo" è interamente dedicato alla poesia in dialetto

Luci intermittenti dai piccoli epistolari

Autografo 42

rivista: Autografo

pagine: 168

Un numero della prestigiosa rivista "Autografo" diretta da Maria Corti dedicato alle più interessanti lettere di scrittori e poeti

A Vanni Scheiwiller: una sirena nell'editoria italiana

Autografo 41

rivista: Autografo

pagine: 180

Il numero di "Autografo" è dedicato interamente alla figura irripetibile di Vanni Scheiwiller, editore unico in Italia, scomparso nel 1999

Gioco di lingua e dialetto nel Novecento

Autografo 40

rivista: Autografo

pagine: 176

Un saggio di Stefano Agosti sulla poesia di Salvatore Toma apre questo interessante numero di "Autografo

Viaggio tra gli autori del Fondo Manoscritti

Autografo 34

rivista: Autografo

pagine: 152

Nel numero 34 la rivista "Autografo" ha offerto un vero e proprio viaggio tra autori e testi autografi del Fondo Manoscritti di Pavia

Scritture ibridate

Nuova Corrente 156

rivista: Nuova Corrente

pagine: 200

Oggi la scrittura si trasforma e non soltanto perché diventa liquida, virtuale e globale. Infatti sempre più i testi contemporanei creano un rapporto di ibridazione con un'altra forma artistica

Il racconto italiano. Tra forma chiusa e precarietà

Nuova Corrente 157

rivista: Nuova Corrente

pagine: 160

Il racconto italiano, nella sua ricchezza e varietà, è stato esplorato negli ultimi decenni da scrittori diversi per generazio

Censura/Scrittura. Percorsi dall'800 a oggi

Nuova Corrente 155

rivista: Nuova Corrente

pagine: 152

L'intreccio, millenario, di scrittura e censura è sempre intrigante sia per i mutanti annodi del tema, sia per i tanti tragitti e le tante storie che meritano di essere focalizzate e raccontate

EXPO. Saggi e antologia

Nuova Corrente 154

rivista: Nuova Corrente

pagine: 176

In questo numero di "Nuova corrente" il tema Expo è trattato da più punti di vista, con un’antologia di testi rari e per lo più inediti in Italia

Visti da fuori. La poesia italiana oggi in Europa

Nuova corrente 153

rivista: Nuova Corrente

pagine: 136

Qual è l’immagine che ha la poesia contemporanea italiana all’estero, fuori dei suoi confini culturali e linguistici?

Filosofia: una guida per la vita? Le tentazioni di un nuovo ellenismo

Nuova corrente 152

rivista: Nuova Corrente

pagine: 184

L’interesse per la filosofia manifesta probabilmente l’esigenza di recuperare una distanza critica rispetto a un mercato mediatico percepito come anestesia del pensare

Giorgio Caproni. Parole chiave per un poeta

Nuova Corrente 147

rivista: Nuova Corrente

pagine: 168

Nel centenario della nascita nuova attenzione sul poeta Giorgio Caproni in un numero monografico di "Nuova corrente", la rivista ora edita da Interlinea

La coscienza pastorale di un vescovo novarese: Carlo Bascapè

Novarien. 46

rivista: Novarien.

pagine: 256

Giancarlo Andenna, Per una conoscenza dei problemi quotidiani della diocesi di Novara: le Relationes ad limina di Cesare Speciano e Carlo BascapèSergio Pagano, Carlo Bascapè e la «riforma del popolo»: costumi, provvedimenti, sollecitudineBattista Beccaria, Banditismo e uccisione di preti durante l’episcopato di Carlo BascapèCOMUNICAZIONI Vittorio Grassi, Chiese e oratori del Vergante (XVI secolo)Franco Dessilani, La Valsesia nella Novaria di Carlo BascapèTESTI E DOCUMENTIElisabetta Filippini, Da signoria fondiaria a «terra separata»: Vespolate tra papato, episcopato novarese e i Visconti di Milano (XIII-XIV secolo)Maura Mattachini, Un repertorio di opere per Isach RamonRECENSIONIMarco Canali, Misericordia e Penitenza in un’audace omelia di Lorenzo da Novara (425-440) (Mario Perotti)Giacomo Lorandi, Giuseppe Morozzo della Rocca cardinale e arcivescovo di Novara. La Restaurazione nel Regno di Sardegna (Giancarlo Andenna)Enrico Rizzi, Storia della Valle Formazza (Battista Beccaria)Pietro Prini, Lo scisma sommerso. Il messaggio cristiano, la società moderna e la Chiesa (Massimo Flematti)

Carlo Bascapè vescovo riformatore 1615-2015

Novarien. 44

rivista: Novarien.

pagine: 312

Franco Giulio Brambilla, La Novaria di Bascapè al sorgere della modernitàBattista Beccaria, Un decennio di difficili rapporti tra Carlo Bascapè e l’Inquisizione domenicana di Novara (1593-1603)Fabrizio Pagani, Carlo Borromeo e Carlo Bascapè: un maestro e un discepolo al governo di due diocesiIvana Teruggi, Scelte figurative di Carlo Bascapè tra Orta e NovaraSimone Caldano, Ex aspectu antiquitatem ostendit. Carlo Bascapè e l’architettura medievaleFlavia Fiori, Lo stendardo processionale nel SeicentoCasimiro Debiaggi, Alla riscoperta di Domenico Alfano pittore e architetto al Sacro Monte di Varallo negli anni del vescovo Carlo BascapèSimona Gavinelli, Una panoramica sulla biblioteca personale del vescovo BascapèGiacomo Lorandi, L’eredità del vescovo Carlo Bascapè nella pastorale diocesana. Il caso Giuseppe Morozzo della RoccaCon recensioni, segnalazioni e notiziario

Testimonianze sull’isola di San Giulio

Novarien. 43

rivista: Novarien.

pagine: 432

RELAZIONITESTIMONIANZE SULL’ISOLA DI SAN GIULIOBATTISTA BECCARIA, I graffiti della basilica di San Giulio d’Orta: un diario tra cronaca locale e storia internazionaleSILVIA MUZZIN, La decorazione scolpita di San Giulio d’Orta. Dalle differenze di stile e modelli alle ipotesi cronologiche sull’edificio. Una questione di metodoSIMONE CALDANO, De domo una guasta. L’isola di San Giulio nel tardo Medioevo e nella prima età moderna: la basilica e l’insediamentoMARINA DELL’OMO, La quadreria della basilica dell’isola di San Giulio. Precisazioni e approfondimentiANNA MARIA CÀNOPI, Presenza monastica benedettina sull’isola di San GiulioCOMUNICAZIONI MARCO ROSCI, FILIPPO MARIA FERRO, Un modello di san Francesco “estremo” del CeranoGIANLUIGI PANZERI, Collegio De Filippi di Arona: cento anni di presenza ambrosiana nella diocesi di San GaudenzioGUIDO GENTILE, Ancora davanti alla parete affrescata da Gaudenzio in Santa Maria delle Grazie a Varallo. Strutture e figure del raccontoMARIO PEROTTI, Tripudio di suoni sulla parete gaudenziana sotto la paternità di RaffaelloCASIMIRO DEBIAGGI, Renato di Challant al Sacro Monte di Varallo nel 1558?FILIPPO MARIA FERRO, Il ritratto di un prelato novarese del Seicento a BerlinoTESTI E DOCUMENTI PIETRO TOSCANI, La chiesa di San Pietro di Cerano nel contesto dell’architettura novarese e vercellese del XII secoloDANTE GRAZIOSI, Diario politico inedito. 1953 (con una nota di Roberto Cicala, Il progetto dell’Archivio Graziosi per la memoria della «Terra degli aironi»)EMANUELE C. COLOMBO, Lo schedario storico-territoriale dei comuni piemontesi. Opportunità di utilizzo per la ricerca sulle istituzioni religiose della provincia di NovaraRECENSIONIMARCO ROSCI, Le frontiere dell’arte. Una raccolta di testi (MARIO PEROTTI) Tessuti antichi del Museo d’arte religiosa “Padre Augusto Mozzetti di Oleggio” (MARINA DELL’OMO)FILIPPO MARIA FERRO, Giuseppe Antonio Pianca (SUSANNA BORLANDELLI)La chiesa parrocchiale di San Rocco a Miasino. “Un tempio degnissimo di grande e illustre città” (SUSANNA BORLANDELLI)TULLIO BERTAMINI, Storia di Varzo in Valle Divedro (BATTISTA BECCARIA)ENRICO RIZZI, Storia della Valsesia (BATTISTA BECCARIA)CARLO SALSOTTO, Le più antiche carte dell’archivio di San Gaudenzio (secoli IX-XI) (GIANCARLO ANDENNA)ALESSIO LUCCHINI, Nella terra di Filiberto (SIMONE CALDANO)SEGNALAZIONIRAUL CAPRA, Ecolessico del Cusio. Ambiente e vita di lago; Predicando il vangelo e curando ogni malattia. La Parrocchia dell’Ospedale tra storia, fede e carità; ANTONIO FERRARA, Ero cattivo; C. RUZZIER, Quelques observations sur la fabrication des bibles au XIII siècle et le système de la pecia; La Resistenza nel Verbano Cusio Ossola. Eventi, Personaggi, Memorie. Gli anni della prigionia; CESARE BERMANI, Storie ritrovate; SILVIA BERTOLINI, Processi per fede e sortilegi nella Valle d’Aosta del Quattrocento; NEITHARD BULST, Ricerche sulle riforme monastiche di Guglielmo da Volpiano (962-1031); LUIGI SIMONETTA, Le Apostoline di San Martino. Una moderna esperienza di Chiesa; Fra Gioachino Uberti. Una vita umile sulle orme di Francesco d’Assisi; Una famiglia che cammina nell’amore. Dal 1939 le Sorelle della Carità; FRANCESCO GUICCIARDINI, Storia d’Italia. La Novara rinascimentale; Sguardi sul Novecento a Paruzzaro; SIMONE CALDANO, La chiesa di San Pietro a Carpignano Sesia e l’architettura lombarda dell’XI secolo; Tornaco e Vignarello. Storia e memorie di una comunità della Bassa; La Chiesa di San Gaudenzio in RomentinoNOTIZIARIOMusei della Canonica (MARIO PEROTTI)Importante ritrovamento nel museo lapidario della Canonica di un frammento dell’epitaffio di Vittore, vescovo di Novara (MARIO PEROTTI)

Il Seicento in diocesi di Novara

Novarien. 41

rivista: Novarien.

pagine: 368

Saluto al nuovo vescovo Franco Giulio Brambilla. Giancarlo Andenna, «Historia Caroli semper Novaria vivet». La Novaria di Carlo Bascapè quattrocento anni dopo. Pier Giorgio Longo, La «macchina del fuoco» per Il Trionfo di san Gaudenzio (1711). Marina Dell’Omo, A Traffiume, terra di migranti tra Roma e Milano. Carlo Francesco Nuvolone, Claudio Feria, maestranze ticinesi e lombarde nella chiesa all’Orrido di Sant’Anna. Pier Giorgio Longo, La gloria degli artisti “devoti” nella cappella di San Luca di Corconio tra Controriforma e Barocco: teorie e iconografie. Ivana Teruggi, Chiese galleggianti. Il San Vittore di Isella di Sopra tra XVI e XVII secolo e il ciclo di affreschi gaudenziani della cappella di Santa Maria. Chiara Bovio, Cappella ossario Beolco di Arona: nuove prospettive di studio di maestranze di casa Borromeo. Mario Perotti, Un prete per la sua gente. Don Giuseppe Rossi, a cento anni dalla nascita. Una memoria tutta luce (con iconografia). Dorino Tuniz, I verbali del Comitato provinciale della Democrazia Cristiana novarese dal 30 settembre 1945 al 27 luglio 1946. Angelo L. Stoppa, Da presidente dei “regaldiani” a presidente degli italiani. Oscar Luigi Scalfaro. Battista Beccaria, Un’importante pergamena ritrovata. La “pace di Buccione” tra il Comune di Novara e i conti da Castello, da Crusinallo e il vescovo Pietro IV (marzo 1200).

San Carlo Borromeo in diocesi di Novara nel IV centenario della canonizzazione

Novarien. 39

rivista: Novarien.

pagine: 304+XVI

Giovanni Testori, L’ultima processione di san Carlo; Filippo Maria Ferro, Testori, Carlo Borromeo e il teatro sacro del Monte; Francesco Gonzales, Con gli occhi di Carlo Borromeo. Ipotesi di un percorso tra il Ticino e la Sesia; Un itinerario iconografico borromaico nella diocesi di Novara (inserto fotografico a cura di Susanna Borlandelli e Marina Dell’Omo); Pier Giorgio Longo, Uno sconosciuto Ritratto di san Carlo Borromeo di Francesco Robini; Roberto Cardano, L’invito alla devozione per san Carlo Borromeo in una lettera del teologo Francesco Marconi Quagliotti; Marina Dell’Omo, Immagini di san Carlo a Galliate; Antonio Zonca, Onomastica carolina ad Arona e dintorni. «E gli fu posto il nome Carlo»; Vittorio Grassi, Il Vergante di san Carlo Borromeo; Fabrizio Pagani, Carlo Alessandro Pisoni, Le «solennità, ardentemente sospirate» del III centenario di canonizzazione di san Carlo (1910) dalle carte degli Archivi Storico Diocesano di Milano e Borromeo dell’isola Bella; Marina Dell’Omo, Johan Christoph Storer da Arona a Novara. Divagazioni sulle soppressioni degli Ordini religiosi nella diocesi novarese; Pier Giorgio Longo, Una lettera di Giovanni Battista Trincheri, abate di San Silano, a Carlo Borromeo; Angelo L. Stoppa, L’ultimo viaggio di san Carlo e la tappa a Cannobio; Comunicazioni, recensioni e segnalazioni su vari argomenti.

Novarien. 38

rivista: Novarien.

pagine: 376

Simone Caldano, La basilica romanica di San Giuliano a Gozzano. Apporti per la conoscenza di un edificio distrutto; Battista Beccaria, Inquisizione vescovile, maghi e guaritori a Novara sullo scorcio del XVI secolo; appendice, I documenti dei due processi; Roberto Leggero, «Abbattete piazza delle Erbe». Nella Novara di Giuseppe Cuzzoni alla vigilia della Grande Guerra; Giancarlo Andenna, Il cardinal Alfonso Litta, Antonio da Padova e la badia di Dulzago; Giulia Varetti, Corpus Inscriptionum Medii Aevi Novariae; Battista Beccaria, I Longobardi in Piemonte e nel Novarese; Damiano Pomi, Il culto di san Germano di Auxerre a Sillavengo; Pier Giorgio Longo, «Donec sum viator»: documenti per l'"eresia" di Gaudenzio Merula; Marina Dell’Omo, 1677, Gianoli nella parrocchiale di Boca. L’Estasi di santa Maria Maddalena de Pazzi; Paola Manchinu, Gerolamo Varolto, Giovanni Rapa e Ludovico de Canta pittori a Borgomanero.

Omaggio a don Angelo Stoppa

Novarien. 37

rivista: Novarien.

pagine: 400

Omaggio a don Angelo Stoppa. Testi di Dorino Tuniz, Mario Perotti, Giancarlo Andenna, Roberto Cicala, Pier Giorgio Longo, Mirella Ferrari, Battista Beccaria, Vittorio Grassi, Marina Airoldi, Paolo Cirri. Con una sezione di documenti e scritti di don Angelo Stoppa.

Omaggio a Rosmini

Novarien. 36

rivista: Novarien.

pagine: 328

Relazioni di Germano Zaccheo, Mario Perotti, Dorino Tuniz e Giorgio Campanini su Antonio Rosmini in occasione della beatificazione. Saggi e documenti di Giovanni Pusineri e Pier Giorgio Longo su Clemente Rebora nel cinquantesimo della morte del poeta. Marco Canali scrive sulla formazione del prete diocesano a Novara durante l'episcopato del cardinale Giusepope Morozzo della Rocca (1817-1842). Recensioni e segnalazioni.

Novarien. 35

rivista: Novarien.

pagine: 276

Relazioni di Roberto Cardano su don Ercole Marietti architetto e rettore del Gallarini e di Paolo Milani sulle pergamene dell'Archivio San Gaudenzio. Testi e documenti sulla costituzione delle parrochie in pieve di Omegna (Enrico Mariani), sull'ultimo dipinto documentato di Pianca (Filippo Maria Ferro) e su Giovan Battista Discepoli nel Verbano (Marina Dell'Omo). Comunicazioni di Simone Caldano sugli epigoni del romanico nel Cusio, di Elisa Mantoan sul Ritiro delle Rosette e di Mario Perotti su Francesco Maria Franzi. Recensioni e segnalazioni.

Novarien. 34

rivista: Novarien.

pagine: 304

La prima parte del numero 34 della rivista è dedicata all'abate, letterato e architetto omegnese Giuseppe Zanoia, una vera e propria riscoperta (con testi di Marziano Guglielminetti, Laura Nay e Valerio Cirio) qual è anche quella di Leopoldina Cicogna, cittadina d'Europa e novarese fondatrice della Cattedrale cattolica di Helsinki, secondo quanto ricostruisce Marina Airoldi. Il direttore Giancarlo Andenna propone l'ambiguità di un simbolo, la celebre e centralissima piazza detta "coperto dei calzolai" di Novara nel Medioevo. Poi Mario Perotti svela uno dei misteri interpretativi della celebre parete gaudenziana di Santa Maria delle Grazie a Varallo. Nella sezione dedicata ai Documenti, Battista Beccaria propone inediti a cavallo del 1600 di inquisizione episcopale e inquisizione romano-domenicana di fronte alla stregoneria. Tra le Comunicazioni una sintesi storica sull'oratorio della Santissima Trinità di Pernate, un medaglione del vescovo Del Monte nel clima del Concilio, mentre Marina Dell'Omo presenta alcune scoperte su temi, artisti e committenti relativi a un monumento unico nel Seicento piemontese, la chiesa francescana osservante di san Francesco a Trecate.

Novarien. 33

rivista: Novarien.

pagine: 312

De Gasperi a Novara nel cinquantesimo anniversario della morte. Il testo del discorso dell'8 marzo 1948 con interventi e testimonianze. Dorino Tuniz, Premessa. Alcide De Gasperi, Testo integrale del discorso tenuto a Novara la mattina dell'8 marzo 1948 in piazza Martiri della Libertà. Maria Romana De Gasperi, De Gasperi uomo solo. Giorgio Grigolli, De Gasperi da Vienna a Roma. Oscar Luigi Scalfaro, Il "mio" De Gasperi. Rosario Muratore, 18 aprile, delusione a sinistra. Gaudenzio Barbè, Armi per il "dopo". Giorgio Bobbio, Il De Gasperi "italiano". Appendice, Il discorso di De Gasperi sui settimanali novaresi.

Novarien. 32

rivista: Novarien.

pagine: 240

Contardo Ferrini nel centenario della morte [atti del convegno, Verbania 26-27 ottobre 2002] (S. Zaninelli, Contardo Ferrini e l'Università Cattolica; A. Acerbi, Come un professore salì sugli altari. La beatificazione di Contardo Ferrini; A. Dordoni, La spiritualità di Contardo Ferrini e gli indirizzi del laicato cattolico nella seconda metà dell'Ottocento; P.D. Guenzi, Contardo Ferrini e l'amicizia come via alla santità; M. Perotti, La contemplazione del creato e l'ascesa spirituale negli scritti di Contardo Ferrini; C. Besana, P. Cerini, La documentazione archivistica sul beato Contardo Ferrini conservata presso l'Università Cattolica); M. Dell'Omo, Il progetto per una teoria della pittura. Bonola, Gianolo e altri artisti tra Vacciago e Corconio; M. Canali, Il canonico Alfondo Sandrino parroco di Pernate (1846-1909) Sempio, [sulla divisione delle prebende canonicali alla fine del Trecento] Padre Tommaso Obicini di Nonio [atti del convegno, Monte Mesma 17 maggio 2003] (C. Balzaretti, Un mediatore vaticano nella Bagdad del XVII secolo. Tommaso Obicini padre dell'orientalistica e diplomatico G. Vigna, La Custodia di Terra Santa V. Cottini, Dalla Mecca a Bagdad e ritorno: percorsi non solo geografici dell'Islam).

Novarien. 31

rivista: Novarien.

pagine: 336

Luciano Re, Antonelli e le preesistenze: "restauro" e ideazione nell'edilizia civile; Maria Grazia Vinardi, La ricostruzione delle cattedrali: il duomo di Novara; Marina Airoldi Tuniz, Devozioni e giochi di potere intorno a un corpo santo. La vicenda del canonico Carlo Avogadro; Susanna Borlandelli, "Non fiat aliqua memoria": all'origine dell'urna di San Gaudenzio; Giovanna Salvaneschi Mena, Le lettere di Lazaro Agostino Cotta a Lodovico Antonio Muratori (1700-1719); Roberto Cardano, Il Museo Novarese del Cotta nelle lettere al Muratori; Barbara Bombi, Un documento inedito di Uguccione, vescovo di Novara († 1330-31 ca.); Coretta Salvador, Tre lettere di Carlo Bascapè, preposito dei Barnabiti (1586-93). Linee di governo e orientamenti di spiritualità; segnalazioni, recensioni, notiziario.

Novarien. 30

rivista: Novarien.

pagine: 352

Mario Perotti, Monsignor Giacomo Leone Ossola cappuccino e vescovo. Appunti per una ricostruzione del ministero novarese (1943-1951); Marina Airoldi Tuniz, Vanitas vanitatum. Le ambizioni e i sogni di Giovanni Ambrogio Caccia, vescovo di Castro (1544-1630); Susanna Borlandelli, La "tragedia della sepoltura" di Giovanni Ambrogio Caccia. Un episodio di committenza nell'edificanda basilica di San Gaudenzio; Daniela Maria Billo, Le suore di santa Giovanna Antida Thouret e l'Ospedale Maggiore della Carità tra cura e assistenza nell'Ottocento novarese; Guido Gentile, 1507. Una comitiva di pellegrini francesi al Sepolcro di Varallo; Remo Bessero Belti, Una nota della Congregazione per la Dottrina della Fede riabilita le Quaranta proposizioni di Rosmini. Il testo vaticano e una riflessione; Marina Dell'Omo, Per Giuseppe Zanattta pittore miasinese (1634-1720): nuovi documenti e un quadro inedito a Pogno; Milena Pannitteri, I due dipinti di Giusepe Zanatta ad Ameno e un disegno preparatorio; Marialuisa Gemma Raymond, San Gaudenzio di Baceno: immagini di devozione nella cappella del Rosario; Flavia Fiori, Alcuni paramenti ricamati; Pier Davide Guenzi, Per una teologia del cuore. Un volume per i dieci anni di episcopato novarese di monsignor Renato Corti; recensioni; segnalazioni; notiziario.

Novarien. 29

rivista: Novarien.

pagine: 184

Pier Giorgio Longo, Bernardino Caimi francescano osservante: tra "eremitorio" e città; Guido Gentile, Catechesi francescana e iconografia del Simbolo Apostolico. L'affresco absidale in San Gottardo a Pisogno; Roberto Cardano, Documenti e testimonianze sul martirio di san Giuseppe Maria Gambaro (7 luglio 1900); Marina Dell'Omo, Giorgio Bonola tra "mercimonio" e pittura. Alcune considerazioni e nuovi documenti per le committenze milanesi; Pierangelo Ariatta, Un'inedita prolusione di Girolamo Tiraboschi nelle Scuole Cannobiane di Novara (1758); Giovanni Mennella, Le prime fasi della chiesa di San Giovanni al Monte a Quarona: il contributo delle testimonianze epigrafiche; Silvana Bartoli, Sorelle in Cristo. Ordini e congregazioni femminili in diocesi di Novara; Elio Guerriero, Per il XVI centenario di san Giulio (in margine al volume San Giulio e la sua isola); recensioni; segnalazioni; notiziario.

Novarien. 28

rivista: Novarien.

pagine: 310

Carlo Carena, Carlo Dionisotti: letteratura ed etica; Simona Gavinelli, Nuovi testimoni della Vita sancti Gaudentii; Gian Battista Beccaria, Arcivescovi, conti, abati, valvassori e Comune nelle vicende di Marzalesco tra la fine del XII e gli inizi del XIII secolo; Roberto Cardano, La settecentesca Gloria di Lorenzo Peracino affrescata sulla cupola del Varallino a Galliate; Pierangelo Ariatta, Appunti su Stefano Caccia con lettere e orazioni inedite; Marco Canali, La tradizione delle omelie attribuite a Lorenzo di Novara (secoli IV e V); Elisabetta Filippini, Alcuni documenti cremonesi riguardanti l'attività giudiziaria del vescovo Litifredo; Simona Pruno, Paola Piccoli, Novara piazzaforte. Il progetto fortificatorio del conte di Fuentes come fase decisiva di inizio Seicento. Documenti inediti; Enrica Ballarè, Affreschi staccati dall'oratorio di San Pietro Martire nella Pinacoteca di Varallo; Marina Locatelli, La legatura preziosa per il codice Novara Biblioteca Capitolare CV(1); Roberto Fantoni, La Madonna del Sasso di Boccioleto; Roberto Cicala, Il Sacro Monte di Orta negli sguardi letterari tra XVII e XIX secolo. Appunti sull'immagine letteraria di un luogo tra sacro e profano; Gian Battista Beccaria, Note in margine al convegno e agli atti su Il cristianesimo a Novara e sul territorio: le origini; recensioni; segnalazioni; notiziario.

Novarien. 1

rivista: Novarien.

pagine: 202

Nel quarantesimo anniversario della rivista fondata da don Angelo L. Stoppa nel 1967 si ristampa il primo numero ormai introvabile e ancora richiesto, in edizione anastatica a tiratura limitata di 99 esemplari numerati.“Novarien.”, nata nel 1967, deve il suo nome (con il punto finale) «all’abbreviazione invalsa nel linguaggio ecclesiastico e tuttora in uso negli atti ufficiali della Chiesa. Sta al posto di “Ecclesia Novariensis”, termine, questo, ricco di contenuto teologico e di antica origine»: così scriveva il fondatore, don Angelo L. Stoppa, nel colophon del primo numero, che accoglieva ricerche e saggi di studiosi poi rimasti fedeli al progetto culturale della rivista e dell’Associazione di Storia della Chiesa Novarese (oggi presieduta da uno di loro, Dorino Tuniz, mentre la rivista è diretta da Giancarlo Andenna, insieme con Mario Perotti, direttore dell’Archivio Storico Diocesano, e con lo stesso Tuniz).

Pia la maga dai capelli rossi

di Gianni Cordone

editore: Interlinea

pagine: 48

La storia nonna matta e di una maga pasticciona, un albo illustrato da Alessandra Cimatoribus.

L'ombra della stella

Il Natale dei poeti d'oggi

a cura di Giovanni Tesio

editore: Interlinea

pagine: 176

Per gli amanti della poesia e del Natale e per chi vuole fare un dono originale ecco un'antologia diversa dalle altre: una raccolta di testimonianze inedite scritte apposta per questo libro dai maggiori poeti italiani viventi "che hanno accettato di collaborare alla costruzione di un festone che potesse accompagnare il Natale di ciascuno di quei noi che siamo stati, ma anche di quei noi che siamo e che ancora - nonostante tutto - ci sarà dato di essere".

Theios

di Franco Buffoni

editore: Interlinea

pagine: 80

Poesie scritte da uno zio per raccontare, con occhi lirici e affettuosi, la nascita e la crescita del nipote: un bambino che si fa adulto.

Bianco giorno offeso

di Elvira Dones

editore: Interlinea

pagine: 248

La storia di un'amicizia unica

Quel Natale nella steppa

di Mario Rigoni Stern

editore: Interlinea

pagine: 80

In questi racconti, alcuni inediti in volume, la scrittura di Mario Rigoni Stern, precisa e rigorosa ma in grado di chinarsi ad ascoltare le più minute sfumature delle vicende umane, rievoca e riporta in vita un mondo che sta irrimediabilmente scomparendo. È la forza di uno scrittore che ha trasformato la lucida testimonianza delle ultime disastrose guerre in indimenticabile lezione civile, ricostruendo le ragioni profonde dell’essere uomini e dello stare insieme. Il Natale emerge come rappresentazione del mondo più autentico che l’autore porta con sé, custode di quei valori umani che le sue pagine cercano di conservare e tramandare, e che diventa la chiave di riferimento con cui fronteggiare gli avvenimenti del presente.

Toscana Mater

di Mario Luzi

editore: Interlinea

pagine: 176

Con le foto a colori dell'Archivio Alinari. Il più significativo omaggio per i novant'anni di Mario Luzi e per la sua nomina a senatore a vita. Un libro straordinario che attraverso i testi del più grande poeta italiano vivente e le meravigliose immagini a colori dell'Archivio Alinari racconta una terra ricca di fascino e di mistero: la Toscana. Dalle città cariche di arte e storia alle campagne e alle colline dal profilo dolcissimo, dal mare all'Appennino, uno sguardo d'autore su una regione che per il poeta è madre e compagna.

Il sogno di Gibo

di Benito Mazzi

editore: Interlinea

pagine: 48

Una storia natalizia da sogno, in una vallata alpina

Giulia

di Mino Milani

editore: Interlinea

pagine: 136

Un romanzo dalla penna di Mino Milani: un professionista pavese incontra a una festa una giovane donna ricca di fascino e di mistero, ne nascerà una tormentata storia d'amore

Sento che domani vinciamo

Una tragica storia di pallone

di Benito Mazzi

editore: Interlinea

pagine: 136

Un gruppo di ragazzi vigezzini ha un grande sogno: creare una squadra di calcio. Privi di tutto, senza nemmeno un campo dove giocare e ostacolati dagli abitanti della valle

Pastoralia. Carmina. Epigrammata

di Matteo Maria Boiardo

editore: Interlinea

pagine: 320

Della prima attività letteraria di Boiardo, sotto il segno umanistico, esiste la benemerita edizione Solerti (1894) e solo di recente i Pastoralia hanno ricevuto adeguate cure critiche per merito di Stefano Carrai (1996). Per quanto riguarda Epigrammata e Carmina, si tratta di un’edizione innovativa rispetto al passato, a cura di Stefano Carrai e di Francesco Tissoni.

Opere

di Giannino di Lieto

editore: Interlinea

pagine: 392

"L'attività e l'itinerario dell'opera letteraria, poetica, narrativa, critica, intellettuale, di pensiero e di polemiche fervide e appassionate di Giannino di Lieto offrono un'esemplare illuminazione e una lezione preziosissima per far comprendere che cosa è stata la vicenda della nostra cultura letteraria fra la fine degli anni sessanta del Novecento e l'inizio del nuovo secolo": così scrive Giorgio Bárberi Squarotti nel saggio introduttivo. L'attività letteraria di Giannino di Lieto (1930-2006) si distingue per la vitalità della sua scrittura nonché per la sua originale alterità e viene raccolta per la prima volta in un unico volume, dalla prima raccolta del 1969 agli inediti: "La mia scrittura si svolge per linee logiche, drammatiche o figurative seguendo lo schema e gli spazi della pittura vascolare".

Passione e poesia. Lettere (1954-1957)

di Clemente Rebora e Vanni Scheiwiller

editore: Interlinea

pagine: 144

Il legame tra il grande poeta Clemente Rebora e l'editore in erba Vanni Scheiwiller.

L'anima dipinta

Scritti d'arte lombarda e piemontese da Guadenzio Ferrari a Ranzoni

di Filippo Maria Ferro

editore: Interlinea

pagine: 280

Dopo i testi fondamentali di Testori ecco "un nuovo elogio dell'arte novarese", come scrive Giovanni Romano nella presentazione. L'autore fa il punto degli studi sui maggiori pittori e sulle principali opere di artisti tra Lombardia e Piemonte del calibro di Gaudenzio Ferrari, Lanino, Tanzio da Varallo, Cerano, Fiammenghino, Bonola, Ranzoni e altri, sempre affrontati da punti di vista inediti e con stile a tratti vibrante e appassionato. Filippo Maria Ferro si fa così narratore delle "storie dipinte" individuando, sulle orme testoriane, una "tradizione d'affetti, d'esigenze spirituali ed espressive" che questo volume offre con un ricco apparato illustrativo anche a colori.

Un incontro scapigliato

Carteggio 1876-1927

di Giovanni Achille Cagna e Giovanni Faldella

editore: Interlinea

pagine: 632

È stato Gianfranco Contini, forse il maggior critico e filologo italiano del Novecento, a illuminare nella magistrale introduzione ai Racconti della Scapigliatura

La scrittura infinita di Alberto Arbasino

di Elisabetta Cammarata, Cinzia Lucchelli e Clelia Martignoni

editore: Interlinea

pagine: 128

I saggi contenuti in questo libro analizzano l'opera di Arbasino a partire dal suo libro più importante e celebre, Fratelli d'Italia

Verbanine

Lettere di Apostolo Zero pellegrino di commercio e amore trovate da Giovanni Faldella e illustrate da Giuseppe Ricci, secondo l'edizione 1892

di Giovanni Faldella

editore: Interlinea

pagine: 352

Uno stravagante libro di villeggiatura

Albrecht Dürer. Le stampe della collezione di Novara

Catalogo della mostra di Novara, 16 dicembre 2011-28 febbraio 2012

a cura di Paolo Bellini

editore: Interlinea

pagine: 160

Un volume importante su uno dei maggiori incisori della storia dell'arte. Di Albrecht Dürer, la cui opera grafica comprende circa 340 tra xilografie, bulini, acqueforti e puntesecche, Paolo Bellini presenta la collezione del Museo di Novara, una delle più ampie in Italia, analizzando le soluzioni dell'artista di rilevante complessità tecnica e di singolare elaborazione figurativa e iconografica, a volte anche di problematica interpretazione. Erasmo da Rotterdam affermò che Dürer ha addirittura superato Apelle perché non aveva bisogno del colore per creare, ma gli bastavano delle linee nere.

Memorie di guerra e brigantaggio

Diario inedito di un garibaldino (1860-1872)

di Gaetano Ferrari

editore: Interlinea

pagine: 168

Un diario inedito di un garibaldino, una testimonianza di grande valore storico e una narrazione di avventurose imprese.

L'incendio della montagna blu

Il quadro perduto di Cézanne

di Giuseppe Curonici

editore: Interlinea

pagine: 222

Un celebre dipinto di Cézanne, assicurato per milioni di euro, scompare in un incendio nei pressi di Saint-Moritz.

Poeti nel limbo

Studio sulla generazione perduta e sulla fine della tradizione

di Marco Merlin

editore: Interlinea

pagine: 320

Un libro che colma un vuoto negli studi e nella poesia italiana analizzando il lavoro dei poeti nati negli anni Cinquanta e Sessanta in un'interpretazione organica.

Prigione di trincee

Memoriale inedito della Grande Guerra

di Giuseppe Cuzzoni

editore: Interlinea

pagine: 164

Un memoriale di un soldato durante la Grande Guerra, un diario inedito di grande valore storico.

Riunione di famiglia (1982-2012)

di Gabriele Zani

editore: Interlinea

pagine: 240

«“Fisso le blatte sul muro bianco” (Le blatte): questo è stato il mio primo approccio, oltre vent’anni fa, alla scrittura del cesenate Gabriele Zani. Lo sguardo – la sua insistenza e acutezza – rappresenta una delle caratteristiche di questo poeta: “impara a guardare le mosche” è il primo verso ancora dei Rimanenti, la prima raccolta importante. Quest’ossessiva, quasi pesante insistenza dello sguardo si mescola alla leggerezza, alla velocità, al guizzo dell’espressione. Uno sguardo apparentemente distratto, gratuito, indifferente, che fissa invece le cose e il nostro guardarle, che ne fissa la qualità transeunte (di noi che guardiamo e delle cose guardate). La vena del poeta è spesso all’insegna della crudeltà (una delle qualità della sua voce, che è anche spudoratamente ingenua e orgogliosa), crudeltà esercitata anzitutto nei confronti di se stesso. Ma quanta verità in queste note disilluse: “Specie ad inverosimili orari della notte / (quando ormai ci si credeva gli unici) sono di colpo / tra un pianerottolo e l’altro delle scale / due come noi, i loro sguardi / incrociantisi per un attimo coi nostri / che svelti poi tirano, come i loro, diritto. / La verità è in quegli attimi. Stordisce” (Incontri). Ma non si dimentichi l’altra ispirazione, direttamente legata alla situazione storica. Mi riferisco alla marginalità di chi vive in provincia, tra Cesena e Cesenatico, marginalità sofferta e rivelata fin dai titoli: Monolocale, I rimanenti, Muro più muro meno, Stanze di motel. Il presente volume sfocia nell’ultima raccolta che dà il titolo al libro tutto: Riunione di famiglia (2012). Dà il titolo e il senso a trent’anni di poesia. L’esigenza prima di Gabriele sembra ora di raggiungere il lettore e di scrivere conseguentemente nel modo più comprensibile se non trasparente, la sua voce si è fatta matura e il dialogo coi morti (da poco è scomparso suo padre, ma già nei primi anni novanta Fulvio Panzeri parlava per I rimanenti della «coscienza di una perdita») si è fatto impellente. Ora tocca a Gabriele fissare lo sguardo dentro alle cose della memoria e con questa memoria guardare al presente. Noi intanto, fiduciosi, aspettiamo altri suoi versi per il nostro futuro» (dalla nota di Jean Robaey).

Mafie al nord

Il radicamento visto da Novara

a cura di Alessandro Barbaglia, Anna Canepa, Ciro Vittorio Caramore, Nando Dalla Chiesa, Lorenzo Frigerio, Marco Nebiolo, Francesca Rispoli, Giulia Rodari, Domenico Rossi, Francesca Rubino

editore: Interlinea

pagine: 192

Un dossier sul radicamento mafioso nel nord Italia, basato sui risultati delle due maxi inchieste delle Direzioni distrettuali antimafia di Reggio Calabria e Milano

La mangiatoia

di Ai Qing

editore: Interlinea

pagine: 64

Un'intensa raccolta del grande poeta cinese contemporaneo (1910-1996). Nei suoi versi ci appare una Maternità dolorosa e desolata, eppure toccata dal segno della grazia e della speranza.

Si passano le stagioni

di Luciano Erba

editore: Interlinea

pagine: 64

Il noto poeta milanese propone un’antologia delle sue poesie preferite aggiungendovi inediti e autografi.

I miei poeti tradotti

di Luciano Erba

editore: Interlinea

pagine: 312

Le poesie amate e tradotte da uno dei maggiori autori italiani del Novecento sono raccolte nell’idea che «una traduzione di poesia è sempre destinata ad essere un’altra cosa»

Il Piemonte in Europa

500 anni di emigrazione della valle Vigezzo. La famiglia Farina e l'acqua di colonia

di Luigi Rossi

editore: Interlinea

pagine: 172

«Cercavamo braccia e sono arrivate persone», così lo scrittore svizzero Max Frisch definì l’immigrazione che nella seconda metà del secolo scorso interessò gran parte dell’Europa. Tale riflessione ci permette di scorgere, negli immigrati, «persone, diritti, luoghi, lingue e culture, tradizioni e sentimenti. E una antica, complessa e vivace storia culturale e sociale», come scrive Luigi Rossi in questo originale studio sull’emigrazione piemontese, dal Medioevo ai giorni nostri, tracciando in particolare le rotte dalla valle Vigezzo verso le grandi e piccole città della Germania. Su tutti gli emigranti, dai più poveri – ambulanti, piccoli artigiani e commercianti – a coloro che invece hanno fatto fortuna, spicca la storia della dinastia dei Farina, fondatori della ditta produttrice della leggendaria Eau de Cologne.

La regola di Trémaux

di Renzo S. Crivelli

editore: Interlinea

pagine: 224

Un labirintico mistero

Nell'oltre delle cose

di Giovanni Parrini

editore: Interlinea

pagine: 68

Giovanni Parrini, già presente e premiato in vari concorsi letterari per i suoi lavori poetici, riunisce qui una nuova silloge in cui ripropone una conoscenza disposta a cantare l’oggettiva consistenza del visibile, ripercorrendo a ritroso la sua parcellizzazione nell’infinitamente piccolo, per poi cogliere nel silenzio del «suo fitto gerundio» l’imprevisto irrompere di una diversa meccanica, che sfugge alle misurazioni scientifiche. Proprio dal ciclo universale della vita, nel modo di comportarsi di atomi lucreziani, scaturisce così un’altra forma di visione dell’invisibile, che sussulta per la bellezza del creato, non rispetta le coordinate spazio-temporali e non cessa di interrogarsi sul mistero del vivere e del morire. Circoscritto nel cerchio di questa identità speculare, il libro si annuncia già nel titolo come il frutto di questo continuo scarto tra l’esatta e dimostrabile consistenza scientifica delle «cose» e il suo sconfinare di là dalla siepe che dell’ultimo orizzonte il guardo esclude: «proprio qui, / nell’oltre, / l’infinito».

La pietra e le nuvole

di Domenico Camera

editore: Interlinea

pagine: 84

«Con questo sesto libro la ricerca poetica di Domenico Camera si distende ormai per quasi mezzo secolo: ma si tratta di una ricerca poetica essenziale, concentrata, che fra l’altro, al di fuori dei volumetti – mai troppo esili, mai eccessivi, opportunamente distanziati negli anni –, non ha lasciato épaves, depositi di sorta. E si tratta di una ricerca poetica in continua evoluzione ma sempre e profondamente fedele a se stessa» (dalla nota di Paolo Zoboli).

La chiéve de l'úrte

di Francesco Granatiero

editore: Interlinea

pagine: 128

La chiéve de l’úrte è un’immagine in cui si condensa tutto il valore più altamente evocativo della poesia di Francesco Granatiero: la capacità di disserrare – attraverso l’arte poetica – la porta di un recinto che è anche un mondo “altro”.

Dorso d'asino

Possibili rallentamenti

di Giovanni Perrino

editore: Interlinea

pagine: 104

"Dorsi d'asino" si chiamano in Francia i dissuasori, i passaggi pedonali rialzati, che Giovanni Perrino, poeta cresciuto in Russia alla scuola di Evtushenko, eleva a simbolo della necessità di rallentare per riflettere: "La domanda che si pongono questi testi poetici è di quelle più classiche. La parola poetica come si pone in rapporto a un percorso di riflessione che nell'uomo contemporaneo può essere indotto da un trauma, una guerra o da un semplice bisogno interiore?".

Memorie

(1847-1915)

di Antonio Bobbio

editore: Interlinea

pagine: 304

A cura di Cesare Manganelli, prefazione di Norberto Bobbio e con una nota di Giovanni Tesio. Le Memorie di Antonio Bobbio (1847-1921), maestro elementare

La svolta e tutti i racconti

di Mario Bonfantini

editore: Interlinea

pagine: 244

Per la prima volta la raccolta completa dei racconti di Mario Bonfantini

Il sangue non sporca i giusti

Mafia e legalità: un mosaico

di Massimo Savastano

editore: Interlinea

pagine: 112

Mafia e legalità: un mosaico di storie di lotta all'omertà e alla cultura dell'illegalità

La mafia ha paura di te

Viaggio dal Nord al Sud

di Massimo Savastano

editore: Interlinea

pagine: 120

Un viaggio da nord a sud per conoscere la mafia, un libro guida per i giovani per prendere coscienza che la mafia non è imbattibile.

Leone Ossola, il vescovo della liberazione

di Mario Perotti

editore: Interlinea

pagine: 96

Giacomo Leone Ossola guidò la diocesi di Novara negli anni più duri della seconda guerra mondiale, quando i movimenti di opposizione al fascismo intrapresero, nel Novarese come in altre parti d'Italia, la lotta armata contro le truppe d'occupazione tedesche e le milizie della Repubblica Sociale Italiana. Il 26 aprile 1945 Ossola, confermando notevoli doti di equilibrio e di equanimità, negoziò con le formazioni partigiane la resa di tedeschi e fascisti e scongiurò così il bombardamento della città minacciato dagli Alleati. Il libro, che illustra la posizione del vescovo anche nelle complicate vicende dell'immediato dopoguerra, riportando lunghi stralci dai Diari inediti, completa il suo racconto con un'ampia galleria di immagini fotografiche.

Natività in cornice

Opere dei Musei Civici di Novara dal XIV al XVIII secolo

editore: Interlinea

pagine: 32

«La notte, che già fu sì buia, / risplende d’un astro divino… venite, pastori e massaje…»: il richiamo di alcuni dei maggiori poeti qui vale anche per scoprire un gruppo di opere d’arte dei musei civici di Novara. Dal XIV al XVIII secolo artisti ignoti o conosciuti mostrano gusti e mode che cambiano ma senza che mutino lo spirito del Natale e l’emozione di fronte alla nascita di Gesù e alla Madonna con Bambino. Se Natale è anche la festa del cuore, il Comune di Novara vuole invitare tutti nel “cuore” culturale della città, l’antico Broletto, appena restaurato e quindi tornato a battere grazie alle emozioni della storia e grazie a quelle dell’arte della riaperta collezione Giannoni. Durante il periodo natalizio le sale della Galleria acquistano nuovo splendore con quadri mai prima esposti: ciò avviene attraverso un servizio di rotazione del patrimonio artistico conservato nei magazzini museali comunali. Da qui emergono anche le opere che costituiscono un’originale e contemporanea mostra sulla Natività nel Salone dell’Arengo, che un anno fa aveva ospitato diverse incisioni della Natività e gli altri capolavori grafici del maestro Albrecht Dürer. «La notte, che già fu sì buia, / risplende d’un astro divino… venite, pastori e massaje…» è il richiamo di un celebre poeta piemontese come Guido Gozzano che ci invita a rivivere l’emozione della nascita per eccellenza e, in questo catalogo, ci aiuta con altri autori a scoprire un piccolo ma significativo gruppo di opere d’arte: questi artisti ignoti o conosciuti, dal XIV al XVIII secolo, mostrano gusti e mode che cambiano senza che muti lo spirito del Natale di fronte alla nascita di Gesù ma anche davanti alla Madonna con bambino. Come ha scritto il critico d’arte Federico Zeri, ci sono capolavori senza anima e Natività formalmente ineccepibili ma prive di religiosità e spirito: è proprio il contrario per le opere, talvolta umili ma vere (e nostre, della città), qui raccolte. L’augurio è che possiamo ritrovare, grazie all’emozione dell’arte, un momento di serenità in questo periodo tanto difficile, come spera anche un altro poeta di fronte alla Natività, Umberto Saba, quando si chiede: «Notte fredda e stellata di Natale, / sai tu dirmi la fonte onde zampilla / improvvisa la mia speranza…?» Auguri!

Il mio Piemonte

di Sebastiano Vassalli

editore: Interlinea

pagine: 168

Fotografie di Carlo Pessina. Con Il mio Piemonte uno dei più importanti scrittori italiani offre per la prima volta, in queste pagine, l’immagine di un Piemonte vivo e attuale. La penna di Sebastiano Vassalli, accompagnata da suggestive fotografie a colori, descrive gli scenari di una regione che affonda le radici nel passato ed è proiettata nel futuro; un territorio raccontato come dimensione dello spirito da riscoprire. Un Piemonte che affascina. I testi di questo originale volume d’autore presentano, dopo un rapido excursus storico, il Piemonte come terra dei cento fiumi e come regione che può vantare luoghi unici in pianura (le risaie), in collina (tra Monferrato e Langhe, con vino e tartufi), nei laghi (dall’Orta al Maggiore), fino nelle alpi (dal Monviso al Monte Rosa); scenari carichi di memorie e di storie.

Il cavaliere che ruppe il calamaio

L'attualità di Gianni Rodari

a cura di Francesco Lullo, Tito Vezio Viola

editore: Interlinea

pagine: 114

A cura di Francesco Lullo e Tito Vezio Viola.

Il Natale di Francesco d'Assisi

Illustrato da Giotto

a cura di Carlo Paolazzi

editore: Interlinea

pagine: 32

Intorno all'episodio dell'invenzione del presepe da parte di Francesco d'Assisi a Greccio, alla fine del XII secolo, sono raccolte suggestive pagine della tradizione francescana: dai celebri Fioretti alla vita del poverello d'Assisi scritta da Tommaso da Celano, ad alcuni testi meno conosciuti. Il volume è corredato da tavole a colori che riproducono alcuni affreschi di Giotto dedicati alla Natività che si trovano nella basilica di San Francesco ad Assisi.

Esercizi di stile con l'H davanti

Superare con il linguaggio le barriere della disabilità

a cura di Giovanni Moreddu

editore: Interlinea

pagine: 72

Si possono superare le barriere della disabilità con il linguaggio. Lo dimostra questo libro, che nasce da un innovativo laboratorio di scrittura creativa

Di Orta un Po

Scrittori torinesi in riva al lago

a cura di Laura Pariani, Giovanni Tesio

editore: Interlinea

pagine: 134

Testi di Alessandro Defilippi, Gian Luca Favetto, Fabio Geda, Davide Longo, Alessandra Montrucchio, Margherita Oggero

Passéte

di Francesco Granatiero

editore: Interlinea

pagine: 136

La passéte del titolo di questa raccolta di Francesco Granatiero, in un dialetto del gargano, è la "traccia", l'"orma" seguita dal cane da caccia (che poi non è altri che il poeta).

La prima stella

Valgrande '44

di Guido Petter

editore: Interlinea

pagine: 128

Riccardo, Marcello ed Emiliana si ritrovano tutte le sere con gli amici sul lungolago di Intra per chiacchierare e confrontarsi su idee e speranze.

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